SECCO (1) agg./s.m.

0.1 sceccho, sec', seca, secca, secce, seccha, secche, secchi, secchissima, secchj, seccho, secci, secco, sech, secha, seche, sechi, sechissimo, secho, secke, seco, sic, sica, sicca, sicche, sicchi, sicco, siccu, sichi, sicki, siki, sseccha, ssecco, ssiccho.

0.2 Lat. siccus (Nocentini s.v. secco).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Segre-Marti), 1268 (tosc.); Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Doc. fior., 1277-96; Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Cronica fior., XIII ex.; Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. sang., XIII ex.; Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.); Stat. sen., 1301-1303; Doc. prat., 1296-1305.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Doc. ver., 1339-42; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Doc. padov., c. 1375.

In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Stat. perug., 1342; Doc. assis., 1354-62; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Locuz. e fras. a secco 1.4, 1.5, 1.5.1, 6; essere secco 1.3.3; in secco 1.5.1; lasciare al secco 1.3.3.1; rimanere a secco 1.3.1.1; rimanere in secco 1.3.1.1; stare nel secco 1.3.1.1; tenere a denti secchi 1.2.2; trapassare con piede secco 1.2.1.

0.6 A Doc. sen., 1277-82: Aldobrandino Secho; Lett. lucch., 1296: Ugholino Seccho.

T Doc. fior., 1279-80: Montti Seccho.

0.7 1 Privo di acqua e umidità, arido (detto perlopiù di un terreno o delle condizioni atmosferiche). 1.1 [Detto di un luogo:] mancante di pioggia. Estens. Privo di vegetazione, brullo. 1.2 [Detto di una parte del corpo:] non bagnato, asciutto. 1.3 [Detto del mare:] prosciugato. 1.4 [Detto di un mulino:] le cui macine non sono azionate ad acqua, ma dalla forza dell'uomo o di qualche animale (anche nella locuz. agg. o avv. A secco: senza acqua). 1.5 Sost. [Detto di un muro:] locuz. agg. A secco: costruito sovrapponendo e incastrando pietre senza usare cemento. 1.6 [Fig. e in contesto fig.:] privo di moralità, di valore; inaridito interiormente. 2 Privo di freschezza e di vigore, appassito (un vegetale). Estens. Sterile. 2.1 [Detto di un prodotto vegetale:] che si è seccato ed è perciò adatto a det. usi, in partic. a bruciare. 2.2 Sost. Vegetazione o parte di una pianta che ha perso freschezza e vigore. 2.3 Fig. [In senso spirituale e morale:] incapace di operare virtuosamente. 3 Che ha subito un processo di essiccazione (rif. a un alimento, nello specif. carne, pesce, legumi, frutta o erbe, per garantirne la conservazione). 3.1 [Detto del formaggio:] stagionato. 3.2 [Detto del pane, in senso perlopiù neg.:] che ha perso freschezza, indurito. 3.3 Estens. [Detto di un cereale:] conservato in modo da non prendere umidità. 3.4 [Detto di un cadavere, umano o animale:] disidratato. 3.5 [Detto del sangue:] rappreso, coagulato. 4 Dotato di scarsa massa corporea; molto magro, macilento (detto del corpo umano o animale o di una sua parte). 4.1 Estens. Privo di forza; atrofizzato (detto del corpo o di un arto). 5 [Filos.] [Con rif. alla fisica aristotelica:] una delle quattro qualità sensibili primarie della materia (assieme a caldo, freddo e umido). 5.1 [Filos.] [Med.] [Secondo la dottrina fisiologica di tradizione aristotelica, con rif. all'essenza costitutiva di un umore, di un organo, del corpo, o a un loro stato transitorio:] che presenta la qualità sensibile del secco (in opp. all'umido, in possibile combinazione con il caldo e il freddo). 6 [Mar.] [Detto di una nave a vela:] locuz. avv. A secco: con le vele strappate o abbassate. 7 [Econ./comm.] [Rif. a una conversione monetaria:] che avviene senza la mediazione del mercato valutario e senza garanzia scritta. 8 Sost. Plur. Ghibellini aretini guidati da Guido Tarlati (in opp. alla fazione dei Verdi), così denominati in seguito alla sconfitta subita dai guelfi di Firenze nella battaglia di Campaldino.

0.8 Irene Falini 05.06.2020.

1 Privo di acqua e umidità, arido (detto perlopiù di un terreno o delle condizioni atmosferiche).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 46.24: come lo verno, ch'è fredo e umido, a la state, ch'è calda e secca...

[2] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 115, pag. 566: Arido e sicco si judica lu airo autunnale...

[3] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 34, pag. 119.12: tali pirsuni aunu rechiputu quasi terra sicca, et in pir zo li fa bisognu ki illi rechipanu da Deu terra accusa, zo è gratia di lacrimi...

