0.1 egano, engan, engani, enganne, enganni, enganno, engannu, engano, engàno, 'gnanno, inchano, ingando, ingani, ingann, inganne, inganni, inganno, ingannu, inganny, ingano, inghanni, inghanno, inghano, 'nganni, 'nganno, 'ngano, 'nghanno.
0.2 Da ingannare.
0.3 Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Lett. lucch., 1298 (2); Stat. sen., 1298; Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.); Doc. sang., 1317; Stat. pis., 1318-21; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.).
In testi sett.: Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.); Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q.; Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1281/84; Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Stat. vicent., 1348; Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Stat. ver., 1371; Stat. bellun., 1385.
In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Destr. de Troya, XIV (napol.);Stat. castell., XIV sm.
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Stat. catan., c. 1344.
0.6 N Att. in un doc. lat. pis. del 1098/1106 («cum falsis precibus et cum inganno»): cfr. GDT, p. 358.
0.7 1 Ciò che viene approntato da qno al fine di indurre in errore qno, trabocchetto. 1.1 Locuz. avv. A inganno, a inganni: con la frode, falsamente. 1.2 Volontaria infrazione della lealtà pattuita, tradimento, frode. 2 Errore gnoseologico (percettivo o cognitivo). 2.1 Errore morale, peccato. 3 Meton. Danno pecuniario prodotto da una condotta ingannevole, truffaldina.
0.8 Sara Natale 01.05.2018.
1 Ciò che viene approntato da qno al fine di indurre in errore qno, trabocchetto.
[1] Uguccione da Lodi, Libro, XIII in. (crem.), 183, pag. 606: l'aver ch'à guadagnadho con dol e con tormento, / con bausï' et engani e con grand tradimento...
[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 434, pag. 541: Altresì fai le femene dì e note tutavia, / qe tutora s' empensa engano e triçaria, / ençegno e travolte per covrir soa folia: / quand l' omo l' acausona, ben à presta bausia.
[3] Ruggieri Apugliese, Lauda, XIII m. (sen.), 17, pag. 15, col. 1: E dunque, tapini misari, che faciemo / di questo inghanno, ché perdono non aremo?
[4] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 191.3: «Io dirò la somma, come Elena fue rapita per solo inganno e come Troia per solo inganno fue presa et abattuta».
[5] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 4, cap. 3, pag. 114.11: sono istati ingannati molte volte, ed ànno trovato molto ispesso ne le parole delli uomini menzogna ed inganno, e perciò credono malagevolmente.
[6] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 5, pag. 13.6: e però vuol che ne faccia micidî e tradimenti e forze e ingiurie e furti e rapine e frodi e inganni, e faccia ogni sozzo peccato per moneta.
[7] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 72, pag. 135.23: E ella sì disse che pPalamides l'avea tolta alo ree Marco per inganno...
[8] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 57.25: Onde la donna ebbe paura ch' ella non lo ridiciesse, e pensò malizia e inganno verso la gazza...
[9] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 171, pag. 330: Or quisti so' li exerciti ke sempre se combacte / nu lor peregrinaiu. / L'unu è de Babillonia: per lu engannu e per l'arte / fay spissu gran dampnaiu, / ché homo né demonia né vitia de ria parte / ly pò stare in visaiu.
[10] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 5, pag. 21.4: l'altro si è quando gli di' parole d'inganno e non gli parli fedelmente...
[11] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 27, pag. 436.5: E sì come dice lo Filosofo nel sesto dell'Etica, «impossibile è essere savio chi non è buono», e però non è da dire savio uomo chi con sottratti e con inganni procede, ma è da chiamare astuto...
[12] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 321.5: Perciò che Sansone, sì come sa tutta gente, della sua forteçça, perciò che non seppe celare le sue credençe a la femmina, sì si truova scritto che fu preso da suo' nimici per lo 'nganno delle parole delle femmine...
[13] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.402, pag. 141: Apresso zo que[sto] tirano, / precazaor de ognuncana dano / con ingano e con losengue, / como fan marvaxe lengue...
