0.1 pianate.
0.2 V. pianare.
0.3 Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ottimo, Par., a. 1334 (fior.).
0.7 1 Privo di increspature o di movimento, piatto (rif. all'acqua). 2 Sost. Terreno pianeggiante, pianura.
0.8 Zeno Verlato 23.11.2016.
1 Privo di increspature o di movimento, piatto (rif. all'acqua).
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 5.3866, pag. 353: «Perché d'estate, quando l'acqua piove, / Dimostra sulla terra tante ampolle, / E l'acqua ch'è di verno ciò non muove?» / Dico che l'acqua calda della state, / Cadendo in terra, risorgendo bolle; / L'inverno per lo freddo son pianate.
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 23, proemio, pag. 504.32: alcune acque sono locate sopra il fermamento, le quali sono sì sottigliate e pianate, sicchè in natura celestiale e sottile sono convertite, onde quivi perseverano fisse.
2 Sost. Terreno pianeggiante, pianura.
[1] F La Spagna, a. 1380 (tosc.): Concedimi ora, altissimo Signore, / che 'l sole [[...]] / tanto riluca suo bello splendore / che a Roncisvalle io sia arrivato, / e le montagne per tuo gran valore / infino là sieno tutte in pianato... || Cfr. Catalano, La Spagna, p. 118.