TRAVALICARE v.

0.1 travalcando, travalica, travalicando, travalicante, travalicare, travalicato, travalicheranno, travalichi, travalichiate, travalichino, travalicò, travalicoe, travarca, travarcando, travarcare, travarcato, travarcha, travarchando, travarchòe, travarica, travaricare; f: travalicammo.

0.2 Da valicare.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>; Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

0.5 Si riuniscono per ragioni semantiche i tipi travalicare e travarcare.

0.7 1 Andare avanti passando oltre (qsa o qno) o attraversando (qsa); oltrepassare (anche in contesti fig.). 1.1 Estens. Passare (da qsa a qsa altro). 2 Fig. Superare (qsa o qno) per quantità o qualità. Estens. Essere superiore. 3 Fig. [Con connotazione neg.:] oltrepassare o eccedere (un limite); trasgredire (una legge o una consuetudine). 3.1 Assol. Venir meno a norme morali o di comportamento; trascendere. 4 Fig. Passare sotto silenzio, omettere (un argomento). Estens. Non tenere in conto, ignorare (qno o qsa).

0.8 Marco Maggiore 18.07.2019.

1 Andare avanti passando oltre (qsa o qno) o attraversando (qsa); oltrepassare (anche in contesti fig.).

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 2, pag. 43, col. 1.11: Onde l'anima la quale nel principio con lento passo [[...]] andava a modo di testuggine, ora corre sì fortemente e in tal modo, ch'ella travalica monti e colli cioè le degnitadi così Ecclesiastiche come mondane, dispregiandole...

[2] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Par., 10, pag. 251: E mentre avanti cantando travarca, / de' segni della luna fa quistione / alla sua guida, e quella se ne scarca.

[3] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), V.40, pag. 388: Ma la nimica avanti mi travarca / in parte già che l'occhio non mirava / quell'orme ch'io lasciava, / sí tosto in alto mar m'ebbe premuto...

[4] f Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 206.37: e tutti noi che sapavamo notare travalicammo il fiume notando, e gli altri rimasono... || Corpus OVI.

1.1 Estens. Passare (da qsa a qsa altro).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 1, cap. 5, pag. 57.4: de rascione dea èssare uno ordine de significazione, che l'uno segno significhi lo maschio e l'altro la femena, e socceda questo ordene en tutti, sì che li sei ne sieno masculini e li sei feminini, travarcando l'uno l'altro...

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 9, pag. 155.21: e avendo una sera fra l'altre tutti lietamente cenato, cominciarono di diverse cose a ragionare, e d'un ragionamento in altro travalicando pervennero a dire delle lor donne...

1.1.1 Pron. Spingersi oltre. Estens. Sforzarsi (?).

[1] ? Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 31.181, pag. 214: Però de andargli dietro se 'n travarca, / dicendo: "E' va i'". Ma venuta al loco / ch'era Iexù, ad soi pèi se discarca...

2 Fig. Superare (qsa o qno) per quantità o qualità. Estens. Essere superiore.

[1] ? f Poes. an. Poi dell'altre opre, XIII sm. (tosc.), L 347.7, pag. 210: savem per certo far bon vestimento / non già se ·n pò, sens'andar a gualchera; / e, ppoi v'è giuto, no ·l travarca spèra, / tanto vi prende bon solidamento. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Valerio Massimo (red. V2), c. 1346 (tosc.), L. III, cap. 8, pag. 50v.1: Per la quale fermezza elli travalica la gloria della vittoria, però che, se tu stimi lui, intra lui medesimo divisa la lode, tu la troverai maggiore punita Capova che presa. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 1, L'Avvento, vol. 1, pag. 26.19: E per queste tre ragioni non si potrà da quella sentenzia appellare. Imperò che quel giudice è eccellentissimo sopra tutti e travalica tutti gli altri da eternitade, da dignitade e da potenzia.

3 Fig. [Con connotazione neg.:] oltrepassare o eccedere (un limite); trasgredire (una legge o una consuetudine).

[1] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 16, pag. 198.14: mentre che o pigri a far le cose che rechiere la cosa publica, over sono pochi de la multitudine noceveli, quando travarchando la giustitia la pace de li altri desturbano.

[2] <Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.)>, c. 12, pag. 216.23: E bene dice più proprio d'Eva, che d'Adamo, ch'ella disubidìe, come è scritto nel Genesi, IIJ capitolo; ella fue prima travalicante il comandamento di Dio, volente essere simile a Dio.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 41, vol. 1, pag. 266.22: Lasceremo al presente alquanto de' fatti de· Regno sollicitandoci le novità di Toscana, delle quali prima ci conviene fare memoria, per no· travalicare il debito tempo della nostra materia.

3.1 Assol. Venir meno a norme morali o di comportamento; trascendere.

[1] De regno volg., XIII ex. (aret.), cap. 10, pag. 185.30: E nello Eclesiastico beato è detto «el riccho che doppo l'oro non andò, né speròe nei thesauri de la peccunia; el quale poteio sença pena travarcare et non travarchòe, fare mali et non feice»...

[2] f Chiose a Valerio Massimo (C - L. III-IV), c. 1346 (tosc.), chiosa a [III.8.praef.], pag. 55r.17: E questa fermezza dee essere che l'uomo non si essalti travalicando per prosperitade e non rompa per aversitade. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), IV, ott. 15.3, pag. 58: Alzò la fronte, e del ciel si rammarca / Ghisola, che si vede a tal partito, / e dice a Giove: - Tua ragion travarca / in fare altrui gran torto e hai fallito...

[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 171.5: Ma facendo contro alla legge di Dio, ch'è fare il peccato e travaricare con difetto da quello che l'uomo dê fare, sì e' svíasi dall'ultimo fine.

3.1.1 Fig. Discostarsi (da qno).

[1] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XXIII, cap. 9, pag. 291.24: ond'egli dice: guai a coloro, però che sono dipartiti da me, saranno guasti, però che hanno travalicato da me. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

4 Fig. Passare sotto silenzio, omettere (un argomento). Estens. Non tenere in conto, ignorare (qno o qsa).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. IX, cap. 1, pag. 147r.20: [IX.1'] scusata primer[a]mente l'ampieçça del volume, la quale isforçandoci noi non solamente d'abreviare le cose ch'erano da dire, ma etiamdio di travalicare molte cose tacendo, si venne destendendo in maggior modo che noi non avavamo ordenato. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] f Valerio Massimo (red. V2), c. 1346 (tosc.), L. III, cap. 2, pag. 72r.15: E non possiamo travalicare Attilio, lo quale [[...]], tagliatagli la diritta mano, la quale elli avea gittata a ritenere la nave de' Marsiliesi, con la manca prese la nave da poppa... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] f Cassiano volg. (B), XIV m. (tosc.), Collaz. XXIII, cap. 11, pag. 292.13: E dilettansi colla legge di Dio secondo lo spirito, il quale travalicando tutte le cose risibili si sforza di congiugnersi solo a Dio sempre... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XX, cap. 3, vol. 8, pag. 124.20: Però che tutta questa opera, [[...]] Iddio l'adducerà in giudicio, in ogni disprezzato, cioè in ogni uomo che pare eziandio qui disprezzato, e però non pare: però che Iddio il vede, e no· llo disprezza, e no· llo travalica negletto. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.