OSTAGGIO s.m.

0.1 estaio, istaggio, istagio, ostaço, ostaggi, ostaggio, ostagi, ostagio, ostaxi, staggi, 'staggi, staggio, stagi, stagio, stagni, stai, staio.

0.2 Fr. ant. ostage (DELI 2 s.v. ostaggio).

0.3 Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Doc. sen., 1277-82; Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.); Libro giallo, 1321-23 (fior.).

In testi sett.: Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).

In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. dare come ostaggio 2.1; dare gli ostaggi 1.2.1; dare in ostaggio 1.2; dare ostaggi 1.2.1; dare ostaggi 1.2.1; dare per ostaggi 1.2; dare per ostaggio 1.2; lasciare ostaggio 1.2.2; mettere in ostaggio 2; ritenere ostaggi 1.3; stare per ostaggio 1.5; tenere ostaggi 1.3; tenere per ostaggio 1.3; togliere gli ostaggi 1.4; togliere ostaggi 1.4.

0.7 1 Persona che si dà o si tiene in custodia a garanzia dell'osservanza di una prescrizione o di un patto, o del pagamento di un debito. Persona che un potente o un'istituzione politica trattiene presso di sé come mezzo per impedire alla parte cui l'ostaggio appartiene di portare a compimento un disegno. 1.1 Fig. [Rif. a Cristo, in quanto garante della salvezza umana]. 1.2 Locuz. verb. Dare in, per ostaggio / per ostaggi qno: consegnare qno come garanzia del rispetto di una prescrizione o di un patto. 1.3 Ritenere, tenere ostaggi,tenere per ostaggio qno: ospitare forzosamente presso di sé qno, in quanto garante di un accordo o del pagamento di un credito. 1.4 Togliere (gli) ostaggi a qno: prendere e trattenere presso di sé un certo numero di rappresentanti della controparte politica o militare come garanzia o come mezzo di intimidazione. 1.5 Stare per ostaggio: dimorare forzosamente presso qno in garanzia del comportamento di qno altro. 1.6 Fig. [Rif. al cuore consegnato dall'amante all'amata]. 1.7 Fig. Obbligo morale inderogabile. 2 Bene che si offre alla controparte come garanzia del rispetto di un patto o dell'adempimento di un impegno. Locuz. verb. Mettere in ostaggio: offrire un possesso come garanzia dell'osservanza di un patto. 2.1 Dare come ostaggio qsa: consegnare in pegno a qno un bene, una somma di denaro. 3 Deposito e custodia a pagamento presso terzi di una merce, lo stesso che ostellaggio?

0.8 Zeno Verlato 16.04.2020.

1 Persona che si dà o si tiene in custodia a garanzia dell'osservanza di una prescrizione o di un patto, o del pagamento di un debito. Persona che un potente o un'istituzione politica trattiene presso di sé come mezzo per impedire alla parte cui l'ostaggio appartiene di portare a compimento un disegno.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 169.27: E Mangone frate de Anibal con molti captivi e altri stagi de Spangia mandao a Rroma.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 3, vol. 1, pag. 161.30: ià issu [[scil. Scipione]] avissi avuti plù grandi agurij di pilyari la gran Carthagini et avissi redutti in sou putiri multi stagi...

[3] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 28.8: Ànne dato a dì XIII d'aghosto MCCCXXXIII lb. ottanta otto di tur. pr [[...]], i quagli diede Inberto di Buersetto, ch'è di sopra ubrighato sanza guarenti. Eravisi ispesso inn andare a farlo richiedere d'ostaggi lui e li sopra detti ubrighati...

[4] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 608, pag. 137: Et Bonajonta jonzeli et fare pace vi volse; / Acciò che foxe ferma, li stagi lui ne volse.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 9, cap. 98, vol. 2, pag. 430.17: de' nuovi staggi, li nomi sono: il duca di Borgogna, il conte di Brois...

