SCALPITARE v.

0.1 iscalpitando, iscalpitata, iscalpitato, iscalpitò, ischalpitati, scalpedollo, scalpita, scalpitalo, scalpitando, scalpitano, scalpitar, scalpitare, scalpitaro, scalpitarono, scalpitasse, scalpitassero, scalpitassono, scalpitata, scalpitate, scalpitati, scalpitato, scalpitava, scalpitavano, scalpiterae, scalpiterai, scalpiteranno, scalpiteremo, scalpiti, scalpitino, scalpitò, schalpedava; f: iscalpitatti.

0.2 Etimo incerto: da calpistare (non presente nel TLIO), per metatesi (DELI 2 s.v. scalpitare), oppure da calpitare; meno prob. lat. volg. *scalpitare, iterat. di scalpere 'grattare' (DEI s.v. calpitare).

0.3 Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.): 1 [7].

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>.

0.7 1 Schiacciare, perlopiù ripetutamente e violentemente, con i piedi; lo stesso che calpestare. 1.1 Camminare sopra qsa. 2 Sost. Rumore prodotto battendo i piedi o le zampe a terra. 3 Fig. Sottoporre a vessazioni, opprimere. 3.1 Fig. Reprimere (un sentimento). 3.2 Fig. Non tenere in alcun conto, disprezzare.

0.8 Giulia Virgilio 27.06.2018.

1 Schiacciare, perlopiù ripetutamente e violentemente, con i piedi; lo stesso che calpestare.

[1] f Cassiano volg. (A, ed. Bini), XIII ex. (tosc.), Collaz. X, cap. 11, pag. 134.2: chiunque viene migliorando di questo cotale stato [[...]] armato della virtù della discrezione è diventato uno sterminatore degli avvelenati serpenti avendo scalpitato il diavolo sotto i piè suoi... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 14.34, vol. 1, pag. 228: Quali Alessandro in quelle parti calde / d'Indïa vide sopra 'l süo stuolo / fiamme cadere infino a terra salde, / per ch'ei provide a scalpitar lo suolo / con le sue schiere, acciò che lo vapore / mei si stingueva mentre ch'era solo...

[3] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 33.32: Allora tutti li çittadini de quella çittade fesero fare a nome de quello Appollonio una statua de oro la quale steva su la proda de una nave, la quale statua schalpedava una testa de roffian.

[4] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 72, pag. 250.7: E seminando lui, caddero i semi, alcuni allato alla via, e furono scalpitati...

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 6, pag. 178.7: poi passarono oltre scalpitando l'anime de' golosi che stavano a giacere in terra...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 130, Esaltazione Croce, vol. 3, pag. 1151.21: veduta la imagine, afflissero colui con molti tormenti, [[...]] e, iscalpitando la imagine con i piedi, tutti i vituperi de la passione di Cristo rinnovellarono in quella.

- [Rif. ad animali, in partic. a cavalli].

[7] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 58, pag. 96.21: quando sarete per terra, vi scalpiteremo tanto co' piè de' destrieri, che sarete ben macinate.

[8] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Luc. IX] (R) 78, pag. 506.1: quegli ch'aveva in Tesaglie iscalpitatti e affolati a' piedi del suo cavallo i corpi e le membra e li sanatori che llà ierano venuti e morti [[...]] non pianse unque... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[9] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 10, cap. 28, vol. 2, pag. 410.23: Le insegne delle legioni, non ch'altro, furo conturbate, e molti degl'innanzisignani furo scalpitati e morti da' cavalli e da' carri...

[10] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 104, pag. 61.5: Lucio Paulo, abiendo avendo vinto lo re di Persia, sottopuose gl'uomini della decta condizione ad essere scalpitati da' leofanti...

[11] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 20, 97-123, pag. 416, col. 2.12: Com'ello fo in lo tempio, el i aparve un cavallo molto oribelle, lo quale glie saglí adosso e scalpedollo e roppe 'l tutto cum li pei.

[12] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 125, pag. 489.7: Allora egli lo mi tolse [[lo scudo]], e tutto lo fece scalpitare agli piedi del suo cavallo...

[13] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VII.43], vol. 6, pag. 162.3: Ancora era maggiore pestilenza a coloro che fuggivano rimescolati tra le carrette e intra gli elefanti e li camelli, [[...]] sì come ciechi gli uni sopra gli altri rovinando, dal corso delle bestie grandissime erano oppressi e scalpitati. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[14] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 40, pag. 229.7: Non date la cosa sacrata ai cani, nè non gittate le margarite vostre dinanzi a' porci acciò che no lle scalpitino co' loro piedi...

- Sost.

[15] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VI [Phars., VI, 69-105], pag. 100.14: l'erba [[...]], per lo spesso scalpitare, lo cavaliere corrente àe abbattuta...

- [In contesto fig.].

[16] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 32, pag. 210.27: Or così addiviene della terra dell'anima, la quale è scalpitata, sì come quando tu uçi coi peccatori dicendo paraule vane et rie. Ché per questo la paraula di Dio, che tu ài audita, si scalpita e non fa fructo.

