RISPARMIARE v.

0.1 resparamia, resparmiate, risparma, risparmerane, risparmi, risparmia, risparmiai, risparmiando, risparmiandolo, risparmiano, risparmiar, risparmiare, risparmiarli, risparmiaro, risparmiarono, risparmiarvi, risparmiasse, risparmiasti, risparmiata, risparmiate, risparmiateli, risparmiatevi, risparmiati, risparmiato, risparmiava, risparmiavan, risparmiavano, risparmierà , risparmierae, risparmierebboro, risparmierenci, risparminla, risparmino, risparmiò, rispiarma, rispiarmando, rispiarmano, rispiarmansi, rispiarmare, rispiarmarlo, rispiarmarò, rispiarmasse, rispiarmati, rispiarmavano, rispiarmavolla, rispiarmerai, rispiarmerò, rispiarmi, rispiarmino; f: risparmieréno.

0.2 Germ. *sparanjan, con pref. ri- (Nocentini s.v. risparmiare).

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; f Orazioni di Cesare e Catone (Laur. 90 inf. 46), XIII ex. (pis.); Lett. sen., 1305; a Lucano volg., 1330/1340 (prat.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

0.5 Locuz. e fras. non risparmiare 1.1.1; non risparmiare di niente 1.1.3; non risparmiare niente 1.1.3;non risparmiare tratto 1.1.3; risparmiarsi niente 1.1.3.1;risparmiare niente 1.1.3.

0.7 1 Mettere e tenere da parte o usare solo parte di qsa; non consumare in misura eccessiva o per un tempo prolungato. 1.1 Evitare cose e azioni che determinano conseguenze neg.; astenersi da qsa o trattenere qsa. Anche pron. 1.2 [Rif. a un ogg. animato:] sottrarre a un evento neg., spec. alla morte; aver riguardo e salvare. Estens. Non coinvolgere. Anche fig.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 07.07.2017.

1 Mettere e tenere da parte o usare solo parte di qsa; non consumare in misura eccessiva o per un tempo prolungato.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 37, pag. 212.1: [42] Ciò disse Socrate: «Du(n)que se la tua cosa no(n) ti basta, tu risparmiando fai ke ala tua cosa basti»...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 20, pag. 308.26: E se la città è molto grande, sì ne debbono essere più d'uno, di quelli cotali buoni uomini, che dipartono la vianda e risparminla per la città.

[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, cap. 20, pag. 112.8: com'ène exemplo in la fucina del fabro ke l'acqua gittata in essa moderatamente non solo resparamia ei carboni ma invigorescie (et) rescalda più la fucina.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 22, vol. 4, pag. 352.5: chè se 'l dee guardare sè medesimo di troppo largamente spendere, certo e' dee assai meglio risparmiare le cose del comune, però che laida cosa è all'uomo ad essere del suo avaro, e dell'altrui largo.

[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 10, pag. 45.7: E così ti dico: 'Quale è meglio, o che si logori il calzaio e stea sano il piede, o riporre i calzari e risparmiarli e il piede si logori?'

[6] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 14, pag. 842.24: E vedi bene che 'l poeta non favella a' fabri, né a' calzolai, non ad artefici, però che non cadea nell'animo suo che il sartore, che il die tutto e le tre parte de la notte consuma per ricevere il pane la domenica, si vestisse la risparmiata roba e andasse a vagheggiare.

[7] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 8, vol. 2, pag. 158.14: e levoe una piccola parte del dosso ch'egli aveva lungo tempo risparmiato: e levata che l'ebbe, la domoe con bogliente acqua.

[8] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 123, pag. 413.6: Grande pazzia è risparmiare le cose, che l'uomo de' usare, perocché la morte ne porta tutto.

[9] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 6, 127-142, pag. 216.7: Questo peregrino incominciò ad avere cura dei cavalli e risparmiare la roba di quella che si gittava, et in poco tempo ebbe migliorato li cavalli et avanzato molta roba di quella che si gittava.

- [Rif. a somme di denaro].

[10] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 37, pag. 208.4: [10] Onde disse Tullio: «Da risparmiare è, ma te(m)peratam(en)te, p(er)ciò ke molti ànno versato lo loro patrimonio no(n) co(n)silliatam(en)te distribue(n)do.

