RICONTRARE v.

0.1 recontra, recontrato, recontravano, ricontrare, ricontri.

0.2 Da contrare.

0.3 Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Neri de' Visdomini (ed. Panvini), XIII sm. (fior.).

In testi mediani e merid.: Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Lo stesso che contrastare. 2 Trovare davanti a sé, imbattersi (in qno). 2.1 Rilevare (la presenza di qsa) in seguito a una percezione.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 18.09.2018.

1 Lo stesso che contrastare.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 4.26, pag. 462: Così prava natura / recontra amor come fa l'aigua il foco / caldo, per la freddura.

[2] Neri de' Visdomini (ed. Panvini), XIII sm. (fior.), 5.9, pag. 253: Credo che 'l meo distino / e la forte ventura / ricontri a la pietanza / com'agua fred[d]'a lo calor del foco.

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 40.255, pag. 280: "Se lasserai costue, gran mal te incontra, / ché, come sai, di Cesar non è amico / cui se fae rege, ançi a lue recontra / pur a colue che è il nostro rege antico".

2 Trovare davanti a sé, imbattersi (in qno).

[1] Perugia e Corciano, c. 1350 (perug.), cap. 19, pag. 116.12: E alora Uliste con tutte li barone troiane li si fanno a lo contro, tutte vestite di drappe nere, e puoie co loro recontravano, se fa grande pianto e strita e lamento...

[2] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1144, pag. 69: trovaro uno hom ke venia, / a loro encontra se facea, / et venia questi molto ratto / per veder cusì gran facto, / ké molto n'era talentoso, / de sua persona poderoso. / Semone era questo vocato, / con la gente fo recontrato / ke mena[va]no Ihesù / a levarlo en croce su...

2.1 Rilevare (la presenza di qsa) in seguito a una percezione.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 16, pag. 305.25: Ed infra l'altre cose che l'uomo o 'l signore, che fa cavare alcuno castello, die avere gran guardia, si è, che la cava vada tanto sotto terra e sì di lungi dal dì, che quellino dentro non la possano leggiermente sentire né ricontrare.