SCAMPO s.m.

0.1 escampo, iscampo, ischampo, ischanpo, scampo, scanpo, schanpo.

0.2 Da scampare 1.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Lett. lucch., 1300.

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>.

In testi mediani e merid.: Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.).

0.5 Locuz. e fras. fare scampo 1.2, 1.2.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 Salvezza da una situazione di pericolo, di rischio; sopravvivenza (a una malattia, alla morte); salvezza dell'anima (dal peccato, dalla morte eterna). 1.1 [Rif. a un bene:] salvaguardia da un pericolo, da un danno. 1.2 Locuz. verb. Fare scampo: salvarsi da un pericolo; salvarsi la vita. 1.3 Sinedd. Chi provvede a trarre qno di pericolo, salvatore.

0.8 Zeno Verlato 12.06.2018.

1 Salvezza da una situazione di pericolo, di rischio; sopravvivenza (a una malattia, alla morte); salvezza dell'anima (dal peccato, dalla morte eterna).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 47: Quelli disseno: "La tua figliuola è quazi liberata, né del suo sca(m)po t'è bizongna dubbitare".

[2] Chiaro Davanzati, XIII sm. (fior.), canz. 61.8, pag. 205: Lo savio il dice, ed è ver paragone, / omo in sua passïone / membrar lo scampo, come sïa presto...

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 21, pag. 27.10: se 'l Comune perisce, io non so vostro scampo.

[4] Lett. lucch., 1300, pag. 85.8: Or sappiate che cho(n)noscendo noi che llo n(ost)ro ischanpo [[...]] sì è di cho(n)ciarci (e) d'avere grasia da mess(er) lo papa...

[5] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 2, pag. 25.7: Quando la nave àe tempesta, quelli che sono in della nave sogliono gittare le cose della nave [[...]]. Et perché fanno questo? Solamente per lo scampo delle corpora loro.

[6] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 12, pag. 164.6: E a loro umilmente parlai, con gran tenereza, dello scampo della città...

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 22.3, vol. 1, pag. 363: Io vidi già cavalier muover campo, / e cominciare stormo e far lor mostra, / e talvolta partir per loro scampo...

[8] Armannino, Fiorita (04), 1325 (tosc.), pag. 392.28: Fa come el cinghiale che si vede intorniato da molti cani e suo scampo in niuno modo vede, ma vuole caro fare costare la sua morte.

[9] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 12.8: Per lui campare ec. Quasi a dire, questo è lo scampo de' peccatori.

[10] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 202, vol. 2, pag. 767.17: La quale lega da cui fu lodata e da cui biasimata, ma a ccerto ella fu allora lo scampo della città di Firenze...

[11] Gillio Lelli, Rime (ed. Mancini), XIV pm. (perug.), App. II, 6.12, vol. 1, pag. 217: Cosí vidd'io per due ligiadre donne / doi giovani sfidarsi su nel campo [[...]]; / l'un chiese de la vita scampo...

[12] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), Prologo, pag. 5.23: Questa seconda tavola della penitenzia, dove è lo scampo e la salute della maggiore parte della umana gente, accortamente prese Maria Maddalena dopo la rotta innocenza.

[13] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 1, col. 2.31: tutte quelle persone che non sanno et non intendono gramaticha e pure vogliono medicare per loro scampo o guadangnio o per amistade...

[14] Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. VI, cap. 1, pag. 212.7: uccidendo il populo giudeo il suo Redentore, allora lui medesimo si tolse ogni sua buona via di suo scampo.

[15] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 68.13: E veduto quegli dentro la mala ghuerra che l'era fatta e non vedendo niuno schanpo...

[16] Bart. Cast. Pieve, Benché, 1370 (tosc./umbr.), 54, pag. 11: Non sosterrìa più Dio che 'l suo gran segno, / sopra il qual lui pendè per nostro scampo...

[17] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 4, pag. 357.18: a te sta il trovar modo allo scampo della tua vita e della mia.

[18] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 193.13, pag. 244: Ond'io, Amor, non ritrov'altro scampo, / Se non morte pigliar con propria mano.

[19] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 22, 1-12, pag. 567.38: per loro scampo; cioè per loro scampamento...

[20] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.222, pag. 183: Ma se arditi seran d'uscir a campo, / mester avran de ritrovar lor scampo».

1.1 [Rif. a un bene:] salvaguardia da un pericolo, da un danno.

[1] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 15, pag. 147.16: Ancor simigliantemente a quel che per temenza i Padoani di lor fiume per iscampo di loro colture fanno...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 247.2, pag. 292: Vostro saggio responso utile e scorto / mostra lo scampo al fortunoso legno, / perché, sanza la stella, altro segno / non conduce nocchiero a fermo porto.

1.2 Locuz. verb. Fare scampo: salvarsi da un pericolo; salvarsi la vita.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 23.87, pag. 68: Ne la Spagna Amilcar l'ultimo inciampo / de la vita sostenne e sì sconfitta / fu sua gente, che poca ne fe' scampo.

1.2.1 Fare scampo di qno: trarre in salvo qno.

[1] Ultime imprese di Tristano, a. 1375 (tosc.), st. 27.3, pag. 34: T[ristan] per fare della pulçella iscampo / volse il destriere come fosse lione...

1.3 Sinedd. Chi provvede a trarre qno di pericolo, salvatore.

[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 20, pag. 268.7: Mettetevi a pensare, che ogni cosa periscie: io non sono vostro scampo...