RAZIONABILITÀ s.f.

0.1 rationabilità , razionabilitade.

0.2 Da razionabile.

0.3 Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.).

0.6 N Att. solo nei commentatori della Commedia.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Capacità di ragionare, propria degli esseri umani.

0.8 Giuseppe Zarra 09.12.2020.

1 Capacità di ragionare, propria degli esseri umani.

[1] Jacopo della Lana, Purg. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 21, v. 105, pag. 1374.3: E perçò dixe: la vertù che vole, çoè la rationabilità no pò sì afrenare li menbri del corpo che no apara alcuno segno.

[2] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 17, pag. 2198.16: Da parte de l'omo se seguirave inconvenientie s'el no fosse libero arbitrio: el no serave animale rationale, che da ch'el no potesse ratiocinando eliger, che tutto gl'avenisse de neccessità, el serave privo de tale rationabilità .

[3] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 16, proemio, pag. 363.14: Conciosiecosachè l'uomo per la sua razionabilitade sia più nobile degli animali, ed abbia questa razionabilitade dell' anima...