[11] Fiore, XIII u.q. (fior.), 193.9, pag. 388: Né no· gli pia[c]que nulla risparmiare, / Ch'e' tutto no 'l beves[s]e e no 'l giucasse, / Tant'era temperato a pur mal fare...

[12] Lett. sen., 1305, pag. 73.20: e come per ongnie modo vi prochaciavate di ristrengniare e di risparmiare de le spese, e che per isparmio che faciavate no vi credavate potere civire de le nostre rendite di costà.

[13] Stat. fior., 1356/57 (Lancia, Ordinamenti), cap. 3, pag. 134.17: Acciò che si risparmino le spese e l'avere del Comune et la pecunia d'esso Comune si conservi e solamente si spenda e converta nelli accidenti di quello Comune e accresca la camera del Comune...

[14] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 6.13, pag. 813: Non istruggere il tuo, come tu suoli; / se tu guadagni, fa' che tu rispiarmi, / ch'abbi da te, se Dio ti dà figliuoli.

[15] F Lett. prat., 1385-1410 [1397]: Starassi cholla Franciescha, e achoncierélle uno letto suso, dove istanno le lengne: à bisongno d'aiuto, risparmieréno in altro. || Cecchi, Lettere a Margherita, p. 200.

- Fig. [Con rif. al tempo]. Anche pron.

[16] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXXII.38: Emm'egli così uscito di mente quello salutevole comandamento, che dice rispiarma il tempo?

[17] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 37, vol. 2, pag. 15.24: E però ci ammonisce s. Paolo, e dice: Risparmiatelo tempo.

[18] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 94, pag. 287.28: Rispiarma il tempo: Conosciti.

1.1 Evitare cose e azioni che determinano conseguenze neg.; astenersi da qsa o trattenere qsa. Anche pron.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 36, pag. 185.12: Or non sarebbe matto chi eleggesse avere la febre per risparmiare di non mangiare tanto?

[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 58, pag. 337.19: Oimè, che io nol posso dire, ma il mio aspetto tel dee manifestare. Oimè, perdona, risparmiando un solo colpo, allo infinito valore che dal mondo si partirebbe morendo questa.

[3] Matteo Frescobaldi, Rime, a. 1348 (fior.), D. 35.14, pag. 123: L'ira di Giove sopr'a tte si volga / com'a Flegra mostrossi fra ' superbi. / Po' che ttanta durezza in te s'impetra, / Cerbero per vendetta ti raccolga / né mmai strazio nessun rispiarmi o sserbi.

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 6, cap. 31, pag. 148.26: Voi avete in odio e maledite coloro che 'l fecero; non certo vi risparmiate in dire contumelie contra di loro...

[5] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 2, cap. 2, pag. 16.18: O peccatori, non abbiate di voi così crudele misericordia, che per risparmiarvi di non sostenere un poco di disagio qui, vi conduciate a essere condannati per giusto...

[6] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 121, pag. 252.20: Non lo' sará risparmiata da me la punizione per la dignitá che egli hanno d'essere miei ministri...

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 52, pag. 123.1: ché colui che era preso, aspettava che il creditore, che l' avea fatto pigliare, pagasse sì che elli uscisse di prigione. E perciò non si vorrebbe mai risparmiare la penna.

- Sost.

[8] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 5. par. 25.3, pag. 356: Le tenebre e le luci sono mie, com' io le voglio usare: e a me sta il risparmiare il lento arco e le mie saette e a prendere a mia posta l' ombre e lasciarle...

1.1.1 Fig. [Rif. alla sensibilità, all'emotività, a potenzialità fisiche e psicologiche].

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 565.33: il dirlo a voi sarebbe un perder parole, però che so che 'l sapete; ma non per tanto, con quello, ad ogni animo intollerabile, la speranza di racquistarla mi rimase, né per ciò risparmiai lagrime, né prieghi, né affanni.

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 29, pag. 64.12: e ammonivano tutti coloro, che trovavano, s'egli il doveano fare, o no, perocché non vale a riprendere l'uomo sordo per natura. Ma tu di': perché rispiarmerò io la mia parola, non costandomi?

