MENAZIONE s.f.

0.1 menagione, menagone, menasgione, menatione.

0.2 Da menare.

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Movimento ripetuto per produrre attrito, sfregamento. 2 [Med.] Movimento e emissione di umori intestinali, diarrea.

0.8 Sara Natale 17.01.2018.

1 Movimento ripetuto per produrre attrito, sfregamento.

[1] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 63, pag. 180.10: Ite(m) ad idem: se lle d(ic)te glandole none admenoisse p(er) lla menat(i)o(n)e delli setone, le d(ic)te glandole se sterpe ad m(od)o dellu v(er)me da la radicina et la plaga se cure como quella dellu v(er)me, como i(n) lo capitulo dellu verme sulverà.

2 [Med.] Movimento e emissione di umori intestinali, diarrea.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 102.21: E s'elli aviene menagione di sanghue che le 'ntestine sieno iscortichate per la medicina ch'è troppo forte overo per li omori che sono troppo aghuti [[...]] sì bea brodetto di ghallina...

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 158.21: che -l sugho di queste more vagliono al dolore e ale doglie che avenghono di chaldi omori, e vagliono a chi àe menagione di chollera e di chaldi omori; sì ristringhono la detta menagione.

[3] Virtù del ramerino (ed. Bénéteau), 1310 (fior.), pag. 250.21: Se avessi menagione disordinatamente per solluzione, faccia bollire i fiori de· ramerino con forte acieto, poi li lega in sul corpo delo 'nfermo e ristrigneràe.

[4] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 58.15: Chapitolo XXIJ. - Di chi avese menagone. - Se avessi menagione disordinatamente per suluçione, facia bolire i fiori de' ramerino chon forte aceto, e poi li legha in sul chorpo de lo infermo; e ristringnierà.