INGANNATO agg./s.m.

0.1 enganà , enganao, enganato, engannato, inganadha, inganao, inganata, inganati, inganato, ingannata, ingannate, ingannati, ingannato, ingannatu, inghannato, 'ngannata, 'ngannati, 'ngannato.

0.2 V. ingannare.

0.3 Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 1.1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.);Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Memoriali bologn., 1279-1300, (1288); Giudizio universale, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.);Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Anche s.f. (ingannata).

0.7 1 Indotto scientemente in errore da qno. 1.1 Tradito o frodato da qno. 1.2 Fig. Abbreviato nella cognizione (detto di un periodo di tempo). 2 Indotto in errore (gnoseologico). 2.1 Indotto in errore (morale). 2.2 Deluso nelle speranze e nelle aspettative (spesso suscitate dal sentimento amoroso).

0.8 Sara Natale 04.05.2018.

1 Indotto scientemente in errore da qno.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 13, pag. 103.9: A· rriccho i(n)gannato, molti sono quelli che lo ricoverano; favelloe sup(er)bia me(n)te, (e) iustificarlo. [30] L'umile i(n)ga(n)nato, ancora sopra quello è ripreso...

[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 23, pag. 112.21: m'el ghe vegne falio lo so' felon pensser e trovò-sse inganao chomo 'l pesso o l'uxel de l'aere quando el strangola un vermo del qual è vestio 'l ferro e dentro ghe sta coverto l'amiçol d'aççar...

- Sost.

[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 16, cap. 1, pag. 183.8: Decezione reale è là dove no(n)n è né s'intende pericolo personale, fatta in propia utilità e in detrimento dello ingannato su ornati e cholorati sermoni dimostranti utilità dello ingannato...

[4] Fiore, XIII u.q. (fior.), 118.14, pag. 238: Ma io, che porto panni devisati, / Fo creder lor che ciascheun sì erra, / E 'nganno ingannatori e ingannati».

[5] Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.), pag. 36.3: et ogn' omo de' aitare lo ingannato et de' essere incontra lo ingannatore.

[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 321.1: Anche le tue credençe tienle a te e no lle manifestare giamai alla femmina, aciò che llo 'ngannatore stea a piè dello 'ngannato e che lli togli via delle sue frode.

[7] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, pag. 203.29: e nello inganno del prosimo che si fida, non solamente si spezza il nodo della umana caritade, ma ancora si corrompe, e toglie via oltre quello l'acidentale amore, e la speranza medesima ch'era nata, e procede dalla fede che tenea lo inganato in colui, che llo inganna...

[8] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 29, pag. 146.13: Quasi sì come con falsa maniera lo falsatore tormenta lo 'ngannato in questo modo...

[9] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 3, pag. 498.4: L' uno de' quali dopo certo tempo, sì come il compagno fosse morto, coperto di squallidezza, tutti li danari tolse alla ingannata.

[10] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 9, pag. 164.9: ove voi mi vogliate di spezial grazia fare di punire lo 'ngannatore e perdonare allo 'ngannato, io la farò qui in vostra e in lor presenza venire.»

- Sost. [In espressioni prov.].

[11] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 9, pag. 155.12: - Suolsi tra' volgari spesse volte dire un cotal proverbio: che lo 'ngannatore rimane a piè dello 'ngannato...

[12] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 18, pag. 47.11: però che spesse volte l' ingannatore rimane a piede dell' ingannato.

1.1 Tradito o frodato da qno.

[1] Rinaldo d'Aquino (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 5.11, pag. 106: Vassene in altra contrata / e no lo mi manda a diri / ed io rimagno ingannata...

[2] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 14 parr. 1-10, pag. 57.22: onde lo ingannato amico di buona fede mi prese per la mano, e traendomi fuori de la veduta di queste donne, sì mi domandò che io avesse.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 269, vol. 1, pag. 504.35: et così el comune di Siena et l'altre comunanze, de le quali sono, sono ingannate et ricevono danno, perciò che sotragono li dazi et l'esactioni et l'altre factioni al comune di Siena et a l'altre comunanze loro, et anco lo spedale predetto si truova ingannato...

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 4, vol. 2, pag. 128.13: Quista fu la furtiza di li Africani insignata di doli et di insidij et di falsij, la quali esti modu una scusa di la nostra virtuti inganata ca nuy fummu plù inganati ca vinchuti.

[5] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 10, ott. 22.7, pag. 574: né credo mai ti trovassi ingannato / di cosa che di me ti sii fidato.

