STROPICCÌO s.m.

0.1 stripiccio, stropicci, stropiccio, stropiccìo, stropicio.

0.2 Da stropicciare.

0.3 f Guido delle Colonne volg., XIII s.m.: 1.3; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.).

0.5 Locuz. e fras. dare stropiccio 1.3; stropiccio del mondo 1.2; stropiccio mondano 1.2.

0.6 N Si raccolgono qui le occ. stampate senza accento dagli ed., che potrebbero essere annesse al tipo stropiccio, documentato (forse solo per esigenze di rima) dall'es. nelle Rime di Sacchetti cit. in 1.3 [4], che rima con parole in -ìccio.

0.7 1 Frizione nel contatto con qsa. 1.1 Estens. Rumore prodotto dall'attrito di oggetti venuti a contatto o dal calpestio. 1.2 Fig. Situazione caratterizzata da tensioni e difficoltà. Stropiccio del mondo, mondano. 1.3 Fig. Oppressione psicologica, molestia, disagio.

0.8 Mariafrancesca Giuliani 16.10.2018.

1 Frizione nel contatto con qsa.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 50, vol. 2, pag. 33.16: Anco, statuimo et ordiniamo che le ceste, le quali si tengono nel Campo del mercato, per vendere el biado, si debiano tenere ordinatamente, [[...]] acciò che chi vuole comprare possa commodamente stare, secondo che suole, ine, et senza grande stripiccio.

1.1 Estens. Rumore prodotto dall'attrito di oggetti venuti a contatto o dal calpestio.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 47, vol. 2, pag. 64.6: Però ch'elle [[scil. oche]] sentiro il romore, e lo stropiccio dell'armi, e cominciaro a gridare e a battere l'ale...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 4, pag. 46.9: Il monaco, ancora che da grandissimo suo piacere e diletto fosse con questa giovane occupato, pur nondimeno tuttavia sospettava; e parendogli aver sentito alcuno stropicio di piedi per lo dormitorio...

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (i), par. 85, pag. 623.8: E però colui, alla cui posta viene la bestia cacciata, se n' avvede per ciò Ch'ode le bestie, le cacciate e quelle che cacciano, e le frasche, cioè i rami e le frondi della selva, stormire, cioè far romore per lo stropiccio del porco e de' cani e de' cacciatori.

[4] Esopo tosc., p. 1388, cap. 29, pag. 151.12: E abbandonando la selva venne loro andate a uno pantano dove erano molte ranocchie, le quali stavano al sole e prendevano loro aria e diletto. E sentendo il sopravenimento e grande stropiccio delle lepri, gittoronsi nell'acqua ed ebbono grande paura.

[5] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 18, pag. 113.8: e stavan con tanto silenzio e con tanta modestia, che ivi non si sentia uno romore, né uno stropiccio...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 63, S. Jacopo minore, vol. 2, pag. 579.9: li sacerdoti, entrati la notte nel tempio a compiere i loro mestieri, com'era usanza, sentirono alcuni stropicci e movimenti, e udirono voci subitane che dicevano: "Passiamo oltre e leviamoci da queste sedie".

[7] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 1, pag. 227.17: E dormendo i compagni, santo Francesco si gittò in orazione; e perseverando in orazione, eccoti, in sulla prima vigilia della notte, venire una grande moltitudine di demoni ferocissimi con romore e stropiccìo grandissimo, e cominciano a dargli forte battaglia e noia...

1.2 Fig. Situazione caratterizzata da tensioni e difficoltà. Stropiccio del mondo, mondano.

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. I, cap. 20, pag. 19r.10: ànno gli fatti nudi et miseri, perpetualmente ingannati come da monete di rame et false, overo richiamandoli alo stropiccio del mondo, overo traendogli ad errori di resie et ad enfiate presumptioni. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 21, proemio, pag. 466.7: in questo capitolo dirizza la sua Commedia a trattare di quegli, che per vita contemplativa remota dallo stropiccìodel mondo seguitarono virtuosamente la influenza di Saturno, in quella parte ch'elli vuole uomini monaci e solitarj...

[3] Lancia, Pistola, a. 1350 (fior.), pag. 105.25: E non cercava io de la fermezza del tuo animo, come le cose e li stropicci familiari nol turbano...

[4] f Corona de' monaci, XIV: fuggi gli uomini, taci, riposati dagli stropiccimondani e serai salvo. || GDLI s.v. stropiccìo.

1.3 Fig. Oppressione psicologica, molestia, disagio.

[1] f Guido delle Colonne volg., XIII s.m.: È stato ardito di combatter me, e li miei con istropiccìo di tanta guerra. || Crusca (1) s.v. stropiccio.

[2] Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. IX, cap. 35, pag. 166r.19: Et ciò sarà adempiuto da noi, se noi preghiamo entro la camera nostra, quando traendo del quore nostro ogne stropiccio di pensieri o di sollicitudine... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 2, pag. 239.3: E fatta che fu la cella, santo Francesco dice loro: «Andatevene al luogo vostro e me lasciate qui solitario, però che con l'aiuto di Dio io intendo di fare qui questa quaresima senza stropiccìo o perturbazione di mente...

- Locuz. verb. Dare stropiccio.

[4] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.150, pag. 155: Co' dindi va' sul miccio / pel molticcio, / ma non mi dar stropiccio, / ché, s'io m'arriccio / e racapriccio, / non alliccio, / ma spiccio / ed agraticcio / or quaci / or laci, / ed honne scorno.