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 5, pag. 300.18: Ma poi che appena fu renduto suso da lo profondo del pelago il grave Monete, già vecchio e co la veste bagnata, domanda il sommo de lo scoglio e risedette nella secca pietra...

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 17.19: Giove, poi ch'ebbe diliberato di disfare il mondo con acque, racchiuse lo vento che cacciava i nuvili, e fece uscire fuori quelli che inducono acque. Incontanente rinchiuse lo secco Acquilone nelle prigioni d'Eulo...

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 4, pag. 243.5: E questo detto, perdendo ogni potere, sopra il ricco letto ricadde supino, tornato nel viso quale è la secca terra o la scolorita cenere.

[7] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 5, pag. 11.22: conciossiecosachè le generazioni delle terre sieno molte, cioè grassa, magra, spessa, rada, umida, e secca...

[8] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 3, pag. 20.1: L'acque delle vene di sotterra sono di state fredde perché nel secco caldo della state la terra s'apre, onde n'esce fuori ogni calore...

[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 5, vol. 2, pag. 163.4: Exemplum di Datan et Abiron et di Chore et di li iudei a lu desertu, ki la manna maniaru anni quaranta, aqua bibiru di la rocca sicca VI chentu milia homini et li loru bestii, et non cridectiru.

- Sost. Assenza di umidità, aridità.

[10] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 23, pag. 45.18: e per lo calore sarà cresciuto a passo a passo lo secco...

[11] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 45.6, pag. 554: dimmi se 'l frutto che la terra mena / nasce di secco, di caldo o di molle; / e qual è 'l vento che l'annarca e tolle...

[12] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 11, pag. 145.11: Quando Anteo seppe la venuta di Ercules che veniva per sprovarsi con lui, bagnò la terra d'oglio e d'acqua, pensando che la terra, puoi ch'elli cadeva, li addoppiava la forza e la virtude, e pensò che la grassezza de la terra avesse più vertude de la secca.

1.1 [Detto di un luogo:] mancante di pioggia. Estens. Privo di vegetazione, brullo.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 4, pag. 136.13: Ma Cesare mise li suoi cavalieri a la campagna per contradir lo' lo passo; e così rimasero inchiusi in una secca montagna, ove non aveva nè bosco nè fontana.

[2] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 73.27: Dicesi che Egipto stette secco, senza piog[g]ia che aiuta li campi, nove anni...

[3] Dom. Scolari (ed. Follini), 1355 (perug.), par. 110.3, pag. 9: Poi pasò oltre a la sinistra mano / Per l'Indya, avendo asai tormenti, / Sechi padul trovavan di lontano / Con selve de caneti e de serpenti...

[4] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 22.37, pag. 25: Ma io sarò sotterra in secca selva / e 'l giorno andrà pien di minute stelle / prima ch'a sì dolce alba arrivi il sole.

- [Come appellativo della Libia].

[5] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 1, cap. 10, pag. 85.11: Io sono portata in fino in Oriente; io sono portata in Libe, la secca.

- Sost. Duratura mancanza di pioggia; lo stesso che siccità.

[6] Cronica fior., XIII ex., pag. 99.8: Nel decto tempo in Francia fue sì grandissimo seccho, che tucti i fiumi e poççi e fontane si seccarono...

[7] Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV, pag. 250.29: Et in quello anno fue grande sceccho, chè stette mesi V che non piovve...

[8] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 83.28: E nella detta signoria fue 'l magior secho che fusse mai. E ne l'anno predetto fu sì grande el secho, che non è posibile a crederlo...

1.2 [Detto di una parte del corpo:] non bagnato, asciutto.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre-Marti), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 3, pag. 207.6: Il modo da piangere disse Seneca: «Che non siano secchi gli occhi tui quando tu perdi l'amico, né non lagrimar tanto che paiano come fiume».

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 198.27: In questo tempo el Dyavolo, in certa specie de Moyses demonstrandose, don fina a tanto che 'l prometesse da redur li Zudei in terra de promission per lo mare con seco pè, ploxor de quelli ello li anegà e alcise...

[3] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 52, pag. 60.6: Io pasai loro il mare Rosso a secchi piedi...

[4] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 23, pag. 432.21: Il chanto era questo, cioè: mie labbra son secche e desiderano e ànno voglia di bere e di mangare.

- [Detto di un panno o del pellame].

[5] Stat. sen., Addizioni 1298-1309, Aggiunta marg. 48, pag. 361.1: E che ciascuno conciatore di panni abbia et avere debia uno rastrello per ciascuno tiratoio, el quale rastrello non tragga, senza volontà di colui cui fusse el panno, del panno, stando el panno in nel tiratuio, se in prima el decto panno non fosse bene secco et asciutto.

[6] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 131, par. 1, vol. 2, pag. 497.23: niuna persona ardisca [[...]] tenere a seccare peglle overo cuoia de bestie fresche overo secche, pelose overo fresche, overo secche pelose.