[14] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 14, pag. 92.34: Li peregrini canoscero mantinente li vestimenti loro, e vergognosamente receppero li loro vestimenti, per ciò che cum faucìa e cum inganno erano venuti ad ademandare autri vestimenti.
[15] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 10, cap. 4. par. 11, pag. 295.14: Dio singniore misericordioso disse a uno angielo: «Pietà ci viene dello 'nganno che 'l Serpente à fatto alla cotal romita...
[16] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 53, vol. 1, pag. 92.18: Al di dietro gli assalì per inganno e per tradigione, cosa che i Romani non erano mica usati di fare.
[17] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 23, 142-148, pag. 571, col. 1.2: notorio è che 'l dimonio è pieno de mendazio e di bosíe e d'inganni, imperzò che è contrario de Dio, ch'è summa veritade...
[18] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 7, pag. 66v.5: Ne' communi inganni ci si manifestano due chose: cioè poco amore di colui che inganna: e damno di colui che è ingannato.
[19] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 75.18: Ma poi ch'ella vide le ninfe andare ugualemente con lei, sentio che non v' erano inganni, e venne alla dea di costoro.
[20] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 446.26: onde gli animi delle femmine di legieri movendosi per le cieche lusinghe e per abondanzia d' inganni...
[21] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 12, pag. 636.9: Sia cauta e timorosa, che non ricevi illusioni, né inganni per via di fantasia, né di veruna dolcezza sensuale...
[22] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 11, proemio, pag. 195.7: alla IJ parte si è da sapere, che ciascuna ingiuria si intenta o con forza, o con inganno...
[23] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 8, ott. 18.7, pag. 221: O vero lume, o lucidi sereni, / pe' quai s'allegran le terreni menti, / togliete via colei nelli cui seni / bugie e 'nganni e tradimenti sono...
[24] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 4, pag. 508.14: Questa fu la forza d' Africa con inganni et aguati e fallacia composta et ordinata...
[25] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 28, pag. 70.22: E Moise, udendo questo, disse; pregote Signor mio che riposi l'ira tua, acciocchè quelli d'Egitto non dicano; a ingegno ed a inganno li cavò d'Egitto...
[26] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 13, pag. 24.28: Credetemi, credetemi, Troiani, questo cavallo non è sanza inganno...
[27] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 38, pag. 416.13: Similemente s' imagina che ogni parola sia doppia e piena d' inganno...
[28] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 6, pag. 28.12: Et perçò, s'el ve par bon e avrir questi ingani chi stan in gran berluso et mostrà'-ghe gl'intraglie e le menusie de la vita mondanna, e raspar e furbir via l'inmagin e la pengiura chi fa parir bella la meretrixe bruta... || Cfr. Nem. Laedi, 6.2: «Et ideo, si videtur, aperiamus etiam ipsi interiores eorum causas».
[29] Stat. catan., c. 1344, cap. 6, pag. 35.8: Et lu priolu haia cura di adunarisi cui, forsi per ingannu dyabolicu, si astinissi di tantu sacramentu...
[30] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 41, pag. 300.24: Lo ragnolo sì ène uno picciolino vermicello lo quale con sue reti et enganni si pigla le mosche et le çançale...
[31] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 81.12: E in questa sospezione e' conti di Sancta Fiore per paura di pegio s'acordoro co' Sanesi, e davano censo come racomandati, e feceno charta a' Sanesi di tutte le terre, che loro avevano prese, la confermavano bene e lealmente e senza inghanno.
[32] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1051, pag. 243: Et poi se desfidaro ipso con conte Lanno; / Mandarose lo guanto per insemora justranno, / Traditore chiamandose l'uno et l'altro parlanno. / Lo re no llo consentìo per dubito de inganno.
[33] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 71, pag. 576.3: ricevuto Egitto e Cilicia e andato in Libia al tempio di Giove Amone e ingegnatosi con inganni di farsi reputare figliuolo del detto Giove...
[34] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 130.10, pag. 197: Quinci in eterno i tuoi seran signori, / Di qui puniti i falsi occulti inganni / Contra te fatti e spersi i truffatori.
