INGANNÉVOLE agg.

0.1 enganeveli, engannevel, engannevele, enganneveli, inganevele, inganevile, inganevole, inganevoli, inganivili, inganivole, ingannevele, ingannevile, ingannevili, ingannevole, ingannevoli, inghanevel, inghanevole, inghannevil, 'nganevol, 'ngannevel, 'ngannevole, 'ngannevoli.

0.2 Da ingannare.

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

0.7 1 Che induce in errore, che favorisce una percezione falsa della realtà; illusorio. 1.1 [Med.] [Detto di una piaga purulenta non prodotta da una causa esterna (come un'ustione), ma da processi interni al corpo, o più prob. detto di un'ulcerazione non visibile, interna].

0.8 Sara Natale 24.04.2018.

1 Che induce in errore, che favorisce una percezione falsa della realtà; illusorio.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Segre), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 2, pag. 151.12: Sia addunque la parola tua e tutto lo parlare tuo [[...]] non doloso, cioè ingannevole...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 18: l'omo ch(e) parla co(n) paraule luzi(n)ghevile (et) inganevile al'amico suo stende rete ali suoi piedi.

[3] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 16, pag. 211.19: Ai, che fallacie e inghanevel nome Manente ad omo fôr locho e fôr dimora!

[4] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 43, pag. 122.6: e cusì per belle parole et inganivole inganaro Josué, e feceroli fare quello ke non avrebe fato.

[5] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 40, pag. 61.21: E in altra mainera si po simigliare questa volpe a molti homini di questo mondo li quali sono sì ingannevile, che non è nullo che de loro se possa guardare...

[6] Microzibaldone pis., XIII/XIV, 4, pag. 198.4: iscaltrito e ingannevile come la volpe...

[7] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 178.17: Quelli naturalmente ch'avrae il collo corto fia naturalmente ratto a parlare e di chalda natura, frodolente e inghanevole...

[8] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 329.18: fate che la porta non sia aperta a lo 'ngannevole omo.

[9] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 7, cap. 40, vol. 2, pag. 211.10: e a noi che conviene fare? se non lasciare andare l'ira e le speranze, le quali sono ingannevoli consiglieri...

[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 128.17: O quante volte diede vani basci alla ingannevole fonte! O quante volte tuffoe le braccia nelle mezze acque per abbracciare lo veduto collo, e non si prese in quelle!

[11] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 446.30: Onde perisca quelli che prima trovò [i balli, chè] e giovani infra le donne, giovani e piccioli, che non conoscono e balli e li diletti, vi corrono, che sono cose manifeste di spessa vergogna, per le quali molte caste e buone donne alle ingannevoli infestazioni degli uomini malamente sono corse.

[12] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 13, pag. 25.2: E com' egli fu giunto nel mezzo del popolo, con dolorosa voce e con ingannevoli parole, e con lagrime fittive incominciò a dire...

[13] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 23, pag. 739.19: 26 Egli, benché mutasse abito, coperti sotto ingannevole viso li rozzi costumi...

[14] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 50, vol. 3, pag. 108.19: montati per la fallace e ingannevole felicità mondana in poco tempo in sì alto soglio...

[15] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 60.3: O amadore, non credere a la lucerna troppo ingannevile, ché a cconoscer belleza nuoceno la notte e 'l vino.

[16] Scienza fisiognomia, XIV pm. (tosc.), pag. 10.11: Cului veramente lo quale arà lo collo corto fi naturalmente racto a parlare, et di calda natura, fraudulente, scaltrito et ingannevile.

[17] Arte Am. Ovid. (D), a. 1388 (ven.), L. I, pag. 486.22: Qua non creder troppo a la lucerna engannevele, e la notte e lo vin nose al çudisio dela forma.

[18] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 9, 61-63, pag. 259.34: e li serpenti, di che sono cinte e che ànno alli capelli, sono li modi fraudolenti et ingannevoli del nuocere e le spezie de' detti peccati.

[19] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 215.22: Ma sì como homeni verasij e averti e no inganivili né cuverti de malicia, portamo in bocha parola de sempia veritae...

1.1 [Med.] [Detto di una piaga purulenta non prodotta da una causa esterna (come un'ustione), ma da processi interni al corpo, o più prob. detto di un'ulcerazione non visibile, interna].

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 38, pag. 52.18: Qua(n)do le foie è fresche e cocte in lo vin, asalda le ulceration grande e cura le ulceration inganevole e asalda le ulceration che è fate per scotaùra.

[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 40, pag. 56.11: E quando la se mexea cum una mexina che ven chiamà faxaro cum el miele e fasene a muo' de unguento, purga le ulceration inganevole e asaldale.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 70, pag. 76.15: E çoa a le pustole che ven chiamà bothor e a la rogna e a le ulceratiom inganevole.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 87, pag. 92.13: E quando la se seccha, cura le apostemation calde, inganevole e putride.

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 129, pag. 136.13: E strençe le çençive sangonente, çoa a le ulceratiom inganevole che ven in lo corpo e a la erisipilla...

[6] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 149, pag. 154.27: çoa a le apostematiom, remete e remuove el fluxo del sangue e mundifica le ulceratiom inganevole.