LORDURA s.f.

0.1 lordura, lordure, lurdura.

0.2 Da lordo.

0.3 Stat. sen., 1298: 1.2.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1298; Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.).

In testi sett.: Lucidario ver., XIV; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.).

In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).

0.7 1 Insieme di cose lorde che si deposita sul corpo, sugli abiti o sugli oggetti. 1.1 Sostanza liquida o vischiosa che costituisce sporcizia o imbratta; liquame melmoso. 1.2 Impurità; sostanza di scarto. 2 Fig. Macchia morale o spirituale, corruzione; caratteristica o condizione di una persona o di una cosa riprovevole. 2.1 Fig. Espressione verbale sconcia e turpe, ingiuria.

0.8 Federico Baricci 20.01.2018.

1 Insieme di cose lorde che si deposita sul corpo, sugli abiti o sugli oggetti.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 37, pag. 197.13: Or tu diresti: 'Perché lavava così spesso questo letto?' L'una ragione si è acciò che nulla macula o lordura ci potesse in alcun modo perseverare o mettere barba.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, cap. 3, pag. 127.22: E conviene, per la malatia ischiffare, ciasquno giorno nettare li orechi di lordura, e prendere guardia che aqua o altra ordura non vi possa entrare nè chadere...

[3] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 69.4: Piacciano le net[t]eze e siano li corpi fuscati per lo campo e sia lo vestire convegnente e senza lordura...

[4] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 64, pag. 318.26: Lo sangue dela gallina nera grande, mescolato col suo grasso, ad ungere la faccia caccia via ongni lordura di macchie et letigine di volto.

[5] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 104, pag. 340.20: Incontanente, ch' io usci' della Città, e fu' libero del puzzo, e della lordura delle cucine, che corrompono, e avvelenano l'aere, i' mi senti' un poco migliorato.

[6] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la guardia..., pag. 571.20: Et omni iornu cun la strigla e cun lu pannellu furbi la lordura.

[7] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 393, pag. 397.20: e per ciò che questo fuoco sia ispento si battezzerà egli in acqua; e anche per l'acqua che lava e netta tutte lordure, e spegnie la sete, e rende all'uomo la sua biltade.

1.1 Sostanza liquida o vischiosa che costituisce sporcizia o imbratta; liquame melmoso.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 9.21, pag. 514: Da li iuderi fo preso e bbactuto, / e la faça Li fo plena de sputo / e dde lordura.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 43.11: Ma sopra tutte maniere d'acqua si è quella che novellamente è colta di piova, se ella è bene monda e messa in cisterna ben lavata nettamente, senza alcune lordure, per ciò che ella ha meno d'umidore che tutte le altre, ed è un poco istitica, ma non tanto che ella noccia allo stomaco, anzi il conforta.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 7, pag. 174.14: e che no sieno dimorati in istangni nè in fossi ov'elli abia lordura...

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 74, pag. 81.27: acciò che la aqua che dentro ne vae per lo conducto de la aqua de Bangiargia si possa avere et operare necta sensa alcuna lordura, per le persone de la suprascripta Villa di Chiesa.

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 18, pag. 330.14: Cioè che a quello pozzo, sì come a più basso luogo, si troncano li ponticelli, e raccoglievisi tutta lordura, che da' fossi viene, e prieme.

[6] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 18, pag. 93.17: e sì come di vili cose e vittuperevoli si condussero e vissero, così in questo stercho con puçça e con fastiggio e lordura si tormentano.

[7] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 16.6: Steccata vuol dire levato del tosone della lana pura le zacchere della lordura della berbiccie appiccata alla lana.

[8] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 86, pag. 345.4: quando ella [[scil. la volpe]] àne grande fame ella si lorda tutta quanta di fango molle overo d'alcuna altra lordura che ella trova, et poi se ne vae in uno campo ala campestra et gittasi in terra per morta...

[9] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), cap. 46, pag. 602.31: Lu quali mali aveni legiamenti pir mali humuri locu scursi pir caxuni di la predicta infirmitati; ma, plui legiamenti, pir troppu usanza di aqua e di spuza di sucu e lordura di stalla, l'acqua, e la spuza, e la terra dessiccata a li gambi comu nun divi, li quali cosi portanu lesiuni...

[10] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 2, pag. 283.29: contra al quale si levaron le grida di tutti, dicendogli le più vituperose parole e la maggior villania che mai a alcun ghiotton si dicesse, e oltre a questo per lo viso gittandogli chi una lordura e chi un'altra.

1.1.1 Materia o ammasso di materie ripugnanti, putride o in decomposizione.

[1] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 85.15: e che è l'uomo se non lordura, e vivanda di vermini? Egli è molto vile, e molto lordo in sua concezione, e un sacco di sterco in sua vita, vivanda di vermini in sua morte.

[2] Detto dei tre morti, XIV pm. (camp.), 37, pag. 410: Lu secundo mortu parlava et dixi ali cavalere: / «Eo tenïa sparvere, bracchi et livreri, / cavaleri con vallecte iostrante e gintile distrere; / non me valse la vit[a], ai quanto me fa mistere! / so tornatu lurdura, li vermi me so segnore...

[3] Jacopo Passavanti, Tratt. umiltà , c. 1355 (fior.), cap. 4, pag. 253.5: va e poni mente i sepolcri pieni di bruttura e di puzzolente lordura.

[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 93, col. 1.30: Et quando noi li davamo l'acqua elli la vomicava et diceva che v'era dentro lordura et fracidume, et quando noi lo dimandavamo che lordura vi fosse, diceva chi v'erano dentro budella di cane, cioè di cane et di gatte, et sì cci pregava che noi li portassimo altra acqua.