[6] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 82, pag. 35.1: lo Imperadore [[...]] mandò per tutta la Toscana, che volea le terre a pacificare le parti, e questo facea con malizia, perocchè se avesse detto di volere gli staggi che volle guelfi, non gli avrebbe avuti, ma disse di pacificare, e volle staggi guelfi e ghibellini...

[7] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 20, terz. 5, vol. 1, pag. 225: Gli staggi Ghibellin, dell'aver caldi, / fur mandati in Maremma al Conte Rosso, / e' Guelfi nella Terra stetter saldi.

[8] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 183.13: E de questo eo ve farrayo fare securi de bona cautela con sacramiento e de buoni e sufficienti stagi.

- [Con valore collettivo:] quantità di ostaggi.

[9] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 530, pag. 868: Alora se fermòno tuti quatro / d'aver da lui bono ostaço / e de compire a lui lo so coraço / de presente

1.1 Fig. [Rif. a Cristo, in quanto garante della salvezza umana].

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 928, pag. 59: Q'elo no volse metre guaço / Mai si medesemo per ostaço, / Per noi condur a guarison / De cruëlissema preson.

1.2 Locuz. verb. Dare in, per ostaggio / per ostaggi qno: consegnare qno come garanzia del rispetto di una prescrizione o di un patto.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 109.26: Ccoclea filia de uno pontifice de Campitolgio [[...]], la quale era data 'n estaio a Porsena...

[2] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 177.11: Philippo rege de Macedonia [[...]] Demetrium, suo filio, deo 'n estaio ad li Romani et renneo tutti li Romani, ke avea comparati da Anibale et per pacto ke nulla soa citate ad Roma magi se revellasse...

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 201.4: Theodorigho siando puto, da so pare, principo deli Gotti, a Zen imperador fo dado per ostagio...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 102.4: Cloelia [[...]] intra l'altri pulzelli data per stagi a lu inimicu Porsenna...

[5] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 83, pag. 100.3: [[Atreo]] fecesi dare li figliuoli [[di Tieste]] per staggi, perchè non si rompesse la fede, e' patti nuovi che si trattavano...

- [Rif. a se stessi:] consegnarsi come ostaggio.

[6] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 11, pag. 187.7: Dyonisio [[...]], con ciò sia che occidere volesse l'uno de' doi amici che avieno nome Damon et Pichias, quelli che devia essere induscio impetròne [[...]]; l'altro amico staggio sé al tyranno per la sua tornata dede.

1.2.1 Dare (gli) ostaggi: consegnare un certo numero di persone alla controparte perché le tenga presso di sé come garanzia di un accordo, o come mezzo di rivalsa.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 3, pag. 68.16: E poi Antiocus fece pace con Scipione, e dede a li Romani X m. libre d' oro e lasciò Europa et Asia e stagi.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 180.18: Et Antiocho fece pace co li romani in tale modo: deoli deici milia libre de ariento e da capo li stagi e lassassili Asia et Europa.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 2, vol. 2, pag. 68.4: cumandandu [[...]] que se facissi unu decretu per lu quali li Plasentini li dissiru stagi...

[4] Esopo ven., XIV, cap. 54, pag. 52.11: E le piegore, che non vedea lo tradimento, sì disse: «Voluntiera e bene ve li daremo e vui ne daré li vostri fiuoli». Or dixe ch'el fo dato li ostaxi per le parte e fo giurata la paxe.

- Dare ostaggi (che): assicurare qno, per mezzo di ostaggi, del compimento di una det. azione.

[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 268, pag. 300.1: io vi farò buona sicurtà e darò buoni 'staggi che, se voi mi potete venciare o fare ricredente in campo, io vi farò la terra lassare a me e a tutto mio lignaggio.

1.2.2 Lasciare ostaggio qno a qno altro: consegnare in garanzia qno alla controparte.

[1] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 720, pag. 274.23: E poi pagò alcuno danaio della taglia, e lasciò il figliuolo staggio a messer Bernabò per tremila fiorini... || Cioè: 'pattuendo un riscatto di 3.000 fiorini'.

