SCHIUMA s.f.

0.1 eschiume, ischiuma, schima, schium', schiuma, schiume, schiumi, schuma, sciuma, scuma, scumma, sgluma, sschiuma.

0.2 Longob. skum (Nocentini s.v. schiuma).

0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 3.1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); San Brendano pis., XIII/XIV; Simintendi, a. 1333 (prat.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Vang. venez., XIV pm.

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. buttare schiuma per la bocca 3.1; fare schiuma 3.1; gettare fuori la schiuma 2.1.2; gettare la schiuma per bocca 3.1; gettare per la bocca schiuma 3.1; gettare per bocca la schiuma 3.1; gettare schiuma 3.1; gettare schiuma per bocca 3.1; schiuma d'argento 1.2; schiuma d'oro 1.2.1; senza schiuma 2.1.1; senza schiume 2.1.1.

0.7 1 Insieme di bollicine d'aria che si formano su un liquido (partic. quando viene agitato o riscaldato, o per effetto della fermentazione), rimanendovi per qualche tempo in sospensione. 1.1 Scoria che si produce nella fusione di un metallo (e che può essere utilizzata, ridotta in polvere, per preparazioni farmaceutiche). 1.2 [Chim.] Locuz. nom. Schiuma d'argento: lo stesso che litargirio. 1.3 Fig. La parte peggiore. 2 Insieme di piccole bolle d'aria che si formano sulla superficie dell'acqua agitata, in partic. del mare, di un fiume. 2.1 Fig. Impurità morale. 3 Umore viscoso che si forma sulla bocca (o che fuoriesce dalle narici) di animali o di persone, spec. in stato fisico o psicologico alterato; lo stesso che bava. 3.1 Fare / gettare schiuma, buttare / gettare (la) schiuma per bocca / per (la)bocca (la) schiuma: emettere bava.

0.8 Sara Ravani 18.06.2020.

1 Insieme di bollicine d'aria che si formano su un liquido (partic. quando viene agitato o riscaldato, o per effetto della fermentazione), rimanendovi per qualche tempo in sospensione.

[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 128, pag. 45.24: allora sia tanto fatto fuoco dall'uno lato del paiuolo ke bolla molto piano, acciò ke lla schiuma tutta di sopra sança rimescolare s'asodi, e tanto bolla in cotal modo che quando il pruovi colla spatola ke lla gocciola faccia filo siccome cosa viscosa; allora sarà cotto. || Corpus OVI.

[2] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 198, pag. 569: lo buono mele la flemma consuma, / e vale megllo se -nde levi la scuma.

[3] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 7, vol. 2, pag. 84.13: E da qualunque parte lo fuoco fece uscire fuori le schiume del cavo paiuolo, e nella terra caddero le calde gocciole...

[4] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 9, pag. 72.3: E però dice nel libro della Sapienzia: La speranza dell' empio è come la lanuggine, la quale lo vento estolle, e come la schiuma, e la bolla dell' acqua, la quale tosto viene meno.

[5] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 12.21: E qua[n]do lieva il bolore ed e' farà una gra[n]de ischiuma, e tu lo ischiuma...

[6] ? Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 11.14, pag. 24: L' un va et l' altro viene a dimostrare / com' essi andaro et vennero per messi / ad fine de le femine ingannare. / Ad questa pena l' inferno gli à messi / così tractati per vituperare / e lusinghieri per schiuma di lessi.

[7] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 372.19: e poi togli aceto bene forte un grande bicchiere, e mettilo in sull'acqua colata, e se viene bene colorito vermiglio sanza molta schiuma sarà fine...

[8] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 17, pag. 265.12: e con una canna fessa muovi fortemente il vino insieme col mele, e così continua per XL o L dì continui: e colla mano netta monda di sopra ciò che nuota, o di schiuma, o d'altro.

[9] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 62.15: Al vino fracido e torbido, il quale continuamente s'usiamo, tolgli, per caschuna soma di vino, una libra di mèle, e fa bene bolire e levare la schiuma.

[10] Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 51, pag. 52.4: l'altra mainera di peccatu in mercantia est quandu lu homu ha dricti pisi et dricta mesura et pisa dislialmenti, sì comu fanu li tavernari ki implinu la misura di scuma...

