VILLETTA s.f.

1 Piccola dimora di campagna circondata da terreni; piccolo podere.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 35, vol. 1, pag. 53.16: Sconfitti e cacciati i Fiesolani della riva d'Arno, Fiorino pretore co l'oste di Romani puose campo di là dal fiume d'Arno verso la città di Fiesole, che v'aveva due villette, l'una si chiamava villa Arnina, e l'altra Camarte...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 280, pag. 240.9: [[Platone]] alcuna altra non ne volle che una villetta, chiamata Academia...

1.1 Villetta comune: lo stesso che villa pubblica.

[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 4, cap. 22, vol. 1, pag. 394.7: In quello anno Caio Furio Pacilo e Marco Geganio Macerino censori fecero in campo Marzio una villettacomune, e quivi primamente fu fatto il censo del popolo. || Cfr. Liv., IV, 22, 7: «Eo anno C. Furius Paculus et M. Geganius Macerinus censores villam publicam in campo Martio probaverunt, ibique primum census populi est actus».

2 Piccolo centro abitato situato in campagna.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348/63 (fior.), L. 10, cap. 26, vol. 2, pag. 490.10: costoro cercavano di volere vendere Montecoloreto e ll'alpe, e lle ragioni ch'avieno i Montegemmoli, e in Cornacchiaia e nell'altre villette dell'alpe al Comune di Firenze...

[2] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 173.133, pag. 182: O villetta d'Arquà, qual fia ch'agiunga / di fama a te, avendo tal reliqua?

[3] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Prol. Ger, vol. 7, pag. 5.11: la semplicità del parlare, il qual si pone esser più rustico, sì gli avvenne per lo luogo dove nasceo. Però che fu di Anatoti, il quale insino ad oggi sì è villetta, e di lungi da Ierusalem tre miglia...