VÌLLICO s.m.

0.1 vìllaco, villichi, villici, villico, villicu.

0.2 Lat. vilicus (DEI s.v. villico).

0.3 Stat. sen., c. 1318: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., c. 1318; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); f A. Pucci, Rime (ed. Ferri), a. 1388 (fior.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Dir.] [Econ./comm.] Chi amministra una proprietà agricola. 2 Lo stesso che contadino.

0.8 Irene Falini 29.01.2018.

1 [Dir.] [Econ./comm.] Chi amministra una proprietà agricola.

[1] Gl Stat. sen., c. 1318, cap. 19, pag. 28.9: Anco statuimo et volemo, che nel detto Ospitale sieno e deggano essere due castaldi e cellerai o vero villici (cioè amministradori), de li quali l' uno almeno sia frate del detto Ospitale; li quali facciano l' officio de la castaldìa al modo usato.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 7, vol. 2, pag. 188.12: E però pone Cristo nel Vangelio la similitudine di quello villico, che fu accusato al suo signore, come ello gli avea guasti li suoi beni, e come lo citò, e richiesegli ragione, per darci ad intendere, che egli da ciascun vorrà vedere ragione delli beni, che commessi gli ha.

- [Nell'antica Roma].

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 4, vol. 1, pag. 172.30: Attiliu Digitellu [[...]] scrissi a lu Senatu que unu sou villicu ad unu campitellu di VIJ iozgi, lu quali issu avia in Pupinia, era statu mortu...

[4] Gl f Apollonio di Tiro (C), XIV pm. (fior.>pis.), [36], pag. 259.11: Lo principe Antinagora veggendo tanta nobilità di fanciulla, pella gentilezza e pella virginità sua l'amava come fosse sua figliuola, e donava per suo amore al villico, cioè allo guardiano di Tarsia, molto dello suo avere... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 Lo stesso che contadino.

[1] f A. Pucci, Rime (ed. Ferri), a. 1388 (fior.), son. vari, I.13, pag. 177: L'erba fiorrancio non la fa acerba, / il cennamo ci mette ogni buon villico; / ma fa che 'n casa il giengiovo riserba. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 5, pag. 10.10: Recipe la ruta salvaia e mictila a lu nasu, ki cura fortimenti e quista [cosa] fichi uno vìllaco a lu paysi di Nicia et dapoy indi su curati multi. || Cfr. Thes. pauper., VII, 57: «rustico».