[11] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 48, pag. 54.18: [1] Item pigla frundi di fogla idest cauli e nexindi lu sucu et poi piglandi una parti di lu sucu et dui parti di meli e fallu buliri insembla e sempri indi leva la scuma...

- [Med.] [Rif. all'urina, come segnale di un'alterazione patologica].

[12] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 97.15: I sengni di collera nera sì è malinconia, e quando l'orina è biancha e chiara e alquna volta è gialla e sottile piena di schiuma...

[13] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. IV, cap. 14, pag. 366.4: Li segni di collera nera, k'è malinchonia, sono quando l'orina è kiara e bianca, e alcuna volta gialla, et è sottile e piena di sschiuma.

[14] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 82, col. 1.13: Et se adiviene che nella parte di sopra dell'orina di colui che àe questa cotale orina con cotale colore o vi sia schiuma gialla, significa interitia gialla...

- [Rif. al residuo lasciato da un liquido evaporando].

[15] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 2, pag. 141.35: E quando volete provare se egli [[l'aceto]] è buono, sì nne ispandete a terra un poco, e se lla terra il bee e fa ischiuma sì è buono, e se così non fa sì è reo.

1.1 Scoria che si produce nella fusione di un metallo (e che può essere utilizzata, ridotta in polvere, per preparazioni farmaceutiche).

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 167.8, pag. 231: A chi lo male altrui si conta a gioco, / a quando a quando sua faccia s'agruma, / l'ultim'att'è, se mante volte noco, / che Dio parte l'argento da la sciuma.

[2] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 24, pag. 311.5: Elefantia sì è una spetie di malattia. La scuma del ferro lo stomaco corrobora, cioè fa forte, e strigne il sangue de le morici.

[3] Gl Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 290r, pag. 119.29: Spuma me... purgatio metallorum [[...]] qui dicitur scuma.

1.2 [Chim.] Locuz. nom. Schiuma d'argento: lo stesso che litargirio.

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 63, vol. 3, pag. 105.27: E la piaga della castratura s'impolveri con cenere di sermento e schiumad'argento. || Corpus OVI.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 6, cap. 7, pag. 195.19: Le ferite della castratura s'ungan con cenere di sermenti, e con schiuma d'argento.

1.2.1 [Chim.] Locuz. nom. Schiuma d'oro: lo stesso che elettro.

[1] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 119.25: Hoc electrum, tri id est la sciuma del'oro.

1.3 Fig. La parte peggiore.

[1] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [FraLan] madr. 5.5, pag. 129: Perché ignoranza e vizio ogn'uom costuma, / lasciasi 'l buon e pigliasi la schiuma.

2 Insieme di piccole bolle d'aria che si formano sulla superficie dell'acqua agitata, in partic. del mare, di un fiume.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 15, pag. 126.14: tutta la riviera si ritenea de' colpi e del grido; la schiuma del mare era vermillia: alcune navi d'una parte e d'altra ruppero all'urtare.

[2] San Brendano pis., XIII/XIV, pag. 62.1: Et uno die adparve loro una bestia grandissima dala lunga dipo' loro, che dele nare giptava schiuma et solcava li mari fortemente correndo, quazi per venire a divorare loro.

[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 188.7, pag. 78: Portavanne i brandon per monti e colle / i corbi e le cornacchie e ' lupi ancora; / la terra e 'l mare e la schium' era rossa, / i monti sì n'empier di vembri e d'ossa, / le fiere si pascean d'ogni bruttura.

[4] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 7, pag. 359.5: la potentia dell'acqua si muove furiosamente dentro, ed il fummoso fiume habonda d'alta schiuma, e l'onda già non si riceve, e l'oscuro vapore all'aere vola.

[5] Chiose Eroidi volg. (Gadd.), c. 1315/25 (fior.), ep. 2 [Fillide a Demofonte], ch. P, pag. 337.11: [41] Venus è la deessa d'amore, e secondo la favola ella fue generata nella schiuma del mare.

[6] <Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.)>, c. 24, 46-57, pag. 579, col. 2.15: Sanza la quale, zoè: cului che sanza fama la qual depende da scienzia, sta in lo mundo e more, ell'è tal memoria de lui e fassene cotal conto, no è nomado, se no come 'l fummo che munta in l'aere, e quando è asexo lo vento 'l porta via, e commo la schiuma ne l'aqua la quale se desfà cum l'aqua sta queda.

