SFIGURATO agg.

0.1 isfigurata, sfegurada, sfigurata, sfigurate, sfigurati, sfigurato.

0.2 V. sfigurare.

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Cicerchia, Passione, 1364 (sen.).

In testi sett.: Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.).

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 Che appare mutato nella fisionomia rispetto a quanto è consueto o atteso. 1.1 Che ha l'aspetto stravolto (per il dolore). 1.2 [Rif. all'aspetto di una persona:] deturpato e reso quasi irriconoscibile. 1.3 Che ha modificato le proprie sembianze (per non essere riconosciuto).

0.8 Giulia Virgilio 06.03.2018.

1 Che appare mutato nella fisionomia rispetto a quanto è consueto o atteso.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 218, pag. 183: ella [[scil. la Natura personificata]] mi sembrava / come fosse incarnata: / talora isfigurata; / talor toccava il cielo, / sì che parea su' velo, / e talor lo mutava, / e talor lo turbava / (al suo comandamento / movëa il fermamento)...

[2] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 7, ott. 55.6, pag. 473: vide l' Arti c' hanno potestate / di fare altrui a forza far follia, / nel loro aspetto molto sfigurate / da l' imagine nostra.

1.1 Che ha l'aspetto stravolto (per il dolore).

[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 22 parr. 9-10.13, pag. 91: Io veggio li occhi vostri c'hanno pianto, / e veggiovi tornar sì sfigurate, / che 'l cor mi triema di vederne tanto.

[2] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 10.409, pag. 115: Tanto era di dolore assedïata, / che pareva ne la mente errata; / quasi morta, tutta sfigurata, / già nel colore neente pareva essa.

1.2 [Rif. all'aspetto di una persona:] deturpato e reso quasi irriconoscibile.

[1] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 3.30, pag. 15: Figliuol, i' tengo te nelle mie braccia / morto sì crudelmente [[...]]. / Oimè, come dolorosamente / ti veggio insanguinato, / e sfigurata la tua bella faccia!

[2] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 173.6, pag. 352: Quando la donna 'l suo figliuolo 'n croce / in mezzo a' duo ladron vedie chiavato, / sì grande doglia al cor la stringe e coce, / ché 'l vedie 'nnudo, tutto insanguinato. / Piange 'l figliuol e chiam' ad alta voce: / - Figliuol, come ti veggio sfigurato!

[3] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), I, st. 4.8, pag. 147: Pasando uno dì sì stava / e de vedere el so compagno si pensava; / alora se fe' descrovere la sepultura, / in la quale vide una nova figura: / quela figura sì stava lagidamente / spauroxa e sfegurada fortemente...

[4] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 99.6, pag. 429: «Vedemmo» disse «'l volto suo nascoso, / nel qual non era decor né aspetto; / guardandol pensammo fusse lebroso, / tanto parie sfigurato e despetto...

1.3 Che ha modificato le proprie sembianze (per non essere riconosciuto).

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 120, pag. 24: Avenga che lo re annasse sfigurato, / Lo capitano conobelo, a llui se fo chinato; / Et lui li comandò che lo tenga celato.