0.1 istropicciandosi, istropicciato, istropiciare, istropiciarsi, istropiciata, istropiciato, istropiciatone, istroppiciare, stropicci, stropiccia, stropicciali, stropicciando, stropicciandogliele, stropicciandoli, stropicciandolo, stropicciandosi, stropicciar, stropicciare, stropicciarono, stropicciasi, stropicciasse, stropicciata, stropicciate, stropicciato, stropicciava, stropicciavasi, stropiccieranno, stropiccimi, stropiccinsi, stropicciò, stropiccioe, stropicia, stropiciala, stropiciane, stropiciare, stropicine, stroppiciare, strupiccino; f: strupicciata.
0.2 Etimo incerto: adattamento tosc. di stropezar o got. straupjan (DELI 2 s.v. stropicciare)?
0.3 Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.): 3.
0.4 In testi tosc.: Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).
0.6 N Cfr. il lat. «stropezare ad stropam [...] pellem» in un doc. padov. del sec. XIII (Sella, Gloss. lat.-it., s.v. stropezare).
Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Passare ripetutamente la mano, altra parte del corpo o un oggetto su un'altra superficie esercitando una pressione; strofinare, fregare. 1.1 [Med.] Praticare un massaggio su una parte del corpo. 1.2 [Gastr.] Strofinare la superficie di un prodotto di origine vegetale o animale con sale, zucchero o altra sostanza alimentare o officinale. 1.3 Pron. [In contesto fig.:] esporsi a contatti fisici. 1.4 Estens. Pulire strofinando (e rimuovendo scarti e impurità). Estens. Asciugare. Anche in contesto fig. 2 Pron. Applicare sulla pelle prodotti estetici, truccarsi. 3 Tastare di continuo fino a logorare. 3.1 Estens. Sottoporre ad un intenso uso (in contesto fig.). 3.2 Fig. Sollecitare con un'argomentazione insistente. 4 Lo stesso che calcare. Anche in contesto fig. 5 Pron. Fig. Avere rapporti sessuali.
0.8 Mariafrancesca Giuliani 10.10.2018.
1 Passare ripetutamente la mano, altra parte del corpo o un oggetto su un'altra superficie esercitando una pressione; strofinare, fregare.
[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 18, pag. 11.31: II.] Allora, quando [[le prune damascene]] saranno atepidate, colle mani siano tanto stropicciate che, disfatta la carne, l'osso rimagna netto... || Corpus OVI.
[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 124.9: e inperciò conviene che ll'uomo [[...]] si facia istroppiciare la testa di tovaglia aspra, o di cipolle, di senape, d'euforbio, di casia, chi più fortemente vuole adoperare...
[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 496.20: Il quale messa la mano ne la natura de la cavalla, quando a quello luogo venuto fue alli anari del cavallo la stropiccioe. Per lo quale odore provocato, inanzi a tutti annitrìo.
[4] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 2, pag. 113.6: E se alcuno è bianco, non è se non per che vae senpre istropicciandosi alle pietre sotto per le quali vae.
[5] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 213.18, pag. 269: Non pur ad uno scoglio / Ho stropicciato il legno, / Ma picciolin disdegno - m'è rimaso...
[6] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 78, pag. 171.28: E così Ugolotto apre l' uscio, e stropiccia la spada al muro.
- [Come gesto reiterato sulle mani di qno o sul dorso di un animale].
[7] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 9, cap. 16, vol. 2, pag. 313.24: «A ciò che voi non possiate dire, ch'io non v'abbia alleggiati della fatica, io vi libererò, che quando scenderete da cavallo, non siate tenuti di stropicciar loro il dosso».
[8] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 9, ott. 16.7, pag. 546: e ciaschedun lui conforta e soccorre / con pietose parole, stropicciando / le mani e' piè di lui, lui domandando.
[9] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 106, pag. 423.27: E cosìe dicendo, Isotta aperse gli occhi e vidde che Tristano l'era quivi appresso alla bocca, come quegli che di ciò aveva molto grande dolore e cruccio; e tutta volta, egli teneva l'una delle mani di Isotta, e quando amendue, tralle sue, stropicciandogliele sempre, e fregandole i polsi del braccio...
