VESSARE v.

0.1 vasai, vessandome, vessare, vessata, vessati, vessato, vessava, vesserà , vessollo, véxanu, vexata, vexate, vexati, vexato, vexatu.

0.2 Lat. vexare (DELI 2 s.v. vessare).

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Stat. castell., XIV pm.; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Sottoporre qno a molestie e tormenti sia morali che fisici; affliggere, opprimere. 1.1 Fig. Colpire con violenza (detto della tempesta). 1.2 [Con rif. al demonio:] impossessarsi di qno, invasare. 2 Fig. Guastare.

0.8 Francesca De Cianni 26.04.2017.

1 Sottoporre qno a molestie e tormenti sia morali che fisici; affliggere, opprimere.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 5, vol. 2, pag. 85.2: Jam fu tempu que Luciu Sylla non amava tantu la sua saluti commu la destruciuni di Sulpiciu Ruffu, però que issu Sylla era statu multu vexatu da lu tribuniciu fururi di Sulpiciu.

[2] Stat. castell., XIV pm., pag. 212.17: Ma se lli frati overo le sore contra li loro privilegia u loro raigione per le podestadi et rectori dei luocora e·lli quali ànno le loro abitationi fossaro vexati et molestati, li ministri del luoco recorrano a li ovescovi et li altri prelati maiuri...

[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 32, pag. 279.17: Unde l'altry vecini loro de le ville e castella de torno audendo questo como era advenuto a quelli ch'erano andati contra li Troyani multi impaoriti cessarose oninamente de pyù vessare e molestare li Troyani.

- Fig.

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 94.29: D., avendo alegoricamente posto el vicio de la luxuria in forma d'una leonza, ora ne demostra como esso, vexato dal vicio de la superbia in figura d'un leone, el qual venia Con la testa alta e con rabiosa fame, li daxeva gran paura.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 44-48, pag. 34.25: Moralmente intende l'autore per questo leone la superbia: imperò che ancora fu vessato dal vizio della superbia, poi ch'ebbe abbandonata la via de' diletti del mondo...

[6] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 21, pag. 99.10: Chi è quello che nella sua dilettazione ha avuto tutto uno dí giocondo, el quale in alcuna parte del dí non abbi turbato la colpa della conscienzia o lo impeto dell' ira, o el movimento della concupiscenzia? O veramente [el livore dell' invidia, l' ardore dell' avarizia], el gonfiamento della superbia non abbi vessato...

1.1 Fig. Colpire con violenza (detto della tempesta).

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 35, pag. 288.22: E adunca subitamente le tempestati de ly venti incommenzaro, e l'ayro sereno tornao oscuro incontenente vessandome et aducendomi mo' cqua mo' là, no sapeva ube, cum grandissima tempestate...

1.2 [Con rif. al demonio:] impossessarsi di qno, invasare.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 14.27, pag. 114: So' vessato dal demonio, muto, sordo deventato: / la mia 'nfermetate pete che 'n un ponto sia 'l curato...

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 3, cap. 26, pag. 183.11: volendo uno Longobardo per forza fare danno e togliere, in prima Mena lo riprese, e poi incontanente lo demonio gli entrò adosso e vessollo e gittollo a terra alli piedi di Mena.

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 1, cap. 4, pag. 88.27: lo inmundo spirito intrà in queli lungobardi cruder chi tormentavam li monexi; e caçando in terra tanto fum vasai e tormentai da lo demonio...

[4] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 208.16: El quale Leone poi che fo vessato dallo spirito immundo ad modo de cane arrabiato abaiava.

2 Fig. Guastare.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 10, pag. 92.27: E, purgate prima quelle viti d' ogni viticcio, e frusco superfluo, e curate le loro radici, se nessuna ve n'avesse vessata, metterai in ogni fossicella due viti, guardando che la radice dell'una non si congiunga coll'altra...

[u.r. 18.02.2022]