ROSTO (1) agg./s.m.

0.1 rosta, roste, rosti, rosto. cfr. (0.6 N) rostro.

0.2 V. rostire.

0.3 Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.5 Locuz. e fras. a rosto 2.1; in rosto 2.1.

0.6 N La forma rostro di Stat. fior., XIV pm. (3) è prob. un errore del copista, dovuto al contesto grafico («un rostro per torta»).

0.7 1 Cotto direttamente sul fuoco, sulla brace o nel forno. 2 Sost. Vivanda di carne cotta direttamente sul fuoco, sulle braci o nel forno. 2.1 Locuz. agg. A, in rosto: cotto a modo di arrosto. 3 [Per prob. errore del copista].

0.8 Zeno Verlato 21.12.2018.

1 Cotto direttamente sul fuoco, sulla brace o nel forno.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 43.122, pag. 301: Alora prexentato gli fue una / parte de un pesse rosto et favo mele...

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 110, pag. 233.22: assai ce vale la cepolla rosta et pista co li lumbrici d(e) la t(er)ra...

[3] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 2 Re 6, vol. 3, pag. 197.13: una pezza di carne di buffala rosta...

2 Sost. Vivanda di carne cotta direttamente sul fuoco, sulle braci o nel forno.

[1] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 20, 115-123, pag. 507, col. 1.9: che 'l facea tôrre lo lesso della cusina del re de França, el rosto de quella del re d'Ingelterra...

[2] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 37.11, pag. 61: ch'io trovo certi sì ghiotti di bere, / ch'ei magnan rosto e sal per sete avere.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 8, pag. 262.13: portano rosti di tori, e pongono il pane nelle mense, e danno bere.

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 11, pag. 47.6: sentando al nasto gli odor de quî gran rosti, e no hin poeva haver...

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 62.6: de mali uccegli se glie fa buon rosti...

[6] f Natura delle frutta (ed. Novati), XIV sm. (tosc.-pad.), 9.3, pag. 338: Pomo granato sonto chiamato mostoxo [[...]]; / E tute ore son bon con lo rosto... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

- Meton. Pezzo di carne (destinato a essere arrostito).

[7] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 143.18: sparti per l'erba sottomettono i vivi carboni ai rosti e cuocolli.

2.1 Locuz. agg. A, in rosto: cotto a modo di arrosto.

[1] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 12.11, pag. 417: fagiani, starne, colombi e mortiti, / levri e cavrïuoli a rosto e lesso...

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 146.98, pag. 644: porchet' ò in rosto / - tuta la coxina ne ore... || Cfr. Nicolas, Anon. gen., p. 465: «porcheto in rosto».

3 [Per prob. errore del copista]. || Forse tosto (agg.), in rima equivoca con tosto (avv.) del v. 10.

[1] Andrea Malavolti, Rime, a. 1373 (tosc.), 160a.12, pag. 162: Uno ha bisogno e l'amico richiede, / ed egli il serve pienamente e tosto; / e l'altro il grande suo bisogno vede / e al servirlo fassi presto e rosto...