SCAMPATO agg./s.m.

0.1 scampate, scampati, scampato, scanpati.

0.2 V. scampare 1.

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Cronica fior., XIII ex.; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); a Stat. lucch., 1376.

0.7 1 Salvo da una situazione pericolosa (partic. da una battaglia), sopravvissuto. Estens. Graziato, risparmiato (dalla morte, da una violenza). 1.1 [Rif. a un ente inanimato:] privo di danno, intatto. 2 Sost. Chi è sopravvissuto a una situazione pericolosa; in partic., chi ha salvato la propria vita in battaglia. 2.1 Femm. [Rif. a un ente inanimato]. 2.2 Chi si è sottratto a un rischio, a un pericolo con la fuga.

0.8 Zeno Verlato 12.06.2018.

1 Salvo da una situazione pericolosa (partic. da una battaglia), sopravvissuto. Estens. Graziato, risparmiato (dalla morte, da una violenza).

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 15: Et Ovidio dele Pistule dice: potere ucidere è assai a chi n'àe podestà, ma sca(m)pato serabbo a te magior gl(or)ia.

[2] Poes. an. fior., p. 1315, 25, pag. 962: Ma possa che rimasa fu la taglia, / Carlotto e chi 'l seguia vidi spezzato; / Pier non si trova morto né scampato.

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 32, vol. 1, pag. 51.10: I tagliati e' fediti della gente di Cateliina scampati di morte della battaglia...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (i), par. 19, pag. 23.15: Così l'animo mio ch'ancor fuggiva, cioè che ancora scampato esser non gli parea, ma, come se nel pericolo fosse ancora, di fuggire si sforzava...

[5] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 50, pag. 54.23: andando lui li soi servi si scontrono in esso et disseno: «Misser, lo tuo fiol è scampato».

1.1 [Rif. a un ente inanimato:] privo di danno, intatto.

[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 8, par. 10, pag. 242.8: Ecuba [[...]] sola rimase a vedere le dolenti reliquie scampate di sì gran regno...

2 Sost. Chi è sopravvissuto a una situazione pericolosa; in partic., chi ha salvato la propria vita in battaglia.

[1] Cronica fior., XIII ex., pag. 137.19: messer lo patriarca di Gerusalem, con una parte delli scanpati fediti, si ricolse in sulla nave sua...

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 21, pag. 226.2: qui s'adunarono li scampati de la parte di Pompeo, che fugiro del pericoloso luogo di Tessaglia.

[3] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 427, pag. 340: per ly scanpati iongnere, corria quanto potia / per semita cortata.

[4] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 202.2, pag. 83: Cesare v'è che non può riposare, / che seguita Pompeio e li scampati...

[5] Doc. fior., a. 1338, pag. 121.18: E gienti asai afogaro; ed anche n' andaro per Arno di quelli che camparo in su' legni. E io Aleso ne vidi poi delli scanpati...

[6] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VIII [Phars., VIII, 202-262], pag. 146.1: Qualunche scampato dalla sconfitta di Tessalia fugge, séguita Pompeio...

2.1 Femm. [Rif. a un ente inanimato].

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 53, terz. 39, vol. 3, pag. 93: otto lor galee senza riparo / ruppero a Chiaver tutte, ad una, ad una, / ed a Saona n' andar le scampate...

2.2 Chi si è sottratto a un rischio, a un pericolo con la fuga.

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 19, pag. 151.4: Atile [sic] [[...]] si ridusse colla sua gente al poggio di Fiesole e rifece quella città e fecevi tornare tutti gli scampati di Firenze...

[2] a Stat. lucch., 1376, L. III, pag. 117.20: abiano piena et libera bailia contra tucti falliti et scampati per debito della città di Lucha...