[17] Gl f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XI, pag. 485.30: Il quale come fiore esce fuori e è scalpitato, overo atritato [[...]]. Noi possiamo dire che l'uomo esca fuori, sì come fiore, imperò che egli rende splendore di vita nella carne sua; ma egli è aterrato, overo scalpitato, imperò che egli ritorna in puzza. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Camminare sopra qsa.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 26, cap. 2, par. 10, pag. 417.19: Pognamo che s' aduni in te ciò che molti ricchi posseggono, [[...]] che tu nasconda la terra sotto preziosi marmi, e non solamente possi avere, ma eziandio scalpitare le ricchezze... || Cfr. Sen., Ep., II, 16, 8: «Congeratur in te quidquid multi locupletes possederant [[...]] ut terram marmoribus abscondas; non tantum habere tibi liceat sed calcare divitias».

[2] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 66.14: vorrei [[...]] che la terra di Cartagine mai non fosse stata scalpitata da gente Trojana.

[3] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 97.15: Lo suo colore ee di nieve no ancora scalpitata dal piede...

[4] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 38.23, pag. 167: Rimirando m'andava intorno attento / per lo gioioso loco, scalpitando / l'erbette e' fior col passo lento lento.

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 15, pag. 690.26: Questi, l'orme di cui pestar mi vedi, dice di colui che davanti gli andava, l' orme del quale conveniva a lui, che il seguiva correndo, pestare, cioè scalpitare...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 23, pag. 692.17: L'altro, ch'appresso me l'arena trita, cioè scalpita, È Teghiaio Aldobrandi...

- [Rif. alla strada:] percorrere (anche in contesto fig.).

[7] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 225.15: Io non comanderò che tu, il quale cercherai per essa, dirizzi le vele al vento, né, a ciò che tu la truovi, ti bisogna scalpitare lunga via.

[8] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 11, proemio, pag. 260.14: pochi di quelli frati della regola de' Predicatori vanno e sca[l]pitano quella semita, che per lo suo capo li fue ordinata e diretta...

[9] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 319.5: stavano aperte tre porte del detto spedale [[della Scala]], per le quali uscendone i poveri, l' una occupavano huomini solamente, l' altra dalle femmine era partendosi scalpitata, a' fanciulli piccoli la terza era data a continuo partirsi.

2 Sost. Rumore prodotto battendo i piedi o le zampe a terra.

[1] F Sacchetti, Bestiario, XIV ex. (fior.): Lupo, è una bestia che quando va per imbolare o per rapire alcuna bestia, se con lo suo piede fa troppo busso o scalpitare, lo si piglia co' denti e mordelo... || Gigli, F. Sacchetti, p. 257.

3 Fig. Sottoporre a vessazioni, opprimere.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IV.2], vol. 5, pag. 235.13: Ora, poi che nelle nostre case è vinta, la nostra libertà qui nella corte da la potenza delle femmine è scalpitata e calcata... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 85, pag. 241.2: povertà, dolore, o qualunque altra cosa, che fa cadere i folli, non impaccia il savio. Non credere, che sia scalpitato, e soppressato dall'avversitadi, perch'e' ne fa la sua utilità.

3.1 Fig. Reprimere (un sentimento).

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 49, pag. 420.10: quantunque con onesta povertà alcuni vincessero e scalpitassero un tempo l'ardente disiderio d'avere oltre al natural bisogno, non poté però lungamente la vertù de' pochi adoperare, che il vizio de' molti non l' avanzasse.

3.2 Fig. Non tenere in alcun conto, disprezzare.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 4, cap. 3, par. 3, pag. 109.26: Gregorio nel Pastorale. Sono alquanti che con sollecito studio cercano e trovano gli spirituali comandamenti, ma quelle cose, alle quali coll' intendimento trapassano, colla vita le scalpitano.

[2] a Ceffi, De amicitia volg. 1325/35 (fior.), cap. 3, pag. 57.22: E giudicano che tu scalpiti li pericoli humani con la tua vertude.

[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 10, pag. 402.7: [[Senofonte]] giudicoe che più trista cosa era soggiacere al dolore, che non era la tristizia e morte che annunciata gli era. Nè certo Anassagora è da scalpitare perchè udito la morte del figliuolo, disse: «Nulla cosa m' annunzii nuova, o ch' io non abbia aspettata. Però ch' io sapea, che colui, ch' era di me nato, era mortale».

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 461-70, pag. 123.20: per te Aristotile, Tullio e Virgilio e Tito Livio e molti altri uomini illustri [[...]] eran come fango da loro scalpitati, scherniti e annullati, e peggio che montoni maremmani sprezzati e avviliti.

[5] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 1, cap. 1, pag. 232.5: E non tanto sé e 'l prossimo si mette in oblio, ma ancora la memoria del giudicio di Dio si scalpita e hassi in obblivione, perdendo ogni debita considerazione e rispetto...

[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (ii), par. 54, pag. 277.5: Diogene, Democrito, Anassagora e i lor simili [[...]], scalpitate co' piedi le riccheze ed avutole a vili e disprezatole, passarono con lieto e libero animo alle lunghe fatiche degli studi, delle virtù e delle scienze.