0.1 impetragione, impetrazione, 'mpetragione, 'mpetrazione.
0.2 Lat. impetratio, impetrationem (DELI 2 s.v. impetrare).
0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.8 Cosimo Burgassi 27.10.2015.
1 L'ottenere ciò che è richiesto o supplicato.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 30, pag. 155.4: L'orazione hae due effetti, due opere: l'uno effetto si è quello che ssi chiama impetrare, e questo è quando è adempiuta; l'altro effetto si è il meritare. E però si divide in quattro distinzioni: cioè che l'orazione del peccatore può avere la 'mpetrazione, ma non la grazia overo il merito...
1.1 Estens. Richiesta, supplica.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 43, vol. 3, pag. 397.20: e quello cherico o laico impetrasse in corte di papa, o appo altro legato, lettera o privilegio di giudice dilegato in sua causa e quistione, che da niuna signoria di Comune fosse udito né amesso; ma che i propinqui e parenti di quelli ch'avesse fatta la 'mpetragione fossero costretti inn avere e in persona, tanto facessono rinuziare la sua impetragione.
[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 1, 2, pag. 36, col. 2.18: Ma perchè quelle cose, che dette sono, non si possono fare sanza grazia speziale, seguitasi della impetrazione della grazia per modo d'orare secondo che s'appartiene alla via purgativa.