PANCIA s.f.

0.1 panccia, pance, pançe, pancia, pancie, panze.

0.2 Lat. pantex, panticem o plur. pantices (Nocentini s.v. pancia), forse attraverso il fr. ant. pance.

0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 1 [8].

0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); x Doc. pist., 1339 (2); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.); Ingiurie lucch., 1330-84 [1372]; x Lett. lucch., 1375 (?).

In testi sett.: Stat. venez., c. 1334.

In testi mediani e merid.: Anonimo Rom., Cronica, a. 1360.

0.5 Locuz. e fras. avere la pancia piena 1; empire la pancia 1; empirsi la pancia 1; fare la pancia 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

0.7 1 [Anat.] Parte del tronco del corpo umano e animale corrispondente all'addome (anche in contesto fig.). Estens. Lo stesso che stomaco. 1.1 Fig. 1.2 Utero (in contesto fig.). 1.3 Taglio di macelleria, costituito dal grasso e dalla carne del ventre di un animale (partic. del porco). 1.4 [Pell.] Estens. Pelliccia ricavata dalla parte addominale di un animale (partic. di piccola taglia).

0.8 Zeno Verlato 21.09.2018.

1 [Anat.] Parte del tronco del corpo umano e animale corrispondente all'addome (anche in contesto fig.). Estens. Lo stesso che stomaco.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 20.75, vol. 2, pag. 340: Sanz' arme n'esce e solo con la lancia / con la qual giostrò Giuda, e quella ponta / sì, ch'a Fiorenza fa scoppiar la pancia.

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 49.28: E ànno fatto il capo come di uccelli, e gli occhi e il beccho così rintorto, e di quel modo facto è tutta la pancia e la ghola.

[3] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 23, pag. 164.18: Ma scegliamole [[scil. le vacche]] [[...]] che sieno nere; orecchi setolosi, la pancia, che penda dalla gola, grande... || Rif. all'intera parte ventale, a partire dalla giogaia.

[4] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 226.4, pag. 365: la madre si lancia / su per la scala e 'l suo figliuol aferra: / la piaga bacia c'ha sopra la pancia...

[5] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 213.37, pag. 270: Lascia spezzar le lancie, / E lascia enfiar le pancie de' poltroni.

[6] Stat. viterb., 1384, cap. 91, pag. 204.35: Della pena chi aguactasse cuglone infra la pancia. || Rif. a un animale macellato.

- Fras. Fare la pancia: divenire pasciuto; essere opulento, ricco.

[7] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 76.5, pag. 194: I' potre' anzi ritornare in ieri / e venir ne la grazia di Becchina, / o 'l diamante tritar come farina, / o veder far misera vit'a' frieri, / o far la pancia di messer Min Pieri...

- Fras. Empire, empirsi la pancia: saziarsi di cibo.

[8] Fiore, XIII u.q. (fior.), 105.1, pag. 212: «Di buon' morselli i' sì m'empio la pancia, / E, se si truova al mondo di buon vino, / E' convien ch'i' me ne empia lo bolino...

[9] Pieraccio Tedaldi, XIV pm. (fior.), 23.5, pag. 739: Ben vesto e calzo e ben empio la pancia / e ben ho de' contanti a mia piacenza...

- Fras. Avere la pancia piena: essere colmo di cibo o di bevanda; essere sazio.

[10] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. IV] (R) 34, pag. 355.12: Altri, quando avevano tutte le pance piene, disideravano ancora di bere, come ritruopichi suole fare. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Fig.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 82, terz. 22, vol. 4, pag. 80: e di Febbraio in Parma, a non dir ciancia, / [[scil. il figlio del re]] si ritrovò domila cinquecento / buon Cavalieri appresso alla sua pancia.

1.2 Utero (in contesto fig.).

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 202.57, pag. 231: Di costui nacque e regnò Clodoveo [[...]]. / Dopo costui resse Godoberto [[...]]. / Non fu il suo erede in tal bilancia, / Clovis, il qual<e> regnò diciassette anni / e niun bene uscì de la sua pancia... || L'ardita immagine si giustifica per il tema genealogico svolto nel passo.

1.3 Taglio di macelleria, costituito dal grasso e dalla carne del ventre di un animale (partic. del porco).

[1] x Doc. pist., 1339 (2): libre 9 di pancia...

[2] Doc. fior., 1360-63, pag. 202.33: per libbre j once xj di pancia di porcho per fare una torta di calchatreppi...

1.4 [Pell.] Estens. Pelliccia ricavata dalla parte addominale di un animale (partic. di piccola taglia).

[1] Stat. venez., c. 1334, cap. 51, pag. 386.9: Ancora, che çaschauna varnaça de pançe de schillati debia esser de pance LXXXX, çoè de pance V en spalar et X da pe'...

[2] Libro segreto sesto, 1335-43 (fior.), [1339], pag. 375.37: per dugento pance di vaio che gli mandarono da Vinegia...

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 38.17: Vai crudi e pance di vaio e dossi di vaio [[...]] si vendono a migliaio...

[4] Anonimo Rom., Cronica, a. 1360, cap. 27, pag. 244.30: Mustravase gruosso con sio cappuccio in canna de scarlatto, con cappa de scarlatto, forrati de panze de vari.

[5] Stat. venez., Addizioni 1335-1370, [1367] cap. 92, pag. 403.21: lo fato delle varnaze de quante tiere over panze le die esser fate...

[6] Ingiurie lucch., 1330-84, 246 [1372], pag. 70.4: Tu rubbi lo co(mun)e di Luccha, metti le pelliccie e lle pance del vaio sença pagare alcuna gabella.

[7] x Lett. lucch., 1375 (?): Santuccio Mei, il quale hae comperato a Parigi 300 pance di vaio.

[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 163, pag. 402.5: una berretta attorniata intorno intorno con pance di vaio tutte intere...