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 8.74, pag. 361: La natura mi disse de' leoni: / come, poi che son nati, mostran morti, / né odon mugli né per l'aire troni; / ancor, cacciati, quanto sono accorti, / ché lena e unghie risparmiar si sanno: / ricuopron l'orme e stan sicuri e forti...

- Non risparmiare: impegnare o utilizzare al massimo grado.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 31.115, vol. 2, pag. 545: Disser: «Fa che le viste non risparmi; / posto t'avem dinanzi a li smeraldi / ond' Amor già ti trasse le sue armi».

[5] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 554.29: Dice, che poi che lle dette IIIJ virtù ebbero menato l'Autore davanti a Beatrice, dissero: non rispiarmare il tuo intelletto...

[6] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 23, proemio, pag. 503.22: Li uccelli lavorano da natura, ed hanno circa la nutrizione di loro figliuoli tutta quella sollicitudine che bisogna, e non rispiarmano fatica.

1.1.1.1 Pron. Contenere le forze, riguardarsi e non affaticarsi.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 246, pag. 281.9: sì vi dico ch'elli sembrava uno cenghiale che si combattesse cho' cani. Elli non si va rispiarmando di niente.

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 93, pag. 360.19: Ma io sì mi voglio rispiarmare, e non combattere con niuna persona per fino a tanto ch'io non sono al torniamento del Verzeppe...

[3] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 1, cap. 13, vol. 1, pag. 117.17: Quando il padre della famiglia, avrà in pensiero di comperar podere, dee secondo che scrive Catone, aver nell'animo suo di non comperare per cupidigia, e di non risparmiar se medesimo: ma vi si dee affaticar volentieri...

1.1.2 Estens. [Rif. a un ogg. animato o a doti che lo rappresentino:] tenere lontano.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 29.77, pag. 192: Mutesi tutto, e come viene inanzi / Di giorno in giorno melgliori suo vita; / E quanto più innanzi viene isciendendo, / Tanto il marito più da ssè rispiarmi...

[2] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 10, vol. 2, pag. 164.20: ma egli avea cuore pieno d'ardimento e d'ira, e tutta la sua fierezza risparmiava al pericolo della battaglia.

1.1.3 Fras. (Non) risparmiare niente, di niente / tratto: infierire pesantemente su qno.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 274.3, pag. 112: Tutto v'è com' Accille ruppe 'l patto / e feci' armare i suoi Mirmidonesi / cu' i Troian' non risparmiavan tratto: / quel giorno molti ne fuoron conquisi.

[2] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 474, pag. 491.19: La reina Panthasilea no li va niente risparmiando, ch'ella teneva suo brando innudo in sua mano: sì lo' donava a destro e a sinistro, sì lo' tagliava visi e bracci e costati.

[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XIII, pag. 528.28: Segue: [XVI, 19] Acerchiommi con le lance sue, fedì li lombi miei, niente mi risparmiò, e sparse in terra le interiora mie. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 103, pag. 92.14: Anche, essendo caldi, non risparmiano persona per che sia loro maggiore. E se avessi parole co loro, non ti risparmierebborodi niente; e se ti ponessoro le mani o' ferri a dosso, non ti potresti mai vendicare per cosa che tu ne facessi...

1.1.3.1 Pron. Fras. Risparmiarsi niente in qsa: utilizzare ogni mezzo per raggiungere uno scopo.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 76, terz. 89, vol. 4, pag. 21: ma sol per gelosia, ch' avíe di Parma, / Orlando tenne seco, e con buon volto / in fargli onor niente si risparma.

1.2 [Rif. a un ogg. animato:] sottrarre a un evento neg., spec. alla morte; aver riguardo e salvare. Estens. Non coinvolgere. Anche fig.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 2, cap. 33, pag. 279.36: La seconda si è, quando il re è sì dritto, ched elli non risparmia nessuna persona ched elli non punisca secondo il suo malfatto, e secondo ragione e drittura...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 38, vol. 3, pag. 367.4: Lo ottavo ufficio è, che quando egli ha vittoria, egli dee riguardare e risparmiare quelli che non furon crudeli nimici.

