UCCELLARE v.

0.1 ocellare, ocellato, osellare, oxelando, oxelar, oxelare, oxellando, oxellare, ucccellano, uccella, uccellando, uccellano, uccellar, uccellare, uccellarlo, uccellasse, uccellate, uccellati, uccellato, uccellava, uccellavam, uccelli, uccello, uccellò, uccellono, uccellorono, ucciellare, ucelante, ucelare, ucellaldo, ucellalo, ucellando, ucellano, ucellaranno, ucellare, ucellari, ucellasse, ucellassi, ucellino, uciella, uciellare, ucilare, ucillare, usielar.

0.2 Da uccello.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Doc. prat., 1305; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>; Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.); Stat. mant., 1371.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.7 1 [Caccia] Catturare uccelli mediante l'uso di vari artifici. 1.1 Sost. 2 [Falc.] [Rif. agli animali rapaci:] cacciare altri volatili, predare uccelli, per istinto naturale o condizionato dall'addestramento umano. 3 [Falc.] Addestrare un rapace alla caccia di altri volatili. 4 Fig. Ingannare qno a proprio vantaggio, raggirare. 5 Fig. Deridere con crudeltà, schernire. 6 Fig. Procacciarsi un amante in modo fraudolento, sedurre con artifici. 7 Fig. Appropriarsi in modo indebito di beni altrui, lo stesso che involare.

0.8 Sara Natale 25.01.2019.

1 [Caccia] Catturare uccelli mediante l'uso di vari artifici.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 4 bis, pag. 199.30: e trovavalise caciare e ucilare e pescare mirabilemente in ogne atto che se pò pensare.

[2] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 168.5, pag. 231: Provasi per esempro d'ucellare, / o d'altra cosa molto disiata, / che fa lo core tanto confortare, / che disiando compie la giornata.

[3] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 9, pag. 97.3: E sappiate che astori e falconi e sparvieri ed altri uccelli di preda, che l'uomo tiene per diletto d'uccellare, sono molto fieri ai loro figliuoli...

[4] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 60, pag. 107.8: E a ttanto sì fae trarre T. tutti li cavalieri di Cornovaglia del castello di Proro, e ssono sengnori d'andare e d'ucciellare e di cacciare a lloro senno per l'isola.

[5] Doc. prat., 1305, pag. 460.30: malo mo(do) uccella(n)do collo aiolo e pilliando colonbi...

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 31, pag. 204.21: sì che l'omo puote pigliare dimolti dilecti ove non è peccato, sì come cacciare, uccellare et simiglianti cose.

[7] Folgóre, Mesi, c. 1309 (sang.), 11.3, pag. 416: traetevi buon tempo e uccellate / come vi piace, a piede ed a cavallo.

[8] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 2, pag. 9.11: Sempre quando un vuole andare ad uccellare, de' guardare se 'l falcone è di buona volontà, cioè se leva le penne, e mena l' ale, mostrando volontà di pigliare...

[9] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 85, vol. 2, pag. 268.25: tutti li ucellatori e' quali sono usati ucellare a li colombi...

[10] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 26, pag. 205.16: La sua vita non era in sonare, nè in uccellare, nè in sollazzi...

[11] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 225.10: Li uccellatori conoscono le siepi da uccellare...

[12] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. 100, pag. 45.14: Anco statuto e ordinato si è, che non sia alcuna persona che debbia ucellare a starni co niuno artificio se none con esparviere overo con estarne.

[13] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 29, 1-12, pag. 607, col. 1.16: andavano per li boschi e per li pradi e per li campi caçando e oxelando...

[14] Ell Dio d'amore, 1310/30 (venez.), 25, pag. 113: Della rivera venia oxellando / con legreça e balldança façando...

[15] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 37, pag. 40.20: lo re andò a cacciare e uccellare in quelle parti dond'e' doveano venire...

[16] De amicitia volg., red. B, a. 1330 (fior.), cap. 28, pag. 81.31: Imperciò che l'amistade de' giovani, aquistata per spessa usanza di conversare insieme, o di cacciare, o d'uccellare, o di solazare, non si dee riputare ferma...