[10] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 66, pag. 155.38: Debb'io desiderare piuttosto, ch'alcuna giovane mi pigli soavemente per la mano, e stropiccimi morbidamente, perché mi sollevi?
- Pron. [Rif. al gesto reiterato sugli occhi e sul viso, tipico del risveglio].
[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 5, pag. 104.27: e come se del letto o da alto sonno si levasse sbadigliava e stropicciavasi gli occhi...
[12] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 165, S. Clemente, vol. 3, pag. 1470.10: san Piero ragguardòe a Niceta e Aquila, e disse: "Se noi non siamo ismemorati, queste cose son vere". Allora coloro, stropicciandosi le facce...
- Sost.
[13] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 56, pag. 121.11: Quand'e' vi viene alcuno pigro, contentandosi di bagnarsi, e ugnersi alla comune usanza, io odo 'l suono delle mani, quand'egli è stropicciato, che fanno diverso suono, secondo la diversità dello stropicciare.
1.1 [Med.] Praticare un massaggio su una parte del corpo.
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 103.1: E se a collui che prende medicina aviene troppo gran fiebolezza [[...]] sì ssi conviene il malato ischaldare e farlli istroppiciare i piedi e le mani e fare per alquna medicina rendere per bocha...
[2] f Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 46, pag. 420.8: [28] Vale anchora l'aceto contra la litargia [e] in [frenesi], se si stropiccia con esso le palme delle mani e lle piante de' piedi con aceto e sale. || Corpus OVI.
[3] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 69.20: La dieta sua sia cotale: stea in aria calda et humida, fatichisi temperatamente, et facciasi stropicciare, acciò che 'l veleno esca in fuori per sudore...
[4] Ristoro Canigiani, 1363 (fior.), cap. 41.152, pag. 112: Alcuno i panni, ch' i' aveva induti, / A scoglio a scoglio mi trae' di dosso, / I qua' grondavan sanz' esser premuti. / E quand'io fui così di panni scosso, / Ben sei mi stropicciarono a un'ora, / Del corpo ritrovando ciascun osso.
[5] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 152.16: veggendo alcuno frate costui disteso in su l'erbaio [[...]] nel portarono in cella, e ivi, con consiglio di medico, stropicciandolo, e facendo gli altri argomenti bisognevoli, non si potè mai tanto fare, che parlasse o dimostrasse avere conoscimento.
- Sost.
[6] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 45, vol. 3, pag. 87.20: Questo cotalel unguento mirabilmente salda e costrigne. Ancora a questo medesimo vale lo stropicciar forte e spesso il luogo del crepaccio con l'orina del fanciullo. || Corpus OVI.
1.2 [Gastr.] Strofinare la superficie di un prodotto di origine vegetale o animale con sale, zucchero o altra sostanza alimentare o officinale.
[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 49, pag. 22.18: Allora si metta vi lb. di çuchero e vi on. di scamonea, la qual prima sia molto strupicciata co· i lb. del detto çuchero tra lle mani unte sempre d'olio rosato... || Corpus OVI.
[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 13, pag. 146.12: E nasceranno senza granella, se prima il seme loro s'unga con olio sabino, e stropiccinsi con un' erba pesta, la qual si chiama culex.
[3] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 28, pag. 19.22: Se vuoli fare lampreda in crosta togli spetie, "per una lampreda una oncia e meço", che sieno bene fini e bene gialle. E togli la lampreda bene lavata e bene stropicciata col sale, e ripieni i fori di garofani...
[4] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 19, vol. 2, pag. 168.7: Ma queste ulive certi con sale e aceto acconciano, certi con solo aceto [[...]] E Cato scrive che quelle sono ottimamente apparecchiate ad uso, le quali con sale sono stropicciate cinque giorni, e poi scossone il sale, stando due giorni al Sole, rimaner buone, e quelle medesime senza sale, mettere nel defruto. || Corpus OVI.
1.3 Pron. [In contesto fig.:] esporsi a contatti fisici.
[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 307.10: Giamai, dunque, non ti stropicciare ne' luoghi de' diletti della carne...