[35] Stat. castell., XIV sm., pag. 147.14: E a cciò che noi simo secullari, volemo e comandamo che s' elli adevenisse, la qual cosa vollia Dio che non sia, che 'l nemico, p(er) sue false sugestioni ed enganni, fesse venire enfra veruno dei conpanni avere ensiemi parole engiuriose overo fatti...
- Atto dell'ingannare.
[36] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 29, pag. 53.10: Ingannare è inganno per frode commesso.
- Frode (vizio personificato).
[37] Trattato di virtù morali, XIII/XIV (tosc.), cap. 24, pag. 63.26: Fellonia è dipartita in due cose, in Fortezza et in Inganno. Ma neuno uomo non dee aver questi due vizii, perchè Inganno si pertiene a volpe e Fortezza a leone. Di chesti due de' essere più odiato l' Inganno...
1.1 Locuz. avv. A inganno, a inganni: con la frode, falsamente.
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. I, cap. 2, pag. 51.22: [77] Costri(n)gere si dee la lingua ke no(n) parli ad inga(n)no, p(er)ciò sì come disse (Iesu) fil(ius) Syrac: «Chi parla ad inga(n)no è da i(n)nodiare et [d']ongne cosa farà frode, p(er)ciò ke no(n) li è data da D(omi)nedio gratia».
[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 714, pag. 280: [L'] imperaor responde e dis a Katerina: / «Tu me parli ad engano, ço m' è viso, fantina...
[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 17.15, vol. 3, pag. 229: A la cosa non dare / laude magior che pare / a te che le covegna; / tua lingua si ritegna / di giurar ad inganni, / ché pur te solo inganni / e Dio l'à per cotale / chente lo intende e quale / colui a chi tu giuri / over che ti speriuri.
[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 19.56, vol. 1, pag. 319: Se' tu sì tosto di quell' aver sazio / per lo qual non temesti tòrre a 'nganno / la bella donna, e poi di farne strazio?».
[5] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 2, rubricario, vol. 1, pag. 226.41: e come ad inganni ne furo sconfitti e morti CCCVI da' Veienti loro nimici.
[6] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 11, pag. 81.22: Or questo dico, perciocchè molti a inganno si confessano, sicchè la loro confessione è piegata, e falsa.
[7] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 4, vol. 2, pag. 164.27: Ancora mostrò la sua sapienza nelle savie risposte, che fece al nimico, quando lo tentò, e alli altri uomini, che lo dimandavano, e facevanogli le questioni ad inganno, e tentandolo...
[8] Cavalca, Rime (ed. Simoneschi), a. 1342 (pis.), 9.5, pag. 30: Portan le 'nsegne di Cristo ad inganno, / e son molto viepeggio che pagani...
[9] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 6, pag. 217.34: L'una fia, di che non poco vi dee calere, che il vostro onore e la vostra buona fama fia guasta, per ciò che, come che voi diciate che io qui a inganno v'abbia fatta venire, io dirò che non sia vero, anzi vi ci abbia fatta venire per denari e per doni che io v'abbia promessi...
[10] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 2, prol., vol. 1, pag. 70.20: Id est: Intandu foru cungregati li princhipi di li sacerdoti et li anciani di lu populu in la sala di lu princhipi di li sacerdoti, lu quali era clamatu Cayphas, et fichiru cunsiglu di prindiri Iesu ad ingannu et auchidirilu...
[11] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 27, pag. 472.23: E chosì promisse e servitolo sette anni lo inghannò e diegli per moglie la sorella e missela nel letto co llui la sera a inghanni.
[12] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 61, terz. 59, vol. 3, pag. 183: Castruccio fece cavalcare a 'nganno / d' intorno a Prato per quel, ch'io ne creda, / per liberare Altopascio d' affanno...
[13] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 39, pag. 28.20: Ma io credo nulla n'abbia punto, ançi le serve tucte a 'nganno.
- [Prov.].
[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 254.27: lo proverbio se trova scripto in contrario lo quale dice cha chi iura ad inganno, ad inganno se speriura.
