PUTRIRE v.

0.1 putre, putrirono.

0.2 Lat. putrere (GDLI s.v. putrere).

0.3 Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bibbia (07), XIV-XV (tosc.).

0.6 N L'att. di Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.) è cit. dantesca, secondo una variante putre, che si oppone alla lez. pute, di att. maggioritaria nei ms. della Commedia.

0.7 1 Divenire infetto, corrompersi (di un corpo vivente).

0.8 Zeno Verlato 15.10.2017.

1 Divenire infetto, corrompersi (di un corpo vivente).

[1] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 6, pag. 172.6: Questi sono li umori congelati che favi stare questi giotoni cum podagre e cum li membri pieni de doglie. Putreetc., cioè 'l corpo el qual receve la repletione de questi umori.

[2] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Lam 4, vol. 7, pag. 315.4: [9] Fue meglio alli uccisi di coltello, che alli ammazzati per fame; imperò che questi, consumati per la sterilità della terra, putrirono. || Cfr. Lam 4, 9: «tabuerunt».