1.4 Estens. Pulire strofinando (e rimuovendo scarti e impurità). Estens. Asciugare. Anche in contesto fig.
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 11, pag. 95.10: Apresso conviene che -l luogho ov'ella si dee porre sia bene istropiciato e postovi suso un poco di sangue o di melmetta per più tosto farle prendere.
[2] Virtù del ramerino (ed. Bénéteau), 1310 (fior.), pag. 249.6: S'alquno avesse infermi li suoi denti o avessevi dentro alcuno verme, tolga i· ramerino e ardalo e ffaciane carboni e mettali in panno lino verde e stropiciane i denti...
[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 372.8: E a volere fare saggio per conoscere il buono asflore togli libbre una d'asflore e mettilo in canovaccio, e menalo molto bene coll'acqua fresca stando nel canovaccio, lavandolo a due o tre acque, e poi lo priemi molto bene quanto più puoi nel detto canovaccio; et poi che l'ai bene premuto, e tu lo metti in uno catino e stropicciali molto bene sicchè s'apra bene...
[4] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 95, pag. 303.43: Ma que', che l'hanno debole, o grosso, o assediato di mala costuma, conviene, ch'elli strupiccino lungamente la ruggine dell'animo per levarlane.
[5] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 55.16: S'alchuno avesse infermi i suoi denti e avesse dentro alquno vermine, tolgha i' ramerino e ardilo e facane charboni e metali in panolino verde e stropicine i denti.
[6] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 10, pag. 575.29: ella medesima con sapone moscoleato e con garofanato maravigliosamente e bene tutto lavò Salabaetto, e appresso sé fece e lavare e stropicciare alle schiave.
- Sost.
[7] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 4, pag. 128.29: Ancora stropicciare e nettare i denti e forbigli gli mantiene in santade e in biltade, ma conviene che llo stropiciare e -l forbire sia fatto tenperatamente...
2 Pron. Applicare sulla pelle prodotti estetici, truccarsi.
[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 391-400, pag. 111.20: Ella si stropicciava tanto, e tanto si dipigneva e si faceva la buccia, per la quiete della notte in giù caduta, rilevarsi, che a me che veduta l'avea in prima, una strana maraviglia venir ne facea.
3 Tastare di continuo fino a logorare.
[1] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 45.4, pag. 554: Se non ti caggia la tua santalena / giù per lo cólto tra le dure zolle / e vegna a man[o] d' un forese folle / che la stropicci e rèndalati a pena...
3.1 Estens. Sottoporre ad un intenso uso (in contesto fig.).
[1] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 91.3: Che del nostro poeta certo non avverrà; anzi, sì come noi veggiamo degli strumenti bellici addivenire, che per l' usargli diventan più chiari, così avverrà del suo nome: egli, per essere stropicciato dal tempo, sempre diventerà più lucente.
3.2 Fig. Sollecitare con un'argomentazione insistente.
[1] f Guido delle Colonne volg., XIII sm.: Dicendo, non è oggimai bisogno che in questo io vi stropicci con molti sermoni... || Crusca (1) s.v. stropicciare.
4 Lo stesso che calcare. Anche in contesto fig.
[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 68, Pentecoste, vol. 2, pag. 655.12: onde dice la Chiosa in quello luogo: "Colui che desidera lo Spirito Santo stropiccia l'abitazione de la carne, trapassando per contemplazione de la mente". || Cfr. Legenda aurea, LXVII, 249: «Qui spiritum sanctum desiderat, carnis domicilium mentis contemplatione transcendens calcat».
[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 6, vol. 6, pag. 187.18: [36] E se tu vedrai il savio, attendi sollecitamente a lui; il piede tuo stropicci gli scaglioni dell' uscio di colui.
5 Pron. Fig. Avere rapporti sessuali.
[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 371-80, pag. 107.15: se la reina Giovanna giacque la notte passata col re; quel che i Fiorentini dispongano dello stato della città (benché questo le potrebbe essere assai agevole a sapere se con alcuno de' reggenti si stropicciasse, li quali non altrimenti che il paniere o 'l vaglio l' acqua, tengono i segreti in petti loro) e tante altre cose oltre a queste dirà...