RANNICCHIARE v.

0.1 ranichiato, rannicchia.

0.2 Da nicchio (DELI 2 s.v. rannicchiare).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

N Altra doc. in rannicchiato.

Le att. in Jacopo della Lana e Francesco da Buti sono cit. dantesche.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Con rif. al corpo:] piegare e contrarre facendo avvicinare le ginocchia al petto. 1.1 Estens. Diminuire di volume, ridursi.

0.8 Cosimo Burgassi 27.10.2015.

1 [Con rif. al corpo:] piegare e contrarre facendo avvicinare le ginocchia al petto.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 10.116, vol. 2, pag. 168: Ed elli a me: «La grave condizione / di lor tormento a terra li rannicchia, / sì che ' miei occhi pria n'ebber tencione.

[2] Gl <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 10, 112-120, pag. 187, col. 2.7: Li rannicchia, ... çoè, li piega e tene açunti e curvi.

[3] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 10, 112-120, pag. 239.13: Dante rispuose: La grave condizione Di lor tormento a terra li rannicchia; cioè li tira a terra e nolli lassa parere quel che sono, contraendoli come si contraggie quel vermo che si stringe e poi si stende...

1.1 Estens. Diminuire di volume, ridursi.

[1] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 25, vol. 1, pag. 212.28: Ed il segnale di questa terra è, che ella scema e rannicchia per la secchezza e per la freddura, imperocchè si dilunga dal caldo e dall'umido...