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 175.17: E io hoe alcuna grazia nel mare; però ch'io fui creata di schiuma nel mezzo mare, e hoe piacevole nome da quella.

[8] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 405, pag. 597.29: Perché così si dipinge, però che fu nata di schiuma di mare.

[9] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 16.21, pag. 382: Così parlando, mi trovai condutto, / nel paese Beronico, a un fiume / che bagna quel terreno caldo e asciutto. / «Dimmi, diss'io e volsimi al mio lume, / questo qual è, che sì forte s'avanza / e fa sì grandi e torbide le schiume?»...

[10] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 34, pag. 300.22: Ma puro eo solo scampay, lo quale foy levato da marosa a galla como muorto e gittato in terra, et colla schiuma che getta lo mare quando frange eo pervinni in terra a la playa.

- [Meton., rif. alla palude Stigia]. || Cfr. ED s.v. schiuma.

[11] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 9.74, vol. 1, pag. 152: Li occhi mi sciolse e disse: «Or drizza il nerbo / del viso su per quella schiuma antica / per indi ove quel fummo è più acerbo».

[12] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 9, 73-81, pag. 263.5: su per quella schiuma antica; cioè della palude antica di Stige...

2.1 Fig. Impurità morale. || Att. solo in Dante e nei commentatori.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 13.88, vol. 2, pag. 218: «O gente sicura», / incominciai, «di veder l'alto lume / che 'l disio vostro solo ha in sua cura, / se tosto grazia resolva le schiume / di vostra coscïenza sì che chiaro / per essa scenda de la mente il fiume...

[2] Gl <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 13, 79-93, pag. 250, col. 1.5: Le schiume, çoè 'l peccado.

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 13, 79-93, pag. 311.8: Se tosto grazia risolva le schiume Di vostra coscienzia; come la schiuma significa la impurità dell'acqua, così la pone qui per la impurità de la coscienzia...

2.1.1 Locuz. agg. Senza schiuma / schiume: puro.

[1] Braccio Bracci (ed. Medin), a. 1385 (tosc.), Illustr' e serenissimo.101, pag. 578: egli è un signor chiaro e senza schiuma; / egli è sincer<o>, cortese, honesto e pio, / egli ama e teme Iddio...

[2] Mendini, 1398 (tosc.), 196a.3, pag. 343: Io credo che scienza in ogni caso / sempre viresca con pulite piume / in chi fama risplende sanza schiume / e non cura orizonte né occaso...

2.1.2 Fig. Fras. Gettare fuori la schiuma: purificarsi.

[1] Pistole di Seneca (red. III), XIV m. (fior.), L. XVIII, ep. 99, pag. 325.14: Quando il pietoso amore avrà un poco lagrimato, e gittato fuori quasi la schiuma, l'uomo non de' poi dare l'animo a menare duolo... || Cfr. Sen., Ep., XVI, 99, 27: «cum aliquid lacrimarum adfectus effuderit et, ut ita dicam, despumaverit».

3 Umore viscoso che si forma sulla bocca (o che fuoriesce dalle narici) di animali o di persone, spec. in stato fisico o psicologico alterato; lo stesso che bava.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 5, cap. 4, pag. 157.14: la schiuma le cadeva per la bocca, e piangeva e mormorava.

[2] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 119, pag. 189.13: E quando sono venuti al malato, ed egli gli à contato lo male, eglino suonano loro stormenti, e cantano e ballano; quando ànno ballato un poco, e l'uno di questi magi cade in terra co la schiuma a la bocca e tramortisce, e 'l diavolo gli è ricoverato in corpo.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 109.14: Ma poi che la nuova cagione venne all'usate ire, la gola enfiò con pieni veleni, la bianca schiuma discorre dintorno alla mortale bocca...

[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 8, cap. 12, pag. 581.2: A' cui nari desiderando di figurare la schiuma, così grande artefice in così piccola materia ditenuto molto e lungamente indarno, acceso poi per disdegno, la spugna abbeverata di tutti li colori, per ventura posta allato a lui, prese, e quella, sì come volendo guastare l' opera sua, percosse a la tavola.