1.2 Volontaria infrazione della lealtà pattuita, tradimento, frode.
[1] Doc. sang., 1317, pag. 91.2: li Ançiani non ci volean dare (con)siglio, e a lloro ci lamentamo dolendoci de la kavalcata (con)tra Dio e ragione fatta, dello straço de' p(re)gioni, del nostro e dello 'nganno e sleeltà ch(e) trovavamo, e della 'niuria ch(e) ne parea ricevere.
[2] Bind. d. Scelto (ed. Gorra), a. 1322 (sen.), cap. 431, pag. 440.4: Sì le dite ch' ella sia ogiumai sicura ch' io sarò suo leal fedele senza neuno inganno: sì le prometto sopra mia fè e sopra mia legge.
[3] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 20, 70-78, pag. 408, col. 2.7: Lo quale Carlo venne in Ytalia per contrastare ai fidi de l'imperio, e venne cum tradimenti et inganni...
[4] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Oenone, prol., pag. 42.9: E quando Oenone il seppe, gli scrisse questa lettera adirata; e per ciò non lo salutò, ma lamentossi dello inganno e della rotta fede.
[5] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 116, pag. 23: in ciascun regna turbo de nequitia, / de dolo, de fraude e d'ingani, / chi ligati li ten in la maliza.
[6] Stat. vicent., 1348, pag. 13.12: Io Gastaldo zuro a li sancti evangelii de Idio con bona fede e senza inganno fare...
[7] Stat. venez., 1366, cap. 23, pag. 22.14: Ancora, se alguno servidore de questo officio trovado serà in alguno inganno o fallo, ingannando la raxon del Comun o contaminando l'officio, quello caccerò de l'officio...
[8] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 275.14: E dolendosi gli ambasciadori nostri di tanto inganno e tradimento, diceano che poteano fare de' loro cittadini quello voleano...
[9] Andrea Cappellano volg., a. 1372 (fior.), L. 2, pag. 299.12: Adunque, si guardi la femmina dalli inganni dello amadore falso...
[10] Stat. bellun., 1385, pag. 47.22: Item. Che çascadun citadino e non [[...]] si sea tegnù e dibia de dever manifestar e palecitar quei e quelle al savio homo misser Piero da le Chaxelle, vicario del nostro segnor en la cità de Belun, çença alguna deminucion, detracion, o engàno en pena de perder ii dicti bien...
[11] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 32., pag. 274.3: A le quale lectere credette Clitemestra e secretamente rendette humile gratie ad Oecte e tacitame<n>te si reservao nello suo animo como epsa salvamente se potesse defendere dalli inganni dello suo marito, lo re Agamenone.
1.2.1 Alterazione di qsa con la frode, adulterazione.
[1] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 65, pag. 295.15: Acciò che frodi nè inganni non si possano fare infra li uomini dell'Arte de la Lana, e anco volere cessare brighe e scandali che potrebbero avvenire per li vantaggi che l'uno lanaiuolo vuole pilliare dall'altro...
[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 506, vol. 1, pag. 319.9: Anco, statuto et ordinato è, acciò che le malitie et l'inganni e' quali da chinci indietro commettere si solevano per alcuni...
[3] Stat. fior., 1317, pag. 123.4: insino a tanto che i detti camarlinghi e sindachi, o alcuno di loro, ricevessono qualche inganno o frodo o malitia, overo alcuna negligentia, per la quale avessono misfacto ne loro offitio.
[4] Stat. fior., c. 1324, cap. 53, pag. 79.20: Ordinando ancora che se alcuno da quinci innanzi, baratteria, inganno overo falsitade commettesse negli ofici della Camera...
[5] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 1, pag. 181.19: Con ciò sia cosa che, avendovene quatro così buoni homini in dello facto d' argentiera, non si poterà ligiermente commectere alcuno dapno o inganno o vicio...