1.2.1 Fig. Fras. Trapassare con piede secco: procedere senza soffermarsi su un argomento.

[1] Dante, Convivio, 1304-1307, IV, cap. 2, pag. 266.4: E poi che tempo mi par d'aspettare, dico, sì come detto è, questo che trattare intendo. E qui non è da trapassare con piede secco ciò che si dice in 'tempo aspettare', imperò che potissima cagione è della mia mossa; ma da vedere è come ragionevolemente quel tempo in tutte le nostre operazioni si dee attendere, e massimamente nel parlare.

1.2.2 Fig. Fras. Tenere a denti secchi qno: negare una soddisfazione o la realizzazione di un desiderio.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 28.1, pag. 415: O mondo, tu ci tieni a denti secchi / lo più del tempo, dandoci speranza: / e, con questo, si muore o tu c'invecchi.

1.2.3 [Detto delle parole, in contesto fig.:] privo di ornamenti, stringato.

[1] Esopo ven., XIV, cap. 1, pag. 6.16: eo te priego, Miser Domenedio, che tu debbi bagnare e irrigare le mie seche parolle della rosada della gratia toa.

1.3 [Detto del mare:] prosciugato.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 58.13, pag. 176: c'ho un mi' padre vecchissimo e ricco, / ch'aspetto ched e' muoi' a mano a mano / ed e' morrà quando 'l mar sarà sicco; / sì l'ha Dio fatto, per mio strazio, sano!

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 61, pag. 304.21: Se tutte l'acque vengono dal mare, or sarà il mare vòto e secco?

1.3.1 Sost. Terreno da cui si è ritirato il mare o un fiume; fondo del mare o di un fiume poco profondo; secca.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 10, pag. 426.8: i compagni sursero coi remi, [30] e pignevano le schiumose navi ne li campi latini infino che le punte tengono il secco, e le navi sedettero tutte senza ricevere alcuno nocimento.

[2] Stat. pis., 1322-51, cap. 100, pag. 547.26: se non fusseno pietre le quali si gittasseno u gittar si debbiano al molo, u vero al seccho di quel porto, u vero di lunge dal dicto seccho e molo...

[3] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 25, 130-139, pag. 683.10: per schifare alcuno secco o scoglio, in sul quale la galea scorrerebbe...

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 14, pag. 140.1: nén per la ventura per obscuritate de la nocte e specialemente per lo viayo inde lo quale illi may non erano stati per mare, non perzì fosse stato scopoluso de cieschy, oy fuorsi se avessero potuto trovare in sicco, oy per alcuno altro desastro che a lloro avesse potuto soccedere...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 21, S. Antonio, vol. 1, pag. 209.13: i pesci s'elli stanno nel secco muoiono...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 165, S. Clemente, vol. 3, pag. 1481.23: Incontanente tornando indietro il mare tre miglia, entrandovi tutti per secco...

[7] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Gdc 3, vol. 2, pag. 529.16: E andarono giuso dietro a lui, e prèsono tutti i passi del secco del fiume Giordano che riescono e menano in Moab...

1.3.1.1 Rimanere a / in secco; stare nel secco: rimanere fuor d'acqua, all'asciutto (rif. a un pesce).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 4, cap. 3, pag. 62.12: Cete è uno grande pesce di mare, e molti lo chiamano balena. E molte volte rimane in secco, per basso di fondo.

[2] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 2, cap. 17, ch., pag. 258.31: pilliando i pesci ch'erano rimasi a secco.

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 12, pag. 278.1: Cete [[...]] ène uno pesce lo quale ène grande come uno monte che stae di sopra al'acqua et rimane a seccho.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 21, S. Antonio, vol. 1, pag. 209.13: i pesci s'elli stanno nel secco muoiono...

1.3.2 [Detto di una fonte, in contesto fig.:] improduttivo.

[1] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), canz. 8.46, pag. 223: secca hai quasi la vena; / l'antico tuo acquistò l'onor tutto...

[2] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 292.13, pag. 366: Or sia qui fine al mio amoroso canto: / secca è la vena de l'usato ingegno, / et la cetera mia rivolta in pianto.

1.3.3 Privo, mancante (nell'espressione essere secco di qsa e anche fig.).

[1] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1363/68?] 23, pag. 336.8: nel tempo dell'orazione sarete e trovaretevi tutti secchi e voti de ogni bene.

[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 8, 27.6, pag. 104: ma Dio trar volse ognun d'este viluppe / e che nul più di grazia fusse secco...

[3] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Os 9, vol. 8, pag. 147.20: Dà loro la vulva sanza figliuoli, e le loro poppe siano secche di latte.

1.3.3.1 Fig. Privo di beni.

[1] Trebaldino Manfredini, XIV pm. (perug.), 12.2.16, pag. 793: Al mio signor ser Cecco tutto sano / libero glie me do, e verde e secco, / poi che se dice ch'io del suo ben lecco.

