0.1 endigente, indigente, indigenti, indigiente.
0.2 Lat. indigens,indigentem (DELI 2 s.v. indigente).
0.3 Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.); Boccaccio, Filocolo, 1336-38; Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. perug., c. 1350.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Che si trova in uno stato di estrema povertà, bisognoso di sostentamento. 1.1 Sost. 1.2 Completamente sprovvisto; carente. 2 Fig.
0.8 Cosimo Burgassi 27.10.2015.
1 Che si trova in uno stato di estrema povertà, bisognoso di sostentamento.
[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 6, cap. 6.197, pag. 222: Governan sè e suo stato e suo terre; / E sotto voi nessun è indigiente, / Nessun povero muore, / Nessuno à manco delle sue bisongnie.
[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di s. Maria Egiziaca, cap. 2, pag. 202.20: e questo non faceva perch'io fossi ricca, ma avvegnach'io fossi indigente...
[3] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 6, pag. 36.10: E fra loro nullo era indigente al tutto, perciò che, come detto è, aveano ogni cosa in comune...
[4] Poes. an. perug., c. 1350, 206, pag. 21: E 'l mi' popolo anticho sta endigente / con voi piangendo en povertate e fame / o gram chativi de l'anticha gente...
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Ilarione, cap. 6, pag. 172.11: pensavano troppo e aveano sollecitudine per lo tempo futuro di loro cibi, o vestimenti, o d'altra qualunque cosa transitoria, e che riservavano queste cose in futuro per una infedele provedenzia, e non le comunicavano agli indigenti.
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 92, pag. 668.17: Sii adunque liberale, e con retto giudicio e onesto volere liberamente dona, e quelli co' tuoi suggetti, non dimenticando gl' indigenti, godi...
[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 20, vol. 1, pag. 156.25: Niuno dica proprio quel bene, ch' è comune, perocchè ciò, che ci soperchia delle spese necessarie, è come se l' uomo lo rubasse, e tenesse per forza, se non lo distribuisce agl' indigenti.
[4] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 3.82, pag. 363: E perché grato da lui sia reperto, / all' indigente vuol che sii pietoso, / e pensi, se quaggiù nella pregione / t' è tanto grazïoso, / che farà nella propia regïone?
1.2 Completamente sprovvisto; carente.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 19, pag. 87.24: l' uno de' quali fu che costoro, forse indigenti delle mondane ricchezze, veggendo il nostro arnese molto, o forse avendone manifesta indetta, si mossero e vengono per volercene del tutto privare...
[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 35, pag. 788.1: i teatri risonanti e di giovani spessi, né indigenti delle Sabine...
- Fig.
[3] Torini, Rime, 1342/98 (fior.), [a. 1398] 3.137, pag. 364: Ben ch' indigente assai, figlia, mi senta / di ciò che dar disiro, / e discreto e modesto, se ben miro, / veggia l' amico oppresso...