ROSSICARE v.

0.1 rosicare, rossica, rossicano, rossicante, rossicanti, rossicare, rossicava, rossicavano, rossicca.

0.2 Da rosso.

0.3 Simintendi, a. 1333 (prat.): 1.

0.4 In testi tosc.: Simintendi, a. 1333 (prat.); Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.); Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).

0.7 1 Apparire o diventare di colore rosso, lo stesso che rosseggiare. 1.1 [Con rif. all'alba:] emettere una luce rossastra. 1.2 [Con rif. all'effetto del sole all'alba o al tramonto:] riflettere una luce rossastra. 1.3 [Con rif. all'azione del sangue:] tingersi di rosso.

0.8 Francesca De Cianni 09.06.2017.

1 Apparire o diventare di colore rosso, lo stesso che rosseggiare.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 166.21: Questo colore ee a' pomi che pendono al dilettevole arbore, o vero al tinto vivorio, o vero alla luna rossicante sotto la bianchezza...

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 67.13: e 'l sangue arso dentro diede, con istridore, terribile suono; come suole dare spesse volte lo ferro rossicante per lo fuoco...

- Essere di colore rosso vivo.

[3] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 9, 94-105, pag. 209.35: Porfido mi parea, cioè a me Dante, sì fiammeggiante; cioè sì rosseggiante, Come sangue; cioè rossicava come sangue...

1.1 [Con rif. all'alba:] emettere una luce rossastra.

[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 2, 10-24, pag. 40.2: e però biancheggia l'aurora e poi rossica e poi ingialla, secondo che il sole più s'appressa...

1.2 [Con rif. all'effetto del sole all'alba o al tramonto:] riflettere una luce rossastra.

[1] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 27, 28-39, pag. 714.21: di verso l'occidente, dove si fa sera, e da mane; cioè di verso l'oriente, dove si fa mattina: imperò che in verso queste due parti si vedono le nube rossicare.

1.3 [Con rif. all'azione del sangue:] tingersi di rosso.

[1] Libro fiesolano, 1290/1342 (tosc.), pag. 58.10: Anzi che questo facto si facesse, sì comenciò a rosicare l' acqua dell' Arno per lo sangue de le corpora ch' erano gettati dentro.

[2] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 14, vol. 3, pag. 173.24: la terra pianse; l'albero prossimano impalidì; le bagnate pasture rossicano di gocciole di sangue...

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 3, S. Niccolò, vol. 1, pag. 59.3: vedete il corpo mio com'elli è livido! vedete come rossicca per lo 'nsanguinare de le battiture!