- Sost. Locuz. verb. Lasciare al secco: privare di tutti i beni, vuotare le tasche.

[2] Matteo Corsini, 1373 (fior.), cap. 16, pag. 34.2: la quale [[fortuna]] sempre dà e toglie: infine ti lascia pure al secco.

1.4 [Detto di un mulino:] le cui macine non sono azionate ad acqua, ma dalla forza dell'uomo o di qualche animale (anche nella locuz. agg. o avv. A secco: senza acqua).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 149 rubr., vol. 2, pag. 69.19: Uve le molina secche si facciano.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 149, vol. 2, pag. 69.23: Anco, statuimo et ordiniamo che tutti li uomini di val di Strove et li uomini da Menzano et da la Suvera et da Pietralata et da Isola et da Castillione Ghinibaldi debiano far fare molina secche, sì che cagione non abiano d'andare a le molina poste fuore de la giurisditione di Siena.

[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 176, vol. 2, pag. 63.8: M VIII.C mulina da macinare a secco.

[4] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 83.30: E ne l'anno predetto fu sì grande el secho, che non è posibile a crederlo; e non si poteva macinare in nisuno modo, se non co' mulini a secho, ch'erano nella città...

[5] f Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 182.39: Dicevasi erano centotrenta migliaia di cammelli, e dicevasi nella terra che v'erano tremila mulina a secco... || Corpus OVI.

1.5 Sost. [Detto di un muro:] locuz. agg. A secco: costruito sovrapponendo e incastrando pietre senza usare cemento.

[1] Stat. pis./sard., a. 1327, L. 4, cap. 30, pag. 243.10: Questo adiu(n)cto, che se alcuna p(erson)a isdificiasse alcuna fossa d'altro lavoro, ch'elli sia tenuto di fare, i(ncon)tine(n)te che elli la i[s]dificiasse, uno muro di pietre a secho i(n)torno ala dicta bocca, che sia alto almeno .iiii. palmi.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 53, pag. 123.18: appiè d' un muro a secco che cingea la vigna, dietro al quale passava una via, si puosono.

- Locuz. avv. A secco.

[3] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 50, vol. 1, pag. 131.6: Tra lo munistero di santo Salvatore, e la piazza, sì sono, forse otto passi, mura fatte a secco, di piccole pietre, cioè cotali oratorii.

[4] f Storie pistoresi, a. 1348 (tosc.), Rubr. 36, pag. 60.18: Combattendosi così li cittadini insieme, Uguiccione giunse alla pustierla delle mura di San Frediano, che era murata a secco, e smuraronla. || Corpus OVI.

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 175, pag. 433.12: Trovorono modo che uno di loro gli mise in uno luogo di drieto a questo orto, là dove era uno uscetto serrato con legname, e ancora di fuori murato a secco...

1.5.1 [Fig. e in contesto fig.:] locuz. avv. A / in secco: instabilmente.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 6.10, pag. 362: Tutto ciò che segue / È sottoposto alla somma potenza / Di Lui che tutto volgie e ferma e muta; / E chi che cierchi o pruovi o argomenti, / Tutti lavorano in vano ed in secco, / Se da llui move contradio volere.

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 251-60, pag. 81.2: «Non fu così! Tu menti per la gola! Tu hai le traveggole! Tu hai date le cervella a rimpedulare! Bei meno! Tu non sai dove tu ti se'. Se' tu in buon senno? Tu farnetichi a santà e anfani a secco»...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 70, vol. 2, pag. 388.3: E per questa simigliante fortuna aveno considerato che i tiranni murano a secco, che bene che lle loro mura per altezza passino il cielo, come n'è tratta una pietra di sotto di quelle in su che è carica, l'altre sanza niuno ritegno rovinano...

1.6 [Fig. e in contesto fig.:] privo di moralità, di valore; inaridito interiormente.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 61.91, pag. 250: O anema mia secca, - che non pòi lacremare...

[2] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 9, pag. 62.5: bene àne il cuore morto e secco chi non à paura de' suoi peccati e dello 'nferno...

[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 161.17: tante lagrime di compunzione l'uomo bea, quanto diventò arido e secco da Dio per la colpa.

2 Privo di freschezza e di vigore, appassito (un vegetale). Estens. Sterile.

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1320, pag. 70: Fogo farà da ciel vegnir / E legno sec<o> farà florir...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De die iudicii, 306, pag. 206: Zo no è meraveia ke De segnor eterno / De stae fa florir i arbori ke paren sic d'inverno...

[3] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 68, pag. 104: Verso mi guarda e ascholta, responde la Violeta, / mostrare te volio fermamente che eyo son plu nobeleta / cha ti che nasi in spina darenza, grunia e secha; / mia madre d'inverno uncha no more ni secha, / verda, frescha e rexente sempre perman in questa, / la toa sta d'inverno sbrugada, biota e frega.