[17] Cavalca, Specchio di croce, a. 1333 (pis.), cap. 25, pag. 111.21: e tu lasci il divino uffizio, e monti a cavallo, e vai ad uccellare.

[18] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 3, ott. 91.1, pag. 107: Ne' tempi delle triegue egli uccellava, / falcon, gerfalchi ed aquile tenendo...

[19] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 220, par. 3, vol. 2, pag. 295.32: volemo ke non sia licito ad alcuna persona ucelare a palombe overo colombe con pagelle...

[20] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 108, vol. 2, pag. 657.2: passò di questa vita nella città di Napoli d'infermità di febbre presa a uccellare nel Gualdo...

[21] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 53.7: l'ucellator sa bene lo luogo da uccellare, e quei c'ha li ami sa in qual acque nuotano molti pesci.

[22] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 75.13: uno idolatrio andando uccellando coll'arco, avendo saettato dietro a uno paone...

[23] Stat. mant., 1371, pag. 10.18: o presume per alcun modo oxelare o far oxelar a altri con diti brachi...

- [In contesto fig.].

[24] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 4, pag. 361.10: e poi con lei lungamente in pace e in consolazione uccellò agli usignuoli e di dì e di notte quanto gli piacque.

1.1 Sost.

[22] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 10, cap. 12, pag. 241.15: E agual s'apparecchia l'uccellare a coccoveggia...

2 [Falc.] [Rif. agli animali rapaci:] cacciare altri volatili, predare uccelli, per istinto naturale o condizionato dall'addestramento umano.

[1] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 17, pag. 85.28: e sempre sta col capo e chon piei in terra, e la coda nell' acqua, se non quando vuole pasciare o uciellare, per avere preda.

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 31, pag. 291.24: Et costui ène prode infra tutti li altri astori; et costui vola molto tosto ed ène disideroso di mangiare, ed ène molto leggiero in ucellare.

- Sost.

[3] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 52.11, pag. 143: Isparvero mio, ch'io t'avea nodrito, / sonaglio d'oro ti facea portare / perché dell'uc[c]ellar fosse più ardito...

3 [Falc.] Addestrare un rapace alla caccia di altri volatili.

[1] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 5, pag. 23.13: Falco bianco bono èe, e procedette e venne da lo falcone bianco. Quando èe soro, non lo volere ucellare, imperò che quasi nulla vagliono...

4 Fig. Ingannare qno a proprio vantaggio, raggirare.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 5, pag. 207.9: - Credonsi molti, molto sappiendo, che altri non sappi nulla, li quali spesse volte, mentre altrui si credono uccellare, dopo il fatto sé da altrui essere stati uccellati conoscono...

5 Fig. Deridere con crudeltà, schernire.

[1] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 13, pag. 101.1: i poveri son poveri non solamente di danari, ma di mangiare, di bere, di vestire e di calzare, vanno male in arnesi, sono spregiati, ischerniti e uccellati...

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 35, terz. 64, vol. 2, pag. 128: e fu la sera di Calen di Maggio, / uccellando l' un l' altro, e la baruffa / si cominciò coll'arme, e coll' oltraggio...

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 84, pag. 191.19: - Dunque m' hai tu vituperato e anco m' uccelli? -

6 Fig. Procacciarsi un amante in modo fraudolento, sedurre con artifici.

[1] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 431-40, pag. 119.1: Ma sì come colei che di variar cibi spesso si diletta, non molto dopo, sazia, a prender nuova cacciagion si ritorna; e per averne ella due o tre tuttavia presti, non si rimane ella per ciò d' uccellare.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IX, 5, pag. 607.26: Ella, che avveduta s'era del guatar di costui, per uccellarlo, alcuna volta guardava lui, alcun sospiretto gittando...

7 Fig. Appropriarsi in modo indebito di beni altrui, lo stesso che involare.

[1] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 38.9, pag. 24: Chi 'l so non ama e l'altruy pronto uciella, / perde quel ch'à e men sazio s'apella.