SCIACQUARE v.

0.1 sacqui, saiquai, saqua, sciacqua, sciacquare, sciacqui; f: sciacquato.

0.2 Lat. tardo exaquare (DELI 2 s.v. sciacquare).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Rustico Filippi (ed. Marrani), XIII sm. (fior.); Stat. pis., 1304.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Immergere ripetutamente qsa nell'acqua (spec. per detergere da residui e impurità). 1.1 Tenere immerso (qno) in una sostanza liquida (nell'es. i dannati, in fiumi di bronzo fuso). 1.2 Estens. Bagnare completamente, inondare (il viso di lacrime). 1.3 Estens. [Con signif. osceno:] annaffiare di sperma.

0.8 Sara Ravani 18.06.2020.

1 Immergere ripetutamente qsa nell'acqua (spec. per detergere da residui e impurità).

[1] Stat. pis., 1304, cap. 71, pag. 721.30: Item, ordiniamo che li lavatori siano tenuti per saramento, et sotto pena di soldi V, tollenda a ciascuno che facesse in contra, per ciascuna volta, non tenere alcuno sacco di lana, nè fascio di boldroni, da quello luogo ove stràe a sciacquare lana vel boldroni in verso terra.

[2] F Novellino (ed. Favati), p. 1315 (fior.): Avendone grandissima voglia, levossi suso e prese uno muiuolo e lavollo smisuratamente bene e davantaggio e, poi che l'ebbe così lavato e sciacquato molto, girò la mano... || Favati, Novellino, p. 226.

[3] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 341.1, pag. 214: Come lo vitro, quanto plu si saqua, / en sé dimostra se g'àe cosa nequa, / cusì qual ama fama dritta et equa / dee esser claro e netto a modo d'aqua...

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 75, pag. 273.29: E tutta volta, la donzella sìe serviva davanti a Dinadano molto onoratamente e costumata, gittando occhio talvolta a Dinadano, e con molto bello tagliare e sciacquare coppe, sanz'altro parlamento.

- [In contesto fig.].

[5] Cino da Pistoia (ed. Marti), a. 1336 (tosc.), D. 170.13, pag. 889: Gran foco nasce di poca favilla, / cos'è che turba quanto più si sciacqua, / e molte genti belan come capre.

1.1 Tenere immerso (qno) in una sostanza liquida (nell'es. i dannati, in fiumi di bronzo fuso). || Cfr. Marri, Bonvesin, p. 174.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 601, pag. 121: Da po ke li an saiquai in quii flum tormentusi, / De dre sí se i stracinano a moho de can rabiusi...

1.2 Estens. Bagnare completamente, inondare (il viso di lacrime).

[1] Fazio degli Uberti, Rime varie, a. 1367 (tosc.), 1.7, pag. 39: per lo grave dolor, ch' al cor sostegno, / di lagrime convien che 'l viso adacqui, / sí che tutto ne sciacqui / e spiri ogni sospir ch' al cor s' aduna.

1.2.1 [Detto della bocca, rif. al bere].

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.93: Con' s'el fossi pevere / fa' pur venir da bevere, / che l'uom sacqui la bocca.

1.3 Estens. [Con signif. osceno:] annaffiare di sperma.

[1] Rustico Filippi (ed. Marrani), XIII sm. (fior.), son. 49.13, pag. 167: Chi vedesse ser Pepo incavallare / ed anitrir, quando sua donna vede, / che si morde le lab[b]ra e vuol razzare, / quelli, che dippo par, non si ricrede: / quando v'ha il ceffo sì la fa scia[c]quare, / sì le stringe la groppa ch'ella pede.