MANCIA s.f.

0.1 mança, mance, mancia, mancie.

0.2 Fr. manche (Cella, I gallicismi, pp. 472-73).

0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1 [19].

0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Dante, Commedia, a. 1321; Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.).

In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

0.5 Locuz. e fras. buona mancia 1; dare mala mancia 1; di prima mancia 3.1; fare mancia 1; mala mancia 1.

0.7 1 Cosa che si dà ad altri come ricompensa o elargizione spontanea (anche in contesto iron., con valore antifrastico); [in partic.:] dono augurale. 2 Promessa fatta, impegno assunto (accogliendo un pegno)? 3 Incontro. 3.1 Locuz. avv. Di prima mancia: al primo colpo, subito. 3.2 Racconto di un'impresa bellica. 4 Signif. incerto: manipolo o schiera?

0.8 Sara Ravani 23.11.2017.

1 Cosa che si dà ad altri come ricompensa o elargizione spontanea (anche in contesto iron., con valore antifrastico); [in partic.:] dono augurale.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 2.41, pag. 490: Multo te fece crudele mança / ki tte firìo innela guança, / ké tt' è poi ficta al cor la lança, / o dolçe fillo, iusta bellança!

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 74.13, pag. 192: Trarl'un denai' di man seria più agro, / la man di Pasqua che si dà la mancia, / che far pigliar la gru ad un bozzagro!

[3] x Doc. fior., 1318-22: Salario e vitto e mance a uomini di guardia...

[4] Gl Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 497.1: E mai non furon strenne ec. Cioè mance, o cose donate in grande festa...

[5] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 234, par. 6, vol. 2, pag. 314.23: Fuor de ciò statuimo e ordenamo ke dal dì d'oggie ennante a nulla persona sia licito [[...] dare overo donare palesemente overo secretamente, tacitamente overo spressamente, per sé overo altre, alcuna mancia overo dono...

[6] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 211.3, pag. 361: O figliuol mie, dinanzi a quella lancia / stata fuss'i', che 'l fianco ti percosse, / a ciò ch'i', prima a te, sì fatta mancia / avuta avessi, sì ch'i' morta fosse!

[7] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 31, pag. 451.17: mancia è strena, quando l'omo dona qualche cossa...

[8] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 113.13, pag. 183: Oimè ched'io mi moro! - / Ella rispose: Tien costei per mancia; / Io son colei che cotanti n'accoro.

[9] Ugo de le Paci, a. 1375 (fior.), 126a.6, pag. 120: In ria fantasia leger dormendo, / pareami altero Amor con una lancia / fender a uno dal costato a la pancia / e dir a quel: - Cotal moneta spendo. - / Ed esso sbigotito dir piangendo: / - O Signor mio, ho io questo per mancia?

[10] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 838, pag. 360.22: I Priori, pensando di fare guidardone al conte Antonio da Bruscoli [[...]] si gli fu donato di mancia la mattina di Natale fiorini 100 in due lance morte due anni...

[11] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 27, 109-123, pag. 657.2: e mai non funno strenne; cioè mancie, cioè annunziazioni primamente fatte la mattina...

[12] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 113.9: Hec strena, ne et hoc pellucini id est la mancia.

- Buona mancia (anche in contesto fig.).

[13] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 31.6, vol. 1, pag. 525: così od' io che solea far la lancia / d'Achille e del suo padre esser cagione / prima di trista e poi di buona mancia.

[14] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 322.4: come sarebbe, intrare ad abitare in prima in casa nuova, mettersi la roba nuova, menare moglie, incominciare a fare mercatanzia o compagnia con altri, entrare in mare, entrare in signoria, radersi la prima barba, andare cercando la buona mancia nelle calendi...

[15] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 5.75, pag. 16: così, tenendo dritta la bilancia, / dava a chui trista e a chui buona mancia.

[16] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 31, pag. 451.19: «Fàcessi bon signale: danci bona mancia».

[17] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 33, terz. 64, vol. 2, pag. 106: Prima, che 'l detto termine compiesse, / e lo Re d' Inghilterra buona mancia, / pensò di fare, perchè pace avesse...

- Mala mancia.

[18] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 88, terz. 35, vol. 4, pag. 147: Veggendo il Re Davitte se, e i suoi / così diserti, non gli parve ciancia, / e doloroso, come pensar puoi, / di subito n' andò al Re di Francia, / e da lui ricevette onor sovrano; / e questo basti di sua mala mancia.

- Locuz. verb. Fare mancia (di qsa): donare.

[19] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.213, pag. 899: Al mio amico so far mancia; / per ragione ag[g]iusto bilancia / e so ben dove andò la lancia / e lo gradale.

[20] Cenne de la Chitarra, XIII ex.-a. 1336 (aret.), 6.9, pag. 427: Intorno a questo sìanovi gran bagli / di villan scapigliati e gridatori, / de' qual' resolvan sì fatti sudori, / che turben l' aire sì che mai non cagli; / altri villan poi facendovi mance / di cipolle porrate e di marroni...

- Fras. Dare mala mancia: procurare danni.

[21] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 40, terz. 77, vol. 2, pag. 184: La gente cominciò a dar mala mancia / rubando, e se alcun si rubellava / sentiva chi 'l coltello, e chi la lancia.

2 Promessa fatta, impegno assunto (accogliendo un pegno)?

[1] A. Pucci, Reina, a. 1388 (fior.), IV, ott. 10.1, pag. 275: La guardia poi la mattina per mancia / fe' suo volere, e poi guardò da canto. || Se non va sotto 1 nel senso di 'elargizione sotto forma di azione'.

3 Incontro. || Cfr. Pézard, Manche et mancia, p. 574, che rinvia al fr. ant. manche 'scontro', 'assalto'.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 5.66, vol. 3, pag. 74: Non prendan li mortali il voto a ciancia; / siate fedeli, e a ciò far non bieci, / come Ieptè a la sua prima mancia... || In alternativa, l'espressione viene interpretata come 'dono della prima cosa incontrata'.

[2] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 5, 55-72, pag. 141.27: et adiugne l'esemplo: Come fu Iepte a la sua prima mancia; cioè come fu Iepte filliuolo di Galaad, allo primo scontro ch'elli ebbe quando tornò dalla vittoria dei Moabiti...

3.1 Locuz. avv. Di prima mancia: al primo colpo, subito.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 80, terz. 46, vol. 4, pag. 60: E 'l Duca, che credea di prima mancia / tutto quel suo Ducato racquistare / con danno, e con vergogna tornò in Francia.

3.2 Racconto di un'impresa bellica. || Cfr. Pézard, "Manche" et "mancia", p. 589.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 37, terz. 98, vol. 2, pag. 154: Ritornerò nella seguente mancia, / perocchè quinci mi convien partire, / pochè di versi è piena la bilancia.

4 Signif. incerto: manipolo o schiera? || Secondo Pézard, "Manche" et "mancia", p. 588, 'drappello'.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 14, terz. 66, vol. 1, pag. 164: Alla battaglia ciascun sia pro lancia, / e cominciò le schiere ad ordinare. / L' una fur mille Cavalier di Francia, / de' qua' Messer Filippo, e 'l Mirapesce / fur Capitani a così fatta mancia. || Se non va ricondotto piuttosto a 3.