RAGIONIERE s.m.

0.1 raçoneri, ragionier, ragioniere, ragionieri, raigionieri, rasgionieri, rasoner, raxoneri, raxonerii.

0.2 Da ragione.

0.3 Stat. fior., 1297: 1.

0.4 In testi tosc. e corsi: Stat. fior., 1297; Doc. cors., 1364; Stat. ssep., 1364-98.

In testi sett.: Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Stat. ver., 1380.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.5 Locuz. e fras. ragionier d'un fico 1.2.

0.7 1 [Econ./comm.] Nell'amministrazione dei comuni, funzionario incaricato di registrare o rivedere i conti delle entrate e delle uscite. 1.1 Estens. Chi è esperto nel far di conto. 1.2 [In similitudine ironica, rif. alle scarse doti di narratore:] ragionier d'un fico. 2 In Corsica, titolare locale della giustizia, con funzioni giudicanti.

0.8 Giuseppe Zarra 09.12.2020.

1 [Econ./comm.] Nell'amministrazione dei comuni, funzionario incaricato di registrare o rivedere i conti delle entrate e delle uscite.

[1] Stat. fior., 1297, pag. 666.8: E al fine del loro officio siano tenuti di rendere e mostrare la rasgione dell'entrata e dell'uscita a quelli rasgionieri che saranno chiamati sopra ciò, a' quali debbiano dare li loro libri quante volte li vorranno vedere.

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 34, pag. 181.18: E tanto feciono, colli uficiali che erano con loro, che diterminorono che delle forze e delle violenze e ruberie si ricercasse: i giudici forestieri chiamorono ragionieri.

[3] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 15.27: Çaschuna de queste cosse ch'è dite de sovra se die adovrare in so luogo e de tute le regolle de le raxion e per elle se fa le raxion e sapié che çiaschuna riegolla sì è in aiutorio de l'olltra sì che per tute se fa ogne raxion. Perçiò convien aver lo fin rasoner bona recordança.

[4] Stat. fior., 1333, cap. 13, pag. 23.26: Li ragionieri che saranno chiamati per rivedere la ragione de' vecchi camerlinghi la debiano rivedere infra quindici dì poi che saranno chiamati.

[5] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 48, par. 12, vol. 1, pag. 177.31: E possa el dicto masaio a sé eleggere e chiamare a sua volontade per conoscere le monete doie fancelgle calculatore overo ragioniere e per fare quille cose le quagle al dicto ofitio perteronno.

[6] Stat. ver., 1380, pag. 405.25: alora q(ue)lo che ge ma(n)charà a (com)piro i diti pagame(n)ti ge fia supplì p(er) la massa(r)ia del comu(n) d(e) V(erona) cu(m) la boleta di raxoneri dala capella over di soi noari legipti(m)à p(er) li diti raxoneri.

[7] Marchionne, Cronaca fior., a. 1385, Rubr. 799, pag. 328.7: E in questo mezzo elessero ragioniere a vedere le ragioni del Comune...

[8] Stat. ssep., 1364-98, cap. 68, pag. 89.37: Electione de ragionieri e reveditore.

1.1 Estens. Chi è esperto nel far di conto.

[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 23, pag. 24.3: Io non sono molto buon ragioniere, ma ritornai all'oste, là dove io era stanotte giaciuto, e desinamo; e poi mostrai la moneta all'oste e a altri mercatanti che v'erano, per sapere bene se io avessi mio conto...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 37, pag. 262.23: Mercatante conviene che sia buono leggitore e scrittore e buono ragioniere, e che sappia usare e praticare con tutte maniere di genti...

1.2 [In similitudine ironica, rif. alle scarse doti di narratore:]ragionier d'un fico.

[1] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), VII, ott. 15.1, pag. 259: E ben sarebbe ragionierd' un fico / chi ben guardasse nelle cose scritte, / s' e' non dicesse, ch'egli è quel, ch'i' dico, / sì per arsione, e sì per isconfitte.

2 In Corsica, titolare locale della giustizia, con funzioni giudicanti.

[1] Doc. cors., 1364, IV, pag. 329.37: q(ue)sti abati app(re)sentaro sua ca(r)ta i(n)na(n)ço ad mess(er) Rolla(n)do (e) a mess(er) lo iudice (e) a mess(er) lo ligato (e) ad alt(r)i raxone(r)i; et p(er) q(ue)llo ch(e) videno (e) odiro, semte(m)ptiaro (e) stipularo q(ue)sta poss(essione) ali sup(ra)d(i)c(t)i abati.

[2] Doc. cors., 1365, 16, pag. 221.7: lo p(re)d(i)c(t)o confalonero (con) li raçoneri e (con) lo suo concillio sì iudicò, secondo che più raçona parebe a ello e a li raçoneri e a toto lo suo (con)cillio, che li p(re)d(i)c(t)i Amo(n)daschi fusseno e devesseno essere i(n) tenuta de lo p(re)d(i)c(t)o piano de Cha(m)po Ia(n)ni fin a ta(n)to che li p(re)d(i)c(t)i Aitinchi avesseno aportata e preçentata melliora raçona che no(n) aveano mo(n)strato a lo p(re)d(i)c(t)o aringo.