MARAME s.m.

0.1 marame, marrame.

0.2 Prov. mairam (DEI s.v. marrame).

0.3 F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.): 1.1; Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Materiali o insieme di materiali di scarsa qualità. 1.1 Groviglio disordinato (di piante). 1.2 Fig.

0.8 Marco Bertuccelli 20.02.2017.

1 Materiali o insieme di materiali di scarsa qualità.

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 365.7: colui che la va a vedere per comperarla [[...]] veggia se nel fondo segue la polvere come di sopra, però che sempre si mette nel fondo della piggiore e del marame.

1.1 Groviglio disordinato (di piante).

[1] F Giordano da Pisa, Prediche, 1303-1309 (pis.>fior.): quando l'arbore è sì affogato di molte erbe, e piante cattive intorno di se, che non lasciano fare suo frutto, sì taglia, e secca tutto marame, e piante non così utili... || Moreni, vol. I, p. 179.

1.2 Fig.

[1] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 14, pag. 842.30: Vergogninsi dunque d'inamorare zaccheraiuoli, bigonciai e 'l marame vituperoso; lascino bagnare l'amorose saette nel sangue de' nobili, ne' cui cuori disia sedere Amore.

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 834, pag. 189: Le strade erano incomorate de prete et de legname; / Forrìa forte ad Abruczo scommorare lo marrame!