1.1.2 Umori o fluidi corporei.

[1] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 296, pag. 324.6: La lena escie della rischiaratura degli omori, che sopra lo cuore vengono, che fendono lo cuore per lo mezzo, e l'uomo chiude gli suoi occhi per dormire; e di quella lordura ch'è d'intorno a lui, escie una aire molta grieve per la sua bocca; e poi viene un altro aire puro e netto, che a lui va dirieto, e si lo iscarica di quella medesima lordura.

[2] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 16, pag. 33.13: e piglia questa polvere e metti sopra la pece, e lassavilla con tutta la pece tanto che tutta la lordura de la [testa] e lo male si purghi per ischiuma e per ispurgamento...

1.1.3 Impurità o sporcizia che si trova all'interno del corpo di un organismo vivente.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 7, pag. 175.30: E quelli ch'ànno assai ischaglie e assai grosse vagliono meglio che quelli che n'àno poche o veruna, perciò che lle schaglie sì è lordura che la natura del pescie chaccia fuori, onde la charne rimane più netta e più pura...

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 49, pag. 306.3: vae al mare, et gorgia di quella acqua molta insieme, et poi si mette lo suo becco nelo suo culo et cacciasi tutta l'acqua nelo suo corpo, et lavasi tutte sue budella di tutta lordura. Et dicono molti che Iprocas, lo buono medico, fece prima cristeri ad quello asemplo.

1.1.4 Sterco, escrementi.

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 4, cap. 2, pag. 62.9: E quando è dentro dal fiume non vede guari lume, e quando è in terra vede molto bene. E nel fondato verno non mangia, e non fa lordura, e quattro mesi dell'anno sta senza mangiare.

[2] ? Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 298, pag. 111.25: Lo 'mperadore, avendo in Sancasciano per la moltitudine della gente e per lo fango e lordura de' cavalli infermità di gente e di bestie, e sì che poco ancora avanzava suo onore, si partì, e andonne per andare a Pogibonizi...

1.2 Impurità; sostanza di scarto.

[1] Stat. sen., 1298, dist. 8, cap. 71, pag. 299.16: e secondo la quantità de la lana ch'avesse comprata, ela decta lana debbia scélliare d'ogne lordura a la sua bottiga di sè comparatore, tuttavolta essendovi el venditore o vero suo messo presente, se non rimanesse dal venditore, che se ne volesse fidare nel compratore. E la decta scelta sia facta infra octo dì, el venditore non sia tenuto di ricévare neuna lordura.

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 48.19: Quando l'acqua è cotta in un picciol vasello di rame, se ella non fa limo, nè rena in fondo, si è buona. Ancora se cuoce tosto li legumi, ed è lucente, senza nuvoli, e senza ogni altra lordura.

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 125.18: La quale moneta picciola si è di due maniere, cioè scempi e doppi, de' quali scempi com' escono della zecca n'entrano nel marchio di Maiolica soldi 23, denari 4, o menati per lordura che tengono, pure soldi 23, denari 2 a conto per marco, e soldi 23, denari 3.

2 Fig. Macchia morale o spirituale, corruzione; caratteristica o condizione di una persona o di una cosa riprovevole.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 29, vol. 3, pag. 327.17: Lo secondo officio è, che l'uomo non chieggia troppo preziose vivande, chè crapule e ebbrezze non sono senza lordura.

[2] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 40, pag. 61.17: e brigasi [[scil. lo dimonio]] pur como ello possa ingannare la gente, e altro non pensa né die né notte, e sempre va tutto lordo e involupato de li peccati e di lordura, e con questi suoi vitii sì va ingannando li homini del mondo...

[3] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 11, pag. 503.33: e bene è grande differenzia al ver dire entra 'l bianco e 'l nero, ché 'l bianco significa nettezza e 'l nero significa lordura e invidia per coloro che si dànno al mondo tanto che per lo peccato affendono...

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 11.60, vol. 1, pag. 183: onde nel cerchio secondo s'annida / ipocresia, lusinghe e chi affattura, / falsità, ladroneccio e simonia, / ruffian, baratti e simile lordura.

[5] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 3, cap. 72, vol. 1, pag. 347.17: «Noi appelliamo, dissero elli, gli Dii e gli uomini a testimonio, che questa è grande onta, e grande misfatto, e grande lordura».

[6] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 34, pag. 149.11: et lo nimico che bene conoscevali molto peccatori et vili et lordi et vedia ch'elli erano invilupati di molti peccati et in molte lordure et di grandi iniquitadi...

[7] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 3, cap. 15, pag. 182.2: Monstra dunqua che se dolea, per le prime parole, ch' el avea le labre brute, ma unde quela lordura avea traita mostrà quando suçunse: «In meço de lo povo chi à le labre brute e' abito».

[8] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 2, pag. 234.8: Piace nondimeno al glorioso S. Bernardo alla lordura di questo atto essere congiunto maraviglioso diletto, acciò che, schifando l' uomo questa bruttezza, l' umana generazione non mancasse.

[9] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 36, pag. 151.21: el quale [[sangue del Figliuolo di Dio]] purifica e scalda sempre l' anima nostra in tollendole ogni lordura e freddezza di peccato.

[10] Lucidario ver., XIV, L. 1, quaest. 75, pag. 43.2: D. Como averabo abiuto fioli? M. Sença lordura et sença nullo dolore.

2.1 Fig. Espressione verbale sconcia e turpe, ingiuria.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 517, pag. 536.3: Ella biasma li re e li baroni, sì dicea a tutti molta grande villania e molta lordura...