VESSAZIONE s.f.

0.1 vesazioni, vessaccione, vessazione, vexacione, vexatione.

0.2 Lat. vexatio, vexationem (DELI 2 s.v. vessare).

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: F Cavalca, Medicina del cuore, a. 1342 (pis.); Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Lett. napol., 1356; Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Tormento fisico o morale inflitto da qno o arrecato da qsa. 1.1 Torto subito.

0.8 Francesca De Cianni 26.04.2017.

1 Tormento fisico o morale inflitto da qno o arrecato da qsa.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.65, pag. 137: Li miracul' po' la morte: / chi ce viene aia le scorte / e le vessazione forte / con terrebel fantasia.

[2] F Cavalca, Medicina del cuore, a. 1342 (pis.), cap. 8: Onde Isaia disse: La vessazione aprirà l'intelletto. E che la prosperità acciechi, mostrò Cristo, quando piagnendo sopra a Gerusalemme, che era in prosperità, disse: Se tu cognoscessi, tu piagneresti... || Bottari, Medicina, p. 123.

[3] Lett. napol., 1356, 2, pag. 125.18: si la Compagna deve essere a li s(er)vicii n(ost)ri p(er) lu modo che è d(i)ctu perfectamente, dease lassare soy frascarie (et) darile vexacione, la quali li facza avere intellectu, facendosence zo che se purà fare (con)t(ra) ip(so), ad devuta punicione et a dare exemplo a l'autri.

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 24, par. 14, pag. 400.23: Donde le vesazioni de' fedeli tali e ttanti se ne segono d'inconvenienti...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 35, pag. 289.2: E adunca subitamente le tempestati de ly venti incommenzaro, e l'ayro sereno tornao oscuro incontenente vessandome et aducendomi mo' cqua mo' là, no sapeva ube, cum grandissima tempestate, et a la fine portarome in Sicilia per forza, ube aio patuto multe vessaccione e fatyche.

[6] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 133, pag. 266.18: Ène un'altra e(n)fermità de lu c., la quale plenam(en)te advene p(er) manneca(r)e ove(re) p(er) beve(re) m(u)lto et alcuna fiata p(er) m(u)lta fatiga, voi p(er) vexatione d(e) gran dolore...

- [Con rif. al demonio].

[7] f Giovanni da San Miniato, Moralia S. Greg., a. 1415 (tosc.), L. XXXII, cap. 11, pag. 1287.21: E lasciò con grida quello corpo ch'egli come mutolo possedea; imperò che alcuna volta quando egli possiede l'uomo, gli dà minore tentazione. Ma quando è sforzato d'uscire di lui, lo conturba con più aspra vessazione. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Torto subito.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 38.30, pag. 135: s'eo vo coperto, vennoime e turbo mia mascione: / questa vessazione - no la posso mucciare.