[5] f Lucano volg., 1330/40 (prat.), L. VI [Phars., VI, 667-684], pag. 114.20: Non vi manchoe la schiuma de' cani che temono l'acqua, e non vi manchâro le 'nteriore del lupo cervieri... || Corpus OVI.

[6] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 38.8, pag. 64: Ghisola dentro l' ira si consuma, / faccendo al ceffo velenosa schiuma.

[7] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 67.7: la coda portano tra le gambe, la boccha aperta, la lingua fuori con molta schiuma a boccha...

[8] f Nadal, Leandreride, a. 1382-83 (tosc.-ven.), L. 4, c. 13.74, pag. 145: Poi prese l'orzo che avea seco adutto, / che Tesiphón e Aletto cum Megera / avean del fimo del Stige construtto, / in cui de le lor lacrime posto era / una parte, mischiata con la schiuma / de la canina triplice fiera. || Corpus OVI.

[9] Simone da Cascina, 1391/92 (pis.), L. 2, cap. 29, pag. 183.13: Considero il corpo sì dilicato interizarsi in croce, essere stese le gambe, cader le mane e le braccia sì nobile, sanguinarsi il petto, lo capo non tenersi, le labbra piene di schiuma, gli occhi diventare palidi, la faccia sudare, e anerirsi le membra tutte.

[10] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 119.21: E così andando un dì e' gli apparve una bestia molto sozza grande e spaurosa e f[uori] della bocca li usciva una grande schiuma...

[11] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 4, pag. 256.2: nel quale luogo si era un frate sì crudelmente infermo e sì orribilmente tormentato dalla infermità, che il suo male parea piuttosto tribolazione e tormento di demonio che infermità naturale; imperò che alcuna volta egli si gittava tutto in terra con tremore grandissimo e colla schiuma alla bocca...

- [Rif. a una chiocciola].

[12] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 36.7: Tolglie una chiociola e schiaciala da matina per tenpo, e tràla fuori del ghuscio, e freghala in suso il porro, e rimaravi un pocho di schiuma: no' lla forbire.

3.1 Fare / gettare schiuma, buttare / gettare (la) schiuma per bocca / per (la)bocca (la) schiuma: emettere bava.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 57, pag. 93.10: Veduto la Superbia i nimici nel campo, e udita la richesta ch'avien fatta, s'adirò sì fortemente, che gittava schiuma per bocca come fosse cavallo, e per lo volto e per li occhi fiamme di fuoco...

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 51, pag. 56.6: Gracco, non sapendo che si fosse questo romore, ebbe sì gran paura ch'appena potea rifiatare, sì fortemente sospirava, e gittava la schiuma per bocca, e torcea le braccia, e non trovava luogo ove stesse.

[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 250, pag. 284.28: Elli gittava per la boccha schiuma, de la quale elli bagnava e avenenava suoi dardi.

[4] Chiose Eroidi volg. (Gadd.), c. 1315/25 (fior.), ep. 3 [Briseide ad Achille], ch. L, pag. 395.7: [198] allora cominciò a masticare e a fare uno fregare di denti iroso e crudele e a fare schiuma, e gli occhi parea che gli ardessero nella fronte.

[5] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 9, pag. 158.20: la qual cosa vedendo Ercule, tirò Cerbero per la coda, e fedillo sì forte della mazza, che li fece gittare per bocca la venenosa schiuma, e diliberò Teseo dello Inferno...

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 12, pag. 53.28: Etiande' se 'l tenpo se cambia e le cose del mondo se muan e dan volta, etiande' se hi possenti principi e segnor e tyrani se levan contra sì con furia crudel e metan-se a noxer-ghe con tuta soa força e per la forte ira butan schima per la bocha...

[7] Vang. venez., XIV pm., Marc., cap. 9, pag. 153.27: «Maistro, io te ò aduto mio fiio, lo qual à lo maligno spirito in lo corpo, [17] lo qual, tute le fiade che ello lo prende, ello lo geta qua e là, et ello faxe scuma per la bocha e strençimento de denti et secha.

[8] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 9, 49-54, pag. 258.11: E per la luce che Cerbero non potea sostenere, gittò schiuma della quale nacque erba velenosa, la quale si chiama aconita...

[9] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mc 9, vol. 9, pag. 230.11: e il fanciullo cadette, e volgevasi per terra, e faceva schiuma per la bocca.

[u.r. 30.01.2022]