SPIUMARE (1) v.

0.1 spiuma, spiumasse, spiumato, spiumi, spiumoe; f: spiumai, spiumare.

0.2 Da piuma.

0.3 Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.).

In testi sett.: Dondi dall'Orologio, Rime, a. 1388 (padov.).

0.6 N Doc. esaustiva. || Si completa con spiumato 1.

0.7 1 Battere in modo da distribuire uniformemente le piume (di un giaciglio). 2 [Vet.] Perdere le piume (sost.). 3 Fig. Privare qno dei propri beni, mandare in rovina.

0.8 Sara Ravani 18.06.2020.

1 Battere in modo da distribuire uniformemente le piume (di un giaciglio).

[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 7, cap. 5, pag. 509.11: Quinto Elio Tuberone rogato da Fabio Massimo, il quale dava al popolo uno mangiare per nome di Publio Africano suo zio, ch' elli spiumasse il triclinio, sì spiumoe li letticelli africani con pellicelle di capretto. || Cfr. Val. Max., VII, 5, 1: «ut triclinium sterneret».

[2] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XIII, pag. 541.10: però bene sogiunse: e nelle tenebre spianai, overo spiumai, il letto mio. Nessuna altra cosa è avere adesato, overo spiumato, il letto nelle tenebre, se non avere luogo senza tormento nell'inferno. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 [Vet.] Perdere le piume (sost.).

[1] F Tratt. governo degli uccelli, XIV (tosc.): E se vedrai che lo spiumare non gli avvenga per vermi, ma per corrosione, prendi sale armoniaco bianco, e mettenegli nelle nari del naso... || Spezi, Due trattati, p. 31.

3 Fig. Privare qno dei propri beni, mandare in rovina.

[1] Dondi dall'Orologio, Rime, a. 1388 (padov.), 7.8, pag. 23: Chonvien ch'el mondo in brive se consumi, / poi che justicia et innocencia cade, / et sol quel arte et studio par che agrade, / per qual l'un l'altro ofenda, ingani et spiumi.

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.308: e questo li diserta - e li consuma; / le puttane li spiuma - a lor usanza / e fa·lli danza entorno, / e così passa 'l giorno, - el mese e l'anno, / con vergogna, con danno - e vituperio, / laronezzo, adulterio - d'ogni tristo / che vuol de tal aquisto - far guadagno.