0.1 thimiama, timiama, timiame, tinmiame; a: timiamatis.
0.2 Lat. thymiama (DEI s.v. timiama).
0.3 a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.): 2; Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.): 1.
0.4 In testi tosc.: a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).
In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); F Bibbia istoriata padov., XIV ex.
0.5 Anche s.f. (timiama).
La forma timiamatis è a rigore genit. lat.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Composto di sostanze aromatiche che viene fatto bruciare durante le cerimonie religiose in segno di onore e venerazione. 1.1 [Nella tradizione liturgica ebraica:] miscela di sostanze aromatiche, bruciata come offerta presso uno specif. altare nel Tabernacolo e nel tempio di Gerusalemme. 1.2 Miscela aromatica composta prob. da incenso e storace liquida. 2 Feccia della storace liquida (?).
0.8 Giulia Virgilio 09.05.2018.
1 Composto di sostanze aromatiche che viene fatto bruciare durante le cerimonie religiose in segno di onore e venerazione.
[1] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 59.9: Capitol del thimiama. Capitol de l'incenss.
1.1 [Nella tradizione liturgica ebraica:] miscela di sostanze aromatiche, bruciata come offerta presso uno specif. altare nel Tabernacolo e nel tempio di Gerusalemme.
[1] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 30, vol. 1, pag. 408.4: [34] E disse lo Signore a Moisè: togli a te spezie odorifere, statte, onica e galbano di buono odore, e lo incenso lucidissimo; di egual peso saranno tutte. [35] E farai lo timiama composto ad opera d' unguento, mescolato diligentemente, e puro e degnissimo di santificazione.
[2] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 16, vol. 1, pag. 530.20: [12] E tolto lo turibolo, ed empialo del fuoco dell' altare, e togliendo colla mano lo timiama per incensare, ultra il parete entrerà in sancta sanctorum...
- Femm.
[3] Gl F Bibbia istoriata padov., XIV ex.: çaschauno de voi debia tòre de domane un turibolo in man cum el fogo e cum la timiama (questa timiama è la cossa odorifera più cha incenso), e debiè stare denanço dal tabernacolo de mesier Domenedio. || Folena, Bibbia padov., p. 69.
1.2 Miscela aromatica composta prob. da incenso e storace liquida. || Cfr. Evans, Pegolotti. Pratica, p. 432.
[1] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 102.31: Tinmiame, cioè incenso grechesco, vi si vende ad migliaio.
[2] Gl Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 123.14: A cantara della terra vi si vendono. [[...]] orpimento, galbano, zolfo, tamerindi, mirra, sene, timiame [cioè] incenso di greci...
2 Feccia della storace liquida (?). || Cfr. Fontanella, Antidotarium Nicolai, p. 309.
[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 62, pag. 27.32: balsami, nardi, croci, isquinanti, timiamatis, armoniaci, [[...]] ana scr. ii; mel ke basti. Dassi da ssera col vino caldo a modo d'avellana.