VILLÀTICO agg.

0.1 a: villatici, villatico.

0.2 Lat. villaticus (DEI s.v. villatico).

0.3 <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>: 1.

0.4 Non att. nel corpus.

0.7 1 Proprio dell'aia di un podere (in opp. a luoghi selvaggi).

0.8 Irene Falini 29.01.2018.

1 Proprio dell'aia di un podere (in opp. a luoghi selvaggi).

[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 68, vol. 3, pag. 113.21: Ancora si dee fare una chiusura, per la quale si dividano le inferme dalle sane, e anche quelle che hanno i piccioli agnelli. Ma queste cose si deono osservar ne' luoghi villatici delle ville, imperciocchè quelle che pascono nelle selve ovvero campagne... || Cfr. Cresc., Liber rur., 9, Qualiter teneri debent et pasci et in quibus locis: «villaticis gregibus».

[2] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 78, vol. 3, pag. 129.17: Il numero de' cani, per la moltitudine delle pecore che si tengono ne' luoghi salvatichi, vuole esser molto, ma nel villatico gregge due ne bastano, maschio e femmina, imperocchè insieme più son continui, e l'uno per l'altro diventa più aspro.