STUCCO (2) agg.

0.1 stucca, stucco.

0.2 V. stuccare.

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Ricoperto completamente, pieno fino al colmo. Fig. Pieno fino alla noia; nauseato, stanco.

0.8 Cosimo Burgassi 27.10.2015.

1 Ricoperto completamente, pieno fino al colmo. Fig. Pieno fino alla noia; nauseato, stanco.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 18.126, vol. 1, pag. 310: Qua giù m'hanno sommerso le lusinghe / ond' io non ebbi mai la lingua stucca.

[2] Filippo di ser Albizzo, Rime, a. 1365 (fior.), 72a.5, pag. 73: Trovommi la tua gemina risposta / già mosso a caminar vilicazione, / dove il vafro vilan mi fe' tencione / contra la quarentigia per far sosta; / e stucco non aver tocco né posta / ne la rinegatezza del cinghione, / de' sensi mie' mi fe' spropiazione, / ch'a nulla verità il cro<io> s'accosta.

[3] A. Pucci, O lucchesi, 1370 (fior.), 138, pag. 21: Ricordivi che poi lo 'nperadore / Signoreggiando la città di Lucca, / Trovò ch' ell' era munta d' ogni onore / Per le gravezze consumata e stucca...

[4] Gl Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 18, 115-126, pag. 486.30: in questo vitupero, m'ànno sommerso le lusinghe; ecco lo peccato ch'elli manifesta che l'à condotto a quel luogo, Ond' io; cioè dalle quali, non ebbi mai la lingua stucca: imperò che sempre l'usai.