INCLINATO agg./s.m.

0.1 inclinada, inclinata, inclinati, inclinato, inclinatu, inglinati.

0.2 V. inclinare.

0.3 Albertano volg., 1275 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.); Tristano Veneto, XIV.

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Rivolto o piegato verso il basso (gen. con rif. alla testa), ricurvo. 1.1 Fig. Che ha perso il vigore e l'efficacia; indebolito, vacillante. 1.2 Sost. [Con rif. cronologico:] ciò che volge alla fine, il tramonto. 2 Fig. Rivolto o orientato verso una det. direzione, indirizzato. [In partic.:] predisposto per attitudine innata, propenso. 2.1 Bendisposto, propizio.

0.8 Cosimo Burgassi 27.10.2015.

1 Rivolto o piegato verso il basso (gen. con rif. alla testa), ricurvo.

[1] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 3, cap. 15, pag. 94.21: lu quale stava multu mansuetu e tenìa la testa inclinata in terra...

[2] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 750, pag. 384, col. 1: Tucti li altri docturi / e Maxentiu ancuri / e tucta l'autra gente / che era lly presente / sedeano sbergogniati / colle corpora inclinati / e dubitaro scì forte...

[3] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 174.26, pag. 231: Vaga, inclinata sopra un vago fonte / A cui un verde lauro facea ombra, / La vidi vagheggiar...

[4] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 35.8, pag. 72: O capo blondo e dilicato, / como e' te veço stare inclinato, / e li pilli de sangue atreçato, / fina a la barba vene lo rigore.

[5] Tristano Veneto, XIV, cap. 397, pag. 361.14: echo vui vignir un cavalier armado de tute arme et tropo ben montado ni non haveva niguna compagnia, et vigniva molto penssaroso et la testa inclinada inver la terra.

[6] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 34, pag. 161.5: Ca q(u)an porta lu capo inclinato, assai app(re)sso allu pecto, e llu collo convenevelemente incorvato...

- [Con rif. alla posizione del corpo:] gobbo, incurvato.

[7] a Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 13, pag. 257.16: [11] Et una femena era là che avea spirito d'enfirmitade per XVIII anni; et era inclinada e goba et no podea miga del tuto revardare in olto.

[8] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 96, pag. 89.27: Echo una femena la quale avea spirito de infermetade za era desedoto anni. E era inclinada e no se podea levare en suso.

- [In contesto fig.].

[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 42, vol. 2, pag. 51.5: E però, come dice s. Bernardo, orribile, e mostruosa cosa pare, avere il corpo ritto verso il Cielo, e il cuore curvo, ed inclinato pur alla terra.

1.1 Fig. Che ha perso il vigore e l'efficacia; indebolito, vacillante.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 2, vol. 1, pag. 104.19: La quali, cun chò sia cosa que Atratinu lu consulj combatissi cu li Volsci apresu la Verrugini pocu prosperamenti, a chò que la nostra skera ià inclinata non fussi ributtata da lu intuttu...

1.1.1 [Con rif. alla qualità:] che diventa cattivo, sfavorevole.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IV.23], vol. 5, pag. 270.1: Appresso disse, gli Achei per addietro cavalieri di Filippo al postremo della sua inclinata fortuna, e i loro fuggitivi e Corinto hanno ricevuto, e ora questo fanno acciò che li campi abbiano. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1.2 [In senso morale:] che tende alla corruzione, degradato.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 86.14: E così è assimigliata la vita viciosa la quale è tanto obtenebrata per la potentia e il dilecto de multi vitii, che el ragio de la gratia de Dio non vi pote entrare ne la mente del peccatore a cognoscere la via dricta per la qual el possa uscire de la dicta selva, cioè da l'inclinata vita viciosa.

1.2 Sost. [Con rif. cronologico:] ciò che volge alla fine, il tramonto.

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 23, par. 3, vol. 2, pag. 103.17: ka, dato ki Adam poi nona, a la livata di la boyra, a lu inclinatu di lu iornu, fussi cachatu di paradisu, satis convenienter fu tempu congruu...

2 Fig. Rivolto o orientato verso una det. direzione, indirizzato. [In partic.:] predisposto per attitudine innata, propenso.

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 16, pag. 116.11: neuna cosa veste più li animi d'onestade e rivoca coloro ke ssono i(n)clinati ala malitia ad o(n)gne dirittura che l'usança deli boni omini...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, proemio, pag. 126.10: Colui fa degnamente penitenzia, che piagne il suo peccato, con ligittima satisfazione condenando e piangendo quelli mali ch' elli fece, tanto il die piangendo più difusamente, quando elli fu nel peccato più inclinato...

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 1, vol. 2, pag. 196.9: Issa pruvucau lu vigilantissimu duca et lu multu agru essercitu di li Affricani per largi vidandi, per habundancia di vinu et per oduri di unguenti et per usar con fimini, et ficilu plù lassivu et inclinatu a sonnu et a delectu.

[4] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 194.14: lungamente stette la battaglia da niuna parte inclinata. || Cfr. Liv., XXVII, 2, 6: «diu pugna neutro inclinata stetit».

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 5, pag. 163.16: Questi li quali sono inclinati a li carnali dileti...

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 29.24: Item, la ligi naturali, la ligi positiva, li patri, li mastri, li iudichi, li maiuri ni insignanu a ben fari; et nui tucti simu plui inclinati a mal fari...

2.1 Bendisposto, propizio.

[1] f Libro de' beneficii volg., XIV/XV (fior.), L. VII, pag. 178.5: Non sempre il numero col numero è da agguagliare. Alcuna volta vale una cosa per due cose. Ed in luogo della cosa succede così la pronta ed inclinata volontà, desiderosa di rendere. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cic., Ben., VII, 15, 4: «tam propensa voluntas et cupida».