[6] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 11, pag. 52.7: Li Girachisi, videndusi ingannati di lu Duca, iudicaruni chi foru folli quandu fichiru pattu cum lu Conti di darichi lu frati.

1.2 Fig. Abbreviato nella cognizione (detto di un periodo di tempo).

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Ero, pag. 183.27: Ma di poi che gran parte della ingannata notte da me fu consumata, il sonno furtivamente entrò negli affannati occhi.

2 Indotto in errore (gnoseologico).

[1] Memoriali bologn., 1279-1300, (1288) 35.11, pag. 67: Però vendeta vole speso seno, / ché 'l pensamento fala molte genti: / chi cór e no pensa rema' inganato.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 82, pag. 396.5: segno è che gli occhi e 'l vedere mio era ingannato quando le mi mostrava minori.

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 4, pag. 33.24: Dimmi: se quine fusse dipinto uno chavallo et tu lo tenessi per vero et amassilo come vero non saresti tu ingannato et semplice? Certo, sì.

[4] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 293, pag. 65: quando 'l Segnor De avrà sententià, / tuti li peccaor a quella vox / sì s' à tor d' avanço el Re glorios / e, s' eo no trovo el me penser enganao, / façando en l' ora tuti un cri sì grando / [[...]] k' el no fo mai per nesun tempo oldì...

[5] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 112.6: Uno, lo quale io non so chi si fusse, diede gl'ingannati orecchi alle dubbiose boci...

[6] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 3, pag. 51.13: Ma quandu eu nunciai kisti cosi a lu meu patri Anchises, illu si truvau ingannatu per lu erruri di li ochi soi...

- Sost. Vittima di un errore di percezione.

[7] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 12 parr. 1-9, pag. 45.2: e per questo sentirà ella la tua volontade, la quale sentendo, conoscerà le parole de li ingannati. || L'inganno è prodotto dallo schermo.

2.1 Indotto in errore (morale).

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 23, pag. 152.21: Et se l'Apostolo dice ke fa bene ki si marita, molto è i(n)ga(n)nato lo heretico ke co(n)tra lo detto suo vieta lo matrimonio (e) coma(n)da ke ci aste(n)gnamo dali cibi ke Dio creò.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 159, pag. 93: Ma tu, mosca cativa, tu vana e dexvïadha, / No he cert habitaculo ni roba incanevadha, / Perzò, quand ven d'inverno, ti grama, ti inganadha, / De la toa cativonia illora fi 't pagadha.

[3] Bonvesin, De Cruce, XIII tu.d. (mil.), 175, pag. 29: La monega è tollegia dal spir<i>to a tuta fiadha, / Ella se buta in terra com femena inganadha, / E dal malegno spirito crudelment<e> fi turbadha.

[4] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), pag. 358.7: - O giovani ingannati, venite a' mie' comandamenti, i quali il suo amore da ogni parte ingannoe.

[5] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 9.10, vol. 3, pag. 138: Ahi anime ingannate e fatture empie, / che da sì fatto ben torcete i cuori, / drizzando in vanità le vostre tempie!

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 19, pag. 575.6: ma la mia stoltizia ora m' è manifesta, ora veggio quanto poco lontano veggono gl' ingannati occhi de' mondani, i quali con ferma credenza, a diverse imagini faccendo diversi templi, quelle adorano, dicendole piene di deità.

[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 37, vol. 2, pag. 15.35: sicchè ingannati sono quelli, li quali credono poter fuggire le sentenze di Dio.

[8] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 9, 1-12, pag. 282.22: Ahi anime ingannate; cioè umane, ingannate da beni mondani che sono falsi et ingannevili...

2.2 Deluso nelle speranze e nelle aspettative (spesso suscitate dal sentimento amoroso).

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 1.4, pag. 67: Credeva essere amato: / retrovome engannato, / dividenno lo stato / per che l' omo sì m' ama.

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Isifile, pag. 52.23: Ahimè ingannata! Quando io udiva queste cose, io dissi: Se questo fosse vero, egli me l' avrebbe scritto colla disiata lettera siccome alla sua promessa sposa.

[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 3, pag. 612.20: Venne il Figliuol di Dio in terra prima a terminare gli desiderii umani, gli quali desiderii rimanevano ingannati, però che non andavano caendo, se non cose create al diletto del corpo, le quali cose non davano beatitudine, né perfezione.

[4] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 12, vol. 1, pag. 87.25: Perocchè, come dice l' Ecclesiastico, i sogni ne hanno già fatto molti errare, e coloro che vi hanno dato fede, ne sono rimasi ingannati.