OMBRARE v.

0.1 ombra, ombrare, ombrata, ombrato, ombrava, onbrato, umbrarà ; f: ombrano.

0.2 Lat. umbrare (DELI 2 s.v. ombra).

0.3 Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.): 3.

0.4 In testi tosc.: Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.).

0.7 1 Oscurare qsa con la propria ombra. 1.1 Estens. Ricoprire un oggetto con qsa, rendendolo poco o punto visibile. 1.2 [Rif. a un astro:] proiettare la propria ombra su un altro astro oscurandolo in tutto o in parte. 1.3 Gettare o far gettare ombra. 1.4 Fig. Turbare il buon nome di qno con un sospetto, con un'accusa. 2 [Rif. a un cavallo:] spaventarsi, imbizzarrire. 2.1 [Rif. a un essere umano:] esser preso da timore, da dubbi (anche immotivati). 3 [Relig.] Concepire misticamente.

0.8 Zeno Verlato 18.07.2018.

1 Oscurare qsa con la propria ombra.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 195.7: vieni meco nel bosco del colle di Querino, lo quale verzica e ombra lo tempio del re di Roma.

[2] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Mortis a.18, pag. 301: Così, pensosa, in atto humile e saggio, / S' assise, e seder femmi in una riva, / La qual ombrava un bel lauro ed un faggio.

[3] Poes. an. tosc. or., XIV, [82].191, pag. 88: Iesù amor sovente - volglio abracciare / in quel giardin ch'è dagli angioli onbrato...

1.1 Estens. Ricoprire un oggetto con qsa, rendendolo poco o punto visibile.

[1] f Eneide compil. (II, L. VII-XII), XIV pm. (fior.), L. XI, pag. 120.15: altri cuoprano la bara con rami e vermene di cerro e con fronde la ombrano. || DiVo; non att. nel corpus dal altre ed. Cfr. Verg., Aen. XI, 66: «frondis inumbrant».

1.1.1 Celare o rendere poco visibile una parte del viso coprendola (con un velo nell'es.).

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 38.6: quel vel, ch'ombrava sì gli ochi e le gote, / che quasi perso avia l'etterna dote / per non veder quel che veder me festi...

1.2 [Rif. a un astro:] proiettare la propria ombra su un altro astro oscurandolo in tutto o in parte.

[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 149, pag. 189.18: E ciò aviene per la terra, che [[la luna]] li ombra lo splendore del sole.

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 9, 118-126, pag. 296.43: l'ombra, che la terra fa, stende lo suo corno infine al cielo di Venere, e più su non passa, Che 'l vostro mondo face; cioè la quale ombra la terra in che è lo vostro mondo...

1.3 Gettare o far gettare ombra.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 188.7, pag. 244: et tu [[scil. il sole]] pur fuggi, et fai d'intorno / ombrare i poggi, et te ne porti il giorno...

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 5, 1-9, pag. 104.7: ma dèsi intendere che la montata fusse in andata in verso mano ritta: altramente l'ombra di Dante arebbe ombrato d'inansi, e non da lato.

1.4 Fig. Turbare il buon nome di qno con un sospetto, con un'accusa.

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 224.21: Così Marco Perpenna la fama sua fu ombrata, il consolato non vero, lo imperio simile di caligine, il trionfo vano... || Cfr. Val. Max., III, 4, 5: «nomen adumbratum».

2 [Rif. a un cavallo:] spaventarsi, imbizzarrire.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 2.48, vol. 1, pag. 27: la qual [[scil. viltà]] molte fïate l'omo ingombra / sì che d'onrata impresa lo rivolve, / come falso veder bestia quand' ombra.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 73, pag. 112.2: «la quale molte fiate ingombra l'uomo, come falso vedere fa bestia, quand'ombra...

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 2, 43-57, pag. 64.33: Come falso veder bestia quand'ombra. Fa qui una similitudine dicendo, che come la bestia si rivolge e torna a dietro, quando adombra per falso vedere...

2.1 [Rif. a un essere umano:] esser preso da timore, da dubbi (anche immotivati).

[1] Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1342 (pis.), 17.11, pag. 37: L' uom buon di mal patir mai non si stanca, / ma, aspettando l' eterna corona, / non fugge la battaglia, e mai non ombra.

[2] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 51.4, pag. 147: Benchè 'l cammin sia faticoso e stretto, / Che mena altrui ad essere immortale, / Con sollecita cura pur si sale / Da chi non ombra per leggiero obietto.

3 [Relig.] Concepire misticamente. || Att. in es. che citano o echeggiano Lc 1, 35: «Virtus Altissimi obumbrabit tibi».

[1] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 78.16, pag. 228: Ché 'n cor gentil-cortese fa locore / sempre l'Amore, - e quini incarna ed ombra.

[2] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 20, pag. 82.25: L' angelo respose a lei e disse: «Spirito santo vegnirà in ti, e la vertù de l' altissimo sì umbrarà in ti, imperçò che quellui chi nascerà de ti serà santo e iusto...

- Sost.

[3] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXXIII, cap. 3, pag. 1301.6: Ma perché la incarnazione di Cristo si significa per la denominazione dell'ombrare [[...]] lo dimostrano le parole dell'angelo [[...]]. E perché l'ombra non si puote vedere altrimenti che per lo lume e per lo corpo, la potenzia dell'Altissimo Idio aombrò lei... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.