[4] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 21.3, pag. 108: Piggiore stimo che morso di capra / ov'Amor fier d'artigl[i]o e ddà di becco, / che quazi senbro lui àlbore secco, / quale 'n cui regni; e bbene i· llui non caprà.

[5] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 688, pag. 144: Tuo' le cane che sian ben fresche / E che non sian nè passe, nè secc[h]e...

[6] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1374] lett. 22, pag. 92.16: Egli à perduto la vita della gratia, perché s'è tagliato dalla vera vita, sì come il tralcio che è tagliato dalla vite, che è secco e non fa frutto; così la creatura, tagliata dalla vera vite, è secca e putrida, degna del fuoco etternale.

- [In contesto fig., con rif. alla vecchiaia].

[7] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 28.13, pag. 22: Ma i' son giunto ben nel secco verno / ché 'n parte sono ch'io dolente piango, / vegendo ogn'altra vita verde e vaga; / dimostrano 'l mio stato i miser' anni...

2.1 [Detto di un prodotto vegetale:] che si è seccato ed è perciò adatto a det. usi, in partic. a bruciare.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 674, pag. 551: Vero è 'sto proverbio, no se cela oramai: / unca de legno seco bon cerclo no farai...

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 41, pag. 61.31: e quando viene lo tempo ch'ella è cussì invecchiata, e ella si va et rauna legname che sia bene secco e di calda natura, e fanne una capanella là dove lo sole à grande potentia di caldo, e sta dentro da questa capanella e batte l'ale...

[3] Doc. prat., 1296-1305, pag. 335.15: It(em) diedi a Pucio del'Are(n)devole p(er) serme(n)ti (e) p(er) pertichelle seche s. VIIIJ.

[4] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 24, 121-129, pag. 590, col. 2.41: Fo determinà che l'ultima notte del die che se dovea fare lo zudisio ... fosse in quantità de scove seche poste intorno al pallaxio e messo 'l fogo in la dicta scova azò v'ardesse la Podestà e la soa famigla...

[5] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 29.12: E sì come le secche istipe ardono, venute meno le reste...

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 115.29: di sarcini e di ligna siki per ben ardiri...

[7] Doc. ver., 1339-42, pag. 295.32: It(em) XV s. p(er) legna seca vendua.

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 33, pag. 162.9: Et faççando Açaria questa oration, hi crudel ministri no cessavan d'aprender lo fogo e çonçe' su legne, e butavan in la fornaxa scorçe de lebiame secco e stopa e pexa e viace secce per far-gli meglio arde' e bruxar pù tosto...

- Estens. Composto da legni secchi (una barriera).

[9] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 104.22: intra le quali si potrà fare una siepe secca... || Corpus OVI.

2.2 Sost. Vegetazione o parte di una pianta che ha perso freschezza e vigore.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 18, pag. 104.19: E vuolsene mozzare ogni secco, fracido, ed arido che fusse in quelle piante.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 12, pag. 258.13: e sarchiarli spesso a' piei, e potareli levandone il secco, rami corrotti, e troppo spessi, sicchè diradi.

[3] Francesco di S. Peruzzi, a. 1365 (fior.), 88a.9, pag. 85: Se si mostra il secco, che è dunque il verde? / Or pensa e volgi; vedi come sgombra / la vita nostra ch'è sí bella in vista. || Ageno, Sacchetti, Rime, p. 107 legge: «Se si mostra il secco, che è dunque il verde / or pensa e volgi: vedi come sgombra / la vita nostra, ch'è sì bella in vista» e chiosa «se la vegetazione si secca, pensa e rifletti, medita com'è breve la bella stagione».

2.3 Fig. [In senso spirituale e morale:] incapace di operare virtuosamente.

[1] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 27, pag. 124.21: E qui si mostra che, avvengachè la sua pena fusse grande, molto fia maggiore quella delli peccatori secchi e senza frutto nell'altra vita...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 219.4, pag. 260: Li vostri versi e 'l poetico dire / non mi son suti grazia o gloria meno / che fosse far celeste un uom tereno / o d'un cuor secco farlo riverdire...

3 Che ha subito un processo di essiccazione (rif. a un alimento, nello specif. carne, pesce, legumi, frutta o erbe, per garantirne la conservazione).

[1] Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 146.22: anke diedi in carne secca per la villa, iiij dì <d'agosto> di settembre, s. vij...

[2] Doc. fior., 1277-96, pag. 434.22: Chammo ne de dare s. XXIJ e d. VJ per XXIJ libre e mezzo di charne seccha.

[3] Doc. sang., XIII ex., pag. 78.11: Item di ciascuna soma di fichi secchi IIIJ d..

[4] Stat. sen., 1301-1303, cap. 34, pag. 23.26: La soma de' pesci marini et anguille grosse, freschi o secchi, VIJ soldi, VJ denari kabella...

[5] Ricette per lattovari, 1310 (fior.), pag. 246.16: Togli due libre di seme di finochio, silermontano, camandreos, radicie di celidonia seca...

