RISPARMIO s.m.

0.1 risparmi, risparmio, risparmj, rispiarmo.

0.2 Da risparmiare.

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.).

0.5 Locuz. e fras. non guardare a risparmio 1.1.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Atto ed effetto del mettere da parte o dell'adoperare con parsimonia; contenimento nell'impegno di forze, tempo, materiali e averi. 1.1 Fras. Non guardare a risparmio: comprare o assoldare senza selezione.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 10.07.2017.

1 Atto ed effetto del mettere da parte o dell'adoperare con parsimonia; contenimento nell'impegno di forze, tempo, materiali e averi.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. III, cap. 37, pag. 212.2: «Du(n)que se la tua cosa no(n) ti basta, tu risparmiando fai ke ala tua cosa basti»; lo risparmio è rimedio dela necessitade (e) medicina deli da(n)ni.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 101, pag. 161.17: E per tutta la contrada del Catai no ardono altro; bene ànno legne, ma queste pietre costan meno, e sono grande risparmio di legna.

[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 2, cap. 2, pag. 149.7: Conciofossecosa ch'elli fusse all' oste in Africa nella guerra Jugurtina, la quale oste era corrotta da Spurio Albino per troppo risparmio di fatica...

[4] Doc. fior., 1311-50, 99 [1350], pag. 686.9: Perché noi vi preghiamo che vi piaccia avere, et sì per honore di voi, et sì per piacere di noi, l'altro notaio, et aoperate l'ufficio con due: et così fu della intentione, la quale più tosto si vuole seguire che l'errore del notaio, o risparmio, ché siamo certi nonn è vostra usanza l'essere massaio.

[5] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 39, pag. 49.7: E se vogliamo intendere a rispiarmo, possiamo sopra i detti bagni fare edificj da abitarvi dentro di verno, e son dilettose dal verno per lo caldo, e rispiarmansi e' fondamenti.

[6] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 1, pag. 2.30: Tuttavia io amo più che tu guardi il tuo, e cominci a rispiarmarlo, perocché, secondo che a' nostri antichi parve, tardo rispiarmo si è nel fondo, e quello che rimane nel fondo, non solamente è il meno, ma è il peggiore di tutto.

[7] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 241-50, pag. 78.24: Sole le 'ndovine, le lisciatrici, le mediche e i frugatori che lor piacciono, le fanno, non cortesi, ma prodighe. In questi niun riguardo, niuno risparmio né avarizia alcuna in loro si truova già mai.

[8] Doc. fior., 1358-59, pag. 120.1: Chontentianci. De filari de' menbri che seguono i filare de le mura, secondo pare a Giovanni di Lapo Ghini, ch' è uno grande danno di pietre di chava e scioperio de' maestri. E non seguitando, se n' à uno grande risparmio e uno grande avaciare del lavorio, ch' andrà su di botto.

[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 29, terz. 41, vol. 2, pag. 60: E principio di popol questo parmi, / e la Città ne monta divantaggio / in buono stato, e poi sanza risparmj / ogni anno molti del mese di Maggio / facean brigate, e vestimenti cari, / contraffacendo ogni gran Baronaggio.

- [Rif. al risultato effettivo o potenziale di un investimento di denaro o beni].

[10] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 183, pag. 713.20: Qui incomincia quella parte ch'io disse, dove insegna qual tempo è da andare alla donna per risparmio della borsa.

[11] F Lett. comm., 1380-1407 (tosc./sett.) [1396]: La balla mi resta, come arò fornita di presente, la manderò e sia presta che, se piacerà a Dio, a tenpo vi sarà. [[...]] e anche per da Pisa che 'l potranno mandare per la nave, che non fallirà l'abino a cciò sapino quelo s'ànno a fare. Se vi pare e che vi sia risparmio, quando queste balle sono a Pisa, fare delle 2 una, si piuò fare. || Frangioni, Milano fine Trecento, p. 354.

[12] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 70, pag. 156.15: Or questo risparmio fece questo valente uomo, ch' e' porci valeano forse dieci fiorini, ed egli ne spese poi forse altrettanti, senza le beffe che furono via più.

1.1 Fras. Non guardare a risparmio: comprare o assoldare senza selezione.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 21.29: E vuolsi fornire alla Tana di turcimanni, e non si vuole guardare a rispiarmo dal cattivo al buono, chè il buono non costa quello d'ingordo che l'uomo non - s'ene megliori via più; e oltre a' turcimanni si conviene menare per lo meno due fanti buoni che sappiano bene la lingua cumanesca.