[6] Reg. milizie, 1337 (fior.>lucch.), pag. 527.18: Item, che se alcuno soldato del Commune di Firenze, chosì cavalieri chome pedone, da qui inanti commectesse contra il Comune predetto, o ver in danno del decto Comune, alcuno tradimento, baractaria o vero inganno o dolo, possa et debbia essere condempnato et punito...
[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 171, par. 15, vol. 2, pag. 254.28: Ma se alcuno fuor de le guarde de la grascia gire vorrà ad essa guarda de grascia fare, [[...]] facciase scrivere e giure enn essa guarda fraude non commectere, né enganno...
[8] Stat. sen., 1343 (2), L. 1, pag. 99.14: Eleggano e' consoli del mese di giennaio due mercatanti di panni francieschi et quatro d'altri panni de' sottoposti a la Mercantia et tre sartori uno per terzo, e' quali facciano provisioni contra e' mercatanti et contra' sartori, a resistare a' maletie et l'inganni che fanno e' sartori che vanno per le bottighe de' ritaglieri en danno di coloro che vendono et comprano...
[9] Gl Stat. ver., 1371, pag. 336.30: Ancora statuemo e ordenemo che [[...]] sia el dito o(r)zaoro en tal modo fato che la dita mexura per maliçia alguna o engano osia froo no possa fir menuya o scu(r)tà né detrata over breviaa...
2 Errore gnoseologico (percettivo o cognitivo).
[1] Disticha Catonis venez. (ed. Mascherpa), XIII t.q., L. 3, dist. 4, pag. 21.8: La semplicità, Conponù engano De parlar, È nomenança de verità.
[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 3, pag. 195.5: E già avemo trovato detto e posto per savi miracolose cose d'operazioni de spiriti, e de cose che vano invisibili; e noi medesmi n'avemo già udite e vidute senza enganno molte operazioni da maravilliare.
[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 9, pag. 18.4: nella gloria e nella rinomea di Dio non cape falsità, si come in quella del mondo. Ché Dio conosce e pensieri e i vizi e le vertù delli uomini senza nullo inganno, ma 'l popolo non conosce se non l'opere apparenti.
[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 47, pag. 243.20: Altressì se aguti fossero fitti nella ruota, e volgesse bene, parrebber non aguti, ma uno cerchio, però che l'occhio è ingannato ne le cose che ssi muovono. Ancora questo inganno viene non solamente da le cose moventi, ma può venire da te medesimo, quando ti muovi tu, non movendosi le cose...
[5] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 343.13: E questo è l' errore e lo 'nganno di questi sognatori vani e prosontuosi interpetri, che si mettono a volere interpetrare secondo la scienzia e l' arte loro...
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De peccatore cum Virgine, 66, pag. 50: «Oi glorïosa Vergene [[...]] Ben so k'eo ho falao per mia iniquitá. / A ti, Vergen dulcissima, me rend e me regiamo. / S'eo sont mintro mo stao e falz e plen d'ingano, / De tug li mei peccai mo sont pentio e gramo.
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 4, cap. 1, pag. 110.13: ellino non credono che l'altra gente sia malvagia, anzi credono, la maggior parte dei giovani, che tutti gli uomini sieno buoni: e quest'è perciò che non ànno provate le genti, sì li giudicano tutti buoni. E pensano a loro medesimi, ché secondo ch'ellino sono buoni e senza inganno, credono che sia ogn'uomo.
[3] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 225, pag. 109: questo è segno de luxuria he de mortale grameza, / de grande fallo e ingano he de grande reeza / tenisse beata e casta he poy no se trovà in questa...
[4] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 70, pag. 344.21: Questo è amore falso più che alcìmmia; ché quelli che fa l'alcìmmia non è in tutto falso, e ancora, perché mi dea un fiorino falso e ingannimi, fàlmi una volta, ma e' nol mi farebbe più, e poco inganno mi può fare per una volta o per due, ma qui è il grande inganno, a dare l'anima per uno coltellino.
[5] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 218, pag. 17: La zente de Pilato plen d'ingano / li pili de la barba li tirava / per complazer a quel popolo vano.
