0.1 liquefa, liqueface, liquefaçe, liquefazeame, liquefae, liquefactu, liquefano, liquefare, liquefasse, liquefatta, liquefatto, liquefece.
0.2 Lat. liquefacere (DELI 2 s.v. liquefare).
0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1.
0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
In testi sett.: Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).
0.7 1 Passare ad uno stato liquido, sciogliersi. Pron. 1.1 Far sciogliere. 2 Pron. Fig. [Rif. a un affanno:] passare a una condizione piena e manifesta.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 28.10.2016.
1 Passare ad uno stato liquido, sciogliersi. Pron.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 3, cap. 1, pag. 67.18: (et) inperò seguita grandine ghiacciosa, se per caldeçça d'aere non se liqueface o dimonge: alcuna fiata è sì grande ke àne morto l'omo (et) la bestia.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 30.88, vol. 2, pag. 523: Sì come neve tra le vive travi / per lo dosso d'Italia si congela, / soffiata e stretta da li venti schiavi, / poi, liquefatta, in sé stessa trapela...
[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 87, pag. 346.9: Lo sterco dela lepre, liquefatto sopra alcuna femina, non conceperae mentre che lo terrae.
[4] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 37, pag. 598.15: La chipulla arrustuta e pistata cun lumbrichi terrestri, e cun lumaci, e cun lu burru liquefactu insembli; e cochili kisti cosi insembli a modu di unguentu...
[5] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 30, pag. 494.8: Poi, liquefatta, in se stesso trapela.. Liquefatta si è la neve, la qual neve ne· tutto l'andar su per l'alpe e spezialmente su per lo giogho appellato monte Appennino...
[6] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 276, pag. 295.15: E quando ne fi tegnù sotto la lengua e iotìo quello che se liquefa, la molifica la asperitè de la canna del pomom e clarifica la voxe.
[7] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 30, 85-99, pag. 743.18: Poi liquefatta; cioè strutta e resoluta, cioè ne la primavera...
[8] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 49.3: Tu déi saper che 'l fuoco e la calura / per ch'io parlava in ghiaccio si compone / e liquefasse sì, che de l'arzone / son quasi tratto e rendo l'armadura...
- Fig..
[9] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 1.15, pag. 4: L'anema lieta sego lo conpone / e dà casone - che 'l conserva acenso, / intenso - poi la naturale morte: / de luy è specïale questa sorte. / Çunto primo, lo spirto liquefaçe, / da Marte move - cum Jove - parato, / ché temperato - habilitate trova.
[10] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 33, pag. 154.15: Onde la Sposa nella Cantica ci dice ciò ripensando: L'anima mia è liquefatta udendo parlare lo Sposo mio dolcissimo.
[11] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 279.3: la imagine di Cristo miracolosamente li parlòe, e disse: Francesco, va, e raconcia la casa mia, la quale, come tu vedi, tutta si disfàe. Da quella ora inanzi l'anima sua fu tutta liquefatta, e la passione del Crucifisso nel suo cuore fue mirabilmente fitta.
[12] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 1197, pag. 77: Chossì planzando e prosimando a sera, / liquefazeame el chuor chomo la zera.
[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 17, pag. 298.13:. El giovene, sentendosi lizere sopra l'aere, andò tanto alto che 'l calor del sole li liquefece la cera a la qual erano agionte le ale impenate...
2 Pron. Fig. [Rif. a un affanno:] passare a una condizione piena e manifesta.
[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 100.51, pag. 185: Voi non dovresti, donna, in veritate / usar contra di me cotal orgoglio, / e non è honor che senza colpa pera, / ché, come nuova céra / dai caldi raggi suol, il mio cordoglio / si liqueface da perpetua cura / in grave affano et in tristezza dura...