1.3 Ritenere, tenere ostaggi, tenere per ostaggio qno: ospitare forzosamente presso di sé qno, in quanto garante di un accordo o del pagamento di un credito.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 124.27: Et octanta stagi de li maiuri debessi retinere per fare la pace co li romani e l'altri lassassi gire.

[2] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 11.31: obligharsi in tutte corti di Viniscì [[...]] e obligarsi a la Camera del Papa e feciero prochuratori, e deono tenere ostaggi in ( ) salvo de donne...

[3] Doc. fior., 1325, pag. 58.32: obligarsi in tutte corti di Proenza [[...]] e fecero prochuratori[[...]], ed èvi la guarentigia di Firenze, e deono tenere ostaggi a Vignone; e fecero prochuratori Tello e Vanni ed ànno podere di sustutuire a potere prendere tutti i loro beni...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 9, cap. 105, vol. 2, pag. 446.15: Lo re d'Inghilterra [[...]] seco ne menò il duca d'Angiò e quello di Berrì [[...]] con tutti li altri baroni e quelli che scrivemo di sopra che dovea staggi tenere.

[5] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 454, pag. 161.35: i Tedeschi della Bassa Magna [[...]], avendo con loro messer Marco di [...] della casa de' Bisconti, il quale con certi accordi del Bavero il teneano per istaggio di danari e paghe a ricevere...

1.4 Togliere (gli) ostaggi a qno: prendere e trattenere presso di sé un certo numero di rappresentanti della controparte politica o militare come garanzia o come mezzo di intimidazione.

[1] Conti di antichi cavalieri, XIII u.q. (aret.), 6, pag. 84.6: E poi combateo e vense quelli de Bretanos [[...]], e feceli tributari di Roma e tolse loro li stagi, e tucta la contrada mise so' Roma.

[2] St. de Troia e de Roma Amb., XIII u.q. (rom.), pag. 250.16: E poi vicque brictanos, li quali non conosceano romani e tulleli da capo stagi e feceli tributarii a Rroma.

[3] Serventese Lambertazzi, XIII u.v. (bologn.), 595, pag. 870: tolse i ostagi e sì gli à mandati / a Bologna...

1.5 Stare per ostaggio: dimorare forzosamente presso qno in garanzia del comportamento di qno altro.

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1197, pag. 278: Dixe che quillo conte in Aquila intrasse, / Che stesse per stagio, mintri li altri passasse...

1.6 Fig. [Rif. al cuore consegnato dall'amante all'amata].

[1] Alberto da Massa, XIII sm. (tosc.), 58, pag. 361: E più caro seràme, / quanto l'auro ve[r'] rame, / che saria fuor dilivro, / ove meo core è stag[g]io...

1.7 Fig. Obbligo morale inderogabile.

[1] Poes. an. urbin., XIII, 28.30, pag. 603: Non fare operatïone / ke desplaça a le persone, / lemosene et orationi / per te sian ostaggi.

2 Bene che si offre alla controparte come garanzia del rispetto di un patto o dell'adempimento di un impegno. Locuz. verb. Mettere in ostaggio: offrire un possesso come garanzia dell'osservanza di un patto.

[1] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 262, pag. 179.21: Ed egli ofrì tutta sua terra [[cioè tutto il suo feudo]] a metere in istagio [[...]], s'egli '· volesero metere fuori di pregione.

2.1 Dare come ostaggio qsa: consegnare in pegno a qno un bene, una somma di denaro.

[1] Poes. an. friul.>tosc., XIV m., 6, pag. 1: No star malancuniosa, / di dinar io n'ò, ti digo: / darotini com'ostagi, / sì chi ben saray fornita / megl' chi tu fossi zamai, / e si tu mi crederay, / nata si-tu invinturosa.

3 Deposito e custodia a pagamento presso terzi di una merce, lo stesso che ostellaggio?

[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 263.15: Ancho II sol. nel dì ad Arigetto albergatore per ostagio di panni che ne fecie vendare.