[6] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 2, pag. 164.29: le fave secche ànno meno di vescositade ke le verdi, così è de' ceci secchi...

[7] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 26, pag. 748.35: i leggieri fagiuoli e le cieche lenti e i ritondi ceci con le già secche fave...

[8] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 144, pag. 165.3: Et Idio [[...]] fe' di lui nascere uno nobile et bello albero, il quale è il primo che nella primavera fiorischa, et che fae li più belli fiori e 'l più nobile pome, il quale pome, tutto l'anno, è buono et verde et seccho: cioè il mandorlo.

[9] Libro Drittafede, 1337-61 (fior.), pag. 192.17: E ite la cenere della çuccha seccha sana avacio la puçolente malatia dela vergha.

[10] Doc. assis., 1354-62, pag. 337.9: meça libra de carne secca 15 den..

[11] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 79.25: Quelli di questa città danno mangiare a buoi, a camelli e cavalli e a tutto loro bestiame pesci secchi in luogo di biada...

[12] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 84, pag. 89.16: Quando questa herba è secca, se aministra cum le altre cose.

[13] Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 103.18: Hic carex id est lo fico seccho.

3.1 [Detto del formaggio:] stagionato.

[1] Stat. fior., 1310/13, Proemio, pag. 11.13: coloro che vendono carne secha e ricente di qualunque generatione di bestie e pesci salati d'ogni generatione e sugnia e battiticcia e cascio di marzo secco e ricente overo fresco...

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 44, col. 2.1: Et sì ssi guardi dal fummo e di la polvere e dal fritume e arostito e di cascio seccho e di pane açimo...

3.2 [Detto del pane, in senso perlopiù neg.:] che ha perso freschezza, indurito.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 14, pag. 182.23: Per che pare esser malato forte palato de vostro core: c'alo sano sa meglio bucciella seccha in pacie c'ongni condutto in guerra, e voi à più savore in guerra bucciella secca che 'n pacie onni vidanda.

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 83, pag. 226.32: io mi bagnai in acqua tiepida, secondo il mio uso, poi mangiai d'un pane secco, e desinai sanza mettere tavola, né già dopo il desinare mi bisognò lavare le mani.

[3] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 2, pag. 121.18: A Dio il vino de la muffa, e 'l pane cattivo e secco per pietanza.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. [29.4], pag. 34.4: El pan secco veio strençe el ventre, quando el se magna solo e quando el se mesea cum algune cose conveniente.

3.3 Estens. [Detto di un cereale:] conservato in modo da non prendere umidità.

[1] Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.), pag. 102.7: per istaia xiiij e meso di grano per anno bene secho e bene misurato...

[2] Doc. padov., c. 1375, pag. 43.21: i so erey de dare e de pagare p(er) afito osea p(er) rendeo dela dita peza d(e) t(er)ra ognu(n)chana anno ala festa de Santa Malgarita un moço de bon formento secho e chonço a chasa soa...

3.4 [Detto di un cadavere, umano o animale:] disidratato.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 29, pag. 38.12: Dapuo' longo tempo fo atrovadha una gajandra morta et era tanto seccha k'ello no era remaso se no li nervi che se tegniva a lei a modo de corde de budello.

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 146, vol. 1, pag. 308.7: E gli calogieri greci che ci stanno al detto munistero, e' mostrano alla porta una cassetta d'arcipresso, nella quale mostrano la mano di santo Iovanni Batista; et è la mano secca col pugno stretto.

- [Detto della pelle].

[3] f Bagni di Pozzuoli, c. 1340 (napol.), X De Colatura, 176, pag. 46: Però, fratre, consigllote de tisico se ài tecca, / nante chest'acqua sècuta, ch'age la cute secca; / se per ventura avissila, no' stare a chesta pecca... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 19, vol. 2, pag. 306.11: lo timpano, lo quale è pelle secca, e di animale morto...

[5] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 158, pag. 86.26: Item lu casunellu ki sia natu di unu iornu, impastatu in la pelli sica e misu, incontinenti consula omni ructura di gambi.

3.5 [Detto del sangue:] rappreso, coagulato.

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 8, pag. 208.9: La carne sanza grassezza, cioè rossa, è generativa di sangue seccho e fa poke superfluità e più nodrisce de l'adipe, cioè ke 'l sugnaccio.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 378.4: Sangue dragone si è rosso e in colore di sangue sodo e secco...

[3] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 26, pag. 592.31: sangu di cavallu friscu oi siccu...

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 51, pag. 571.2: col sudore bagnò il sangue secco, e quello, liquefatto, gli entrò per li pori...

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 79, pag. 199.26: Recipe la co(n)solida maiore et armonico et galbano, volo armoniaco, sangue de dragone, sangue de c. recente voi sicco, mastici, pece g(re)ca et incenso...

