OTTUSO agg./s.m.

0.1 obtuxa, optuxi, ottuoso, ottusa, ottusi, ottuso, otuso.

0.2 Lat. obtusus (DELI 2 s.v. ottundere).

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.4.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Dante, Commedia, a. 1321; Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).

N L'att. in Jacopo della Lana è cit. dantesca.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Che ha forma arrotondata, non aguzzo; che ha la punta smussata, non affilato. 1.1 Fig. Sprovvisto di acume intellettuale, incapace di intendere e di penetrare la verità delle cose; inefficace, inadeguato. 1.2 Fig. [Con rif. al suono:] non acuto o penetrante. 1.3 Fig. [Con rif. al sapore:] non pungente o agro; dolciastro. 1.4 Fig. [Con rif. alla materia:] che ha consistenza dura e compatta. [In partic.:] che non può essere attraversato dalla luce, impenetrabile. 2 [Geom.] Sost. Angolo superiore al retto e inferiore al piatto.

0.8 Cosimo Burgassi 27.10.2015.

1 Che ha forma arrotondata, non aguzzo; che ha la punta smussata, non affilato.

[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 2, cap. 3.927, pag. 184: Il concavato ed anche il naso fino, / Ciascun di questi a lussuria s'accosta: / Più del secondo dico, che del primo. / Chi lo ha sottile nell'estremo aguzzo, / Ovver rotondo con l'ottusa posta, / Muovesi all'ira...

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 1, 73-84, pag. 27.8: Lo ferro acuto più punge che l'ottuso, e però l'acume si pone per la punzione e per la stimulazione l'acume...

1.1 Fig. Sprovvisto di acume intellettuale, incapace di intendere e di penetrare la verità delle cose; inefficace, inadeguato.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 24.96, vol. 3, pag. 401: La larga ploia / de lo Spirito Santo, ch'è diffusa / in su le vecchie e 'n su le nuove cuoia, / è silogismo che la m'ha conchiusa / acutamente sì, che 'nverso d'ella / ogne dimostrazion mi pare ottusa.

[2] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 532.21: ottusa, cioè rintuzzata, e senza forza che m' accarnasse.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), Proemio, pag. 4.20: Così io vi sarò cagione dell'acuità de' vostri ingegni, quantunque io mi sia ottuso.

[4] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 27.163, pag. 187: Mea mente sì è obtuxa, / però che da novello moglie ò tolto / et lassarla sì presto già non se uxa.

1.2 Fig. [Con rif. al suono:] non acuto o penetrante.

[1] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 32, pag. 160.4: e spesse volte, quand'egli orava, faceva sempre uno giubilo uniforme con suono a modo di colomba ottuso: «u! u! u!»...

1.3 Fig. [Con rif. al sapore:] non pungente o agro; dolciastro.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 4, cap. 21, pag. 159.13: Ne' luoghi umettosi, e paludosi i fichi diventano di sapore ottuso, e grave... || Cfr. Palladio, Op. Agr., IV, 10, 28: «In locis umectis ficus saporis obtusi est».

1.4 Fig. [Con rif. alla materia:] che ha consistenza dura e compatta. [In partic.:] che non può essere attraversato dalla luce, impenetrabile.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 3, pag. 195.32: Adonqua è mestieri per forza de rascione ch'elli sieno cose e·llo mondo, che [[...]] non abiano corpo né materia né forma, e èssare sì sutili de potere passare entro per lo corpo sodo e ottuso come lo monte e· llo ferro o altra cosa che se trovi più dura...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 18, pag. 227.18: è mestieri ch'elle abbiano lo loro corpo polito e forbito come lo spechio, e sia lo loro corpo ottuso perché la luce li se rafigga sù, che non lo possa passare.

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, pag. 43.15: il quale colore tanto penetra, quanto è il corpo diafano, cioè il vetro; poi quando trova il piombo, che è corpo ottuso e tenebroso, non potendo più passare, si riflette in dietro...

2 [Geom.] Sost. Angolo superiore al retto e inferiore al piatto.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.15, vol. 3, pag. 279: cara piota mia che sì t'insusi, / che, come veggion le terrene menti / non capere in trïangol due ottusi...

[2] <Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.)>, c. 17, 13-30, pag. 384, col. 1.4: O cara piota, çoè o anima beata, la quale vidi in Deo cussí certo omne cosa contingente, come è certo la mente umana, cença altra demostration, decerne che in uno triangolo non pò esser dui cantoni optuxi...

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 391.12: e vedile così chiaro, come veggiono li mortali che in uno triangolo non cappiono due ottusi...

[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 17, 13-30, pag. 496.5: Ottuso è che si fa di due linee, che caggiono fuora da le dette due diritte, sicchè l'angulo diritto è in mezzo tra l'ottuso e l'acuto.