[6] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 44, col. 1.43: Conciossiacosachè fra il raggio dentro, avvegnachè non sia in perfetta plenitudine apertamente manifesti lo 'nganno della carne e del mondo e la loro sozzura...
[7] Via della salute, a. 1375 (fior.), pag. 263.5: Lievati dunque, e vigorosamente ti da' a fare ogni penitenzia che puoi convenevolmente, guardandoti sempre dallo 'nganno della carne malvagia, la quale continuo c' impugna di ritrarci da ogni virtude e bene.
[8] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 51, pag. 97.12: E poniamo che di sopra, contiandoti lo 'nganno e ciechitá dell' uomo e come in questa vita gustano l' arra dell' inferno, sí come martiri del dimonio...
2.1.1 Illusione nociva generata dal sentimento amoroso.
[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 2.23, pag. 454: ed eo, che son di tale amor sorpriso, / tegnom' a grave miso / e non so che natura dé compire, / se non ch'audit' ho dire / che 'n quello amare è periglioso inganno / che l'omo a far diletta e porta danno.
[2] Pucciandone Martelli (ed. Panvini), XIII sm. (pis.), 3.43, pag. 353: Amor, [[...]] altrui non agio cui mi richiamare, / se non te, che scampar[e] / mi puoi d'esta molesta / e darmi gioia e festa / di tutto lo meo danno; / ché certo grande inganno / m'à[i]' dimostrat'e fatto...
[3] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 11.13, pag. 504: là 'nd' eo ricevo inganno, / ché dentro da lo cor mi pass' Amanza, / che se ne porta tutta mia possanza.
- Amorosi inganni.
[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 10, pag. 391.23: il che farete lasciando il cattivo uomo con la mala ventura stare con la sua disonestà, e liete riderete degli amorosi inganni della sua donna, compassione avendo all'altrui sciagure dove bisogna.
[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 298.5, pag. 372: Quand'io mi volgo indietro a mirar gli anni / ch'ànno fuggendo i miei penseri sparsi, / et spento 'l foco ove agghiacciando io arsi, / et finito il riposo pien d'affanni, / rotta la fe' degli amorosi inganni...
[6] Poes. music., XIV (tosc., ven.), Appendice, ball.11.11, pag. 347: Oimè, potrò io tanto, / che sostegna li affanni / de l'amorosi inganni, / che novamente me dona martire?
3 Meton. Danno pecuniario prodotto da una condotta ingannevole, truffaldina.
[1] Doc. venez., 1281/84, pag. 54.21: Ancor, è andado (con)tra la segurtade che ello fé a li P(ro)coratori (com)miss(ari) de meo pare, e p(er)çò è caçudo de livre V d'auro, la qual pena ello no vol pagar, unde eo porto grand' engano che ello no(n) obss(er)va se no quello che ello volle.
[2] Lett. lucch., 1298 (2), pag. 81.8: vedretelo sed è chosì chome quello che voi faceste u se v'àe piue u meno, (e) ma(n)datecello a dire più tosto che voi potete, sì che noi siamo aviçati i(n) quello che avemo a ffare, sì che voi né noi no(n) ci potessemo ricevere alchuno i(n)gha(n)no, (e) se dima(n)dato ci fusse, che noi siamo aviçati i(n) quello che avemo a ffare, che ancho Iachopo ci potré avere damagio.
[3] Stat. pis., 1318-21, cap. 68, pag. 1130.8: Ancho, conciosiacosa che li mercatanti e li bottegari di questa terra riceveno grande inganno dello zaffarano che ci si recha di Catalongnia; ordiniamo che due homini si chiamino per li signori consuli e loro consiglio che tucto lo zaffarano che ci si vendrae si debbia provedere per li dicti due homini; e quello che si troverrae buono, si venda per buono, et sia ferma la vendita...
[4] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 36, pag. 56.17: salvo che per le predicte cose ordinate de sopra non prejudichi alle ragione della decta ecclesia, unde la suprascripta ecclesia nè la sua opera potesse ricevere o ricevesse alcuno inganno o danno contra ragione.
[u.r. 03.08.2022; doc. parzialm. aggiorn.]