4 Dotato di scarsa massa corporea; molto magro, macilento (detto di un corpo umano o animale o di una sua parte).

[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 44, pag. 582.2: porta Tarina, inperzò ke b'ene scolpito uno capo de bove dopplo secco et verde...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 53, pag. 169.20: Le coste debbono essere lunghe e piene, la groppa grande e ritonda, e largo petto, di bella guisa, piedi secchi e ben cavati di sotto.

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 23.26, vol. 2, pag. 391: Non credo che così a buccia strema / Erisittone fosse fatto secco, / per digiunar, quando più n'ebbe tema.

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 10.4441, pag. 385: Nell'uomo secco con le chine spalle / Non s'affatica la virtù del cielo...

[5] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 7.12, pag. 48: lá si son donne delicate e morbide, / vezzose nel parlar, piú vaghe e tenere, / che qual par figlia e qual soror di Venere; / e qua son vizze, magre, secche e torbide...

[6] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu canuscimentu, pag. 575.31: li garreti ampli et sicchi et assai tisi. [[...]] Li gambi beni ampli e pilusi e sicchi.

[7] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 4, pag. 136.1: la garlecta ampia, secca et stesa, le falce piecate et ampie, le cosse ampie et pelose, et secche...

- Sost.

[8] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 5.8, pag. 27: e 'l dì dimane tornerà en eri, / menconïoso non avrà penseri, / et al seco dimagrerà lo flanco...

[9] F Lett. comm., [1395] (tosc.): Truovansi scritti da' discepoli e dal confessoro suo, di lei, nel primo anno, centinaia di miracoli, i quali tutti ho letti; di ciechi, sordi, muti, zoppi, leprosi, secchi, dogliosi, morti e risucitati... || Guasti, Lapo Mazzei, vol. I, p. 121.

4.1 Estens. Privo di forza; atrofizzato (detto del corpo o di un arto).

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 83.11, pag. 201: digli che Fortarrigo è mezzo secco, / che non si dia nulla maninconia...

[2] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 10, pag. 38.2: Chè quando omo pur uno de li suoi membra elli è secco, conviene che lo faccia mozzare, ch'elli perderebbe l'altre per la 'nfermitade di quello.

[3] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 14, pag. 65.16: l'uomo che cade nel peccato [[...]] come membro putrido e secco è ispartito e tagliato dalla Chiesa.

[4] Vang. venez., XIV pm., Marc., cap. 2, pag. 123.2: Iesù Cristo [[...]] sanà un homo che aveva la man secha et curà plusor maladi de le soe malatie et de maligni spiriti...

[5] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 89, pag. 265.22: in essi giacevano grande moltitudine d'infermi e di ciechi e di zoppi e uomini ch'aveano membra secche, i quali aspettavano il movimento dell'acqua.

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 120, Decollaz. Giov. Battista, vol. 3, pag. 1086.7: E uno non credendo ciò, puose la mano al vasello, ma la mano diventòe incontanente arida e secca; e orando i compagni suoi, trasse a sé la mano, ma la mano rimase inferma.

5 [Filos.] [Con rif. alla fisica aristotelica:] una delle quattro qualità sensibili primarie della materia (assieme a caldo, freddo e umido).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 19, pag. 29.19: E deppo' la spera de l'acqua trovamo quella de la terra, e trovamo lo suo corpo freddo, secco e duro, e trovamlo grave più e grosso de quello de l'acqua. E li doi de questi quattro elementi trovamo opositi e contrari a li altri doi, come lo foco ch'è caldo e secco a l'acqua ch'è fredda e umida, e l'aere ch'è caldo e umido a la terra ch'è fredda e secca...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. II, pt. 3, cap. 1, pag. 68.8: (Et) quello vapore caldo e secco per la percussione forte inell'aire ke face, è gittato da esso aere percosso la saetta.

[3] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 169.7: Lo thron no è neguna altra colsa se no amorzament del fog ila nuvolia, ch'el vapor sech siant levà su e siant inflamà dal calor de l'aier...

[4] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 2, pag. 163.1: Saggina sì è una maniera di biada fredda e seccha ke cresce in Proenza e in Toschana e in Lombardia...

[5] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 21, pag. 472.25: Leone è caldo e secco, Saturno è freddo e secco...

[6] Libro de conservar sanitate, XIV sq. (venez.), De l'aere, pag. 19.26: Donqua è da save(r) che IJ è li vapori, çoè secco (e) humedo. Lo vapor secco se resolve dala t(er)ra, e l'humedo da l'acqua...

- Sost.

[7] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 2, cap. 4, pag. 149.15: ciascheduno umore tornarea al suo elemento: lo caldo tornarea a la spera del foco, e lo freddo tornarea a la spera de l'acqua, e l'umedo tornarea a la spera de l'aere, e lo secco tornarea a la spera de la terra...