[3] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 158.13: li Greci sono dentro alla ccittade, che ttagliano, uccidono e dironpono, e nnon risparmiano né piccolo né grande, vecchio né femina -.

[4] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 10, pag. 69.9: la morte ch' [a] ciascuno prende guerra, e ciascuno caccia, e, nè per dono, nè per preghiera, non vuole neuna cosa lassare, nè risparmerane nè povaro, nè ricco; che tutti abbatt[e] a sua volontà...

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 13, pag. 60.13: Ine avea una maniera di buoi salvatichi ch'erano somiglianti a' tori: quelli erano sì feroci che non risparmiavano persona.

[6] f Orazioni di Cesare e Catone (Laur. 90 inf. 46), XIII ex. (pis.), Oraz. di Catone [Tes., III.37], pag. 172v.11: Diamo loro lo nostro sangue, sì che tucti li prodomini vadano a ddistrussione; in quello che voi risparmiate uni poghi di malfactori, voi distruggete una grande torba di gente. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Fatti dei Romani, 1313 (fior.), pag. 207.16: L'altra giente sono ancora in pacie, e noi ne portiamo il primo cholpo e siamo la primiera preda di coloro che nullo no rispiarmano.

[8] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 417, pag. 436.28: Elli si fiere dentro a la maggior pressa che può vedere; sì fiere di lancia e di spada e non risparmia nulla cosa vivente.

[9] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Adriana, pag. 97.26: S'io riguardo il mare, ovvero la terra, ciascuno mi minaccia. Solamente il cielo mi risparmia.

[10] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. II [Phars., II, 94-138], pag. 21.30: Niuno fue rispiarmato per la sua etade: non increbbe loro d'affrettare alla morte lo seçaio die del vecchio che dovea morire per la vecchieça, né d'uccidere lo fanciullo nella prima entrata della sua vita.

[11] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 81.7, pag. 524: e combattendo dimostra la molta / prodezza che Amor nel cor li cria; / el non ne giva nullo risparmiando, / ma, come folgor, tutti spaventando.

[12] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 171.27: come leggiamo, che fu acconcio Mosè, il quale per zelo di Dio, come si dice nell' Esodo, uccise con sua gente molte migliaja di quelli, che avevano adorato lo vitello nel deserto, e non risparmiò parente, nè amico...

[13] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 34, pag. 162.27: « gli eccelsi alberi carichi di varie frondi, li quali, ornati dalla virtù d'Ariete, dal caldo vapor della state sono guasti e tolti via; e se forse alcuni pure ne risparmia il caldo tempo, niuno dall'autunno è risparmiato...

[14] Doc. fior., 1311-50, 71 [1349], pag. 669.7: vogliamo che almeno ne' beni sentano il iudicio et che franchamente cavalchiate voi, nostro Capitano, co' la nostra gente, ad ardere, guastare, gittare a terra et mectere a ruba ciò che si può nelle villate, et de' nostri capitali inimici Ubertini, et loro seguaci, non risparmiando persona.

[15] Tristano di Todi, XIV s.q. (tosc. occ.), pag. 561.11: Et qui dov'elli vede messer Tristano elli no· llo risparmia mica come quelli che no· -l cura mia, perciò che poco l'aveva anco asaggiato.

[16] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 27.19, pag. 78: Non saggio è quel che 'l nimico rispiarma / da poi che, combattendo, in fuga il mette / e che, se può, nol prende e nol disarma.

[17] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 25, 16-24, pag. 643.18: e rubava e furava ognuno sì, che come molestava nel mondo ognuno, non risparmiando li furi, né li rubitatori...

[18] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 343, pag. 219.8: L'ira non risparmia parentadi né amistadi antiche né nuove...

- Fig. [Rif. a uno slancio amoroso o guidato dall'appetito sessuale]. Anche pron.

[19] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 5, pag. 86.4: Cioè, che amore ha cotal virtù, ch'elli non si risparmia nullo che sia amato, ch'elli non li colpisca il petto del suo strale...

[20] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 10, pag. 499.12: Meuccio, avendo udito che di là niuna ragion si teneva delle comari, cominciò a far beffe della sua sciocchezza, per ciò che già parecchie n'avea risparmiate...