0.1 lettucci, lettuccio, letuccio, llettuccio.
0.2 Da letto 1.
0.3 Doc. fior., 1348-50: 1.
0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1348-50; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).
0.7 1 Letto misero o di piccole dimensioni. 1.1 Letto misero su cui si espone una salma. 2 Giaciglio su cui dormire o riposare. 2.1 Fras. Morire nel proprio lettuccio: morire in casa propria di morte naturale. 3 Locuz. nom. Lettuccio da sedere: cassapanca (collocata probabilmente in camera) su cui sedere; lo stesso che panca da sedere.
0.8 Irene Falini 07.12.2017.
1 Letto misero o di piccole dimensioni.
[1] Doc. fior., 1348-50, pag. 100.13: fior. XVIII d'oro demo per la lettiera e chassa e cassone e llettuccio.
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 101, pag. 226.21: Aveano queste un lettuccio solo, e dicono: - Noi ci getteremo su queste casse, e tu ne va' nel letto.
[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 161, S. Martino, vol. 3, pag. 1412.24: Essendo dunque alquanto tenuto da gravamento di febbri, li discepoli il pregavano che lasciasse porre in sul lettuccio suo, dove giaceva in cilicio e in cennere, alcuna coltricella...
1.1 Letto misero su cui si espone una salma.
[1] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 45, pag. 268.28: Quando la sposa del marito rimane vedova, si taglia i capelli, vestesi di nero; mette il marito ne la sala in su uno letuccio in terra, a cị che compassione ne piglino l'altre con lei insieme...
2 Giaciglio su cui dormire o riposare.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 10, pag. 252.17: venuta la notte un lettuccio di frondi di palma le fece da una parte e sopra quello le disse si riposasse.
2.1 Fras. Morire nel proprio lettuccio: morire in casa propria di morte naturale.
[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 65, col. 1.36: dice l'anima in Giob quando sente la sua gioconda presenzia: nel lettuccio mio morṛ...|| Cfr. Iob 29.18: «in nidulo meo moriar».
3 Locuz. nom. Lettuccio da sedere: cassapanca (collocata probabilmente in camera) su cui sedere; lo stesso che panca da sedere.
[1] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 74.18: gli venne voglia, essendo in su letto, farsi portare in su lettuccioda sedere.
[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 3, pag. 457.24: egli colla donna, che il fanciullin suo avea per mano, se n'entrarono nella camera e dentro serratisi sopra un lettuccio da sedere, che in quella era, s'incominciarono a trastullare.