[8] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 3, cap. 2, ch., pag. 297.6: E l'uno vapore è nell'altro, cioè l'umido nel secco e 'l secco nell'umido: onde nel secco è l'umido per congiugnerlo e continuarlo, imperciò che il terreste puro non si congiugne insieme. Anche il secco è ne l'umido a dargli termino e figura...

[9] <Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.)>, Inf. c. 1, pag. 340.13: [i] varij colorjsono in questa bestia causati dal caldo, dall'umido, dal frigido, dal secco...

5.1 [Filos.] [Med.] [Secondo la dottrina fisiologica di tradizione aristotelica, con rif. all'essenza costitutiva di un umore, di un organo, del corpo, o a un loro stato transitorio:] che presenta la qualità sensibile del secco (in opp. all'umido, in possibile combinazione con il caldo e il freddo).

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 785, pag. 203: la malinconia, / la quale è freda e secca...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 4, cap. 8, pag. 130.4: la giovane ène calida (et) seccha sì ke per la calideçça continuamente appete, la vecchia ène frigida (et) humida...

[3] Fiore, XIII u.q. (fior.), 107.9, pag. 216: lla lor compressione è freda e secca...

[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 150.35: Lo giussiere dello stomaco di sua natura è freddo e seccho...

[5] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. IV, cap. 14, pag. 374.1: Per la qual cosa ciaschuno dee usare medicina ke ssolva e muova il ventre, cioè a ssapere quella la quale suole purgare e mettere fuori l'omore ke li suole nuocere, o ke ssi suole generare magiormente per la secca dispositione del corpo, o per kagione dell'errore del suo regimento.

[6] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 37.11: Le nostre ossa sono seche, che ci dànno força, e da sostenere de la faticha: li nostri interiuori sono fredi...

- Sost.

[7] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 796, pag. 203: poi la collera vene, / che caldo e secco tene, / e fa l'omo leggiero, / presto e talor fero.

[8] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 2, cap. 30, vol. 1, pag. 293.7: [[la]] natura delle cose del mondo, la quale è stabilita per le quattro complessioni, cioè, caldo, freddo, secco e umido...

[9] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 23, pag. 410.14: la seconda si è Gioventute, che s'apropia al caldo e al secco; la terza si è Senettute, che s'apropia al freddo e al secco...

[10] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 69, pag. 112.2: Che se le quattro conpressioni sono comunali, che lo freddo non vince lo caldo, né lo caldo l'umido, né l'umido lo secco, lo cuore non si muove poco né molto per loro; e se il caldo il vince, e lo secco l'umido, lo sangue si muove di tutte cose fare, e non teme colpo di morte, e diventa ardito. E se lo freddo non vince lo caldo, e 'l secco l'umido...

[11] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 35, Quattro tempora, vol. 1, pag. 302.9: Digiuniamo [[...]] l'autorno per gastigare il secco de la superbia...

5.1.1 [Med.] [Detto della tosse non accompagnata da catarro].

[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 12, pag. 221.20: elli dona abominatione e vale a tutti quelli ke ànno tossa fredda e seccha...

[2] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 24, vol. 2, pag. 181.13: E agli asmatici, cioè a coloro che hanno secca tossa... || Corpus OVI.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 226, pag. 239.22: sugo de pomi salviègi dolci e magnar la foia, la fa çoamento a la tosse secha che ven p(er) caldo e p(er) asperità del pieto.

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 161, pag. 296.25: Lo c. pate una i(n)fe(r)mità, la q(u)ale se dice tossa seccha, ch(e) abeng(n)a ch(e) lu c. tuscia tame n(on) ietta nulla cosa p(er) le nare.

6 [Mar.] [Detto di una nave a vela:] locuz. avv. A secco: con le vele strappate o abbassate. || (Cocito).

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.88, pag. 625: Se terra o cavo dei montar, / ben da lonzi vòi orzar; / e se lo vento exe traverso / [...] de star a seco o biaxar / per no laxarse desviar. || Cocito, p. 625: «Stare a seco si dice di una nave a vela che abbia le vele strappate dal vento o le ammaini per non farsele lacerare dal fortunale».

[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 145.350, pag. 636: E, se per le toie pecae / te ven alcun'aversitae, / cara a seco umelmente, / e seí forte e patiennte.

7 [Econ./comm.] [Rif. a una conversione monetaria:] che avviene senza la mediazione del mercato valutario e senza garanzia scritta.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 249.114, pag. 299: e con penne a gli orecchi, / con cambi secchi / ciascun compera e vende.

8 Sost. Plur. Ghibellini aretini guidati da Guido Tarlati (in opp. alla fazione dei Verdi), così denominati in seguito alla sconfitta subita dai guelfi di Firenze nella battaglia di Campaldino.

[1] F Bartolomeo di Gorello, Cronica di Arezzo, p. 1385 (tosc.): Tra verdi e sechi se facea vendetta / e ghelfi e ghibellin non si contava... || Bini-Grazzini, p. 24.

[u.r. 09.08.2022; doc. parzialm. aggiorn.]