STAGNO (1) s.m.

0.1 estagno, istagni, istagno, istangni, stagni, stagno, staini, stangni, stangno.

0.2 Lat. stagnum (DELI 2 s.v. stagno 2).

0.3 Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano): 1.

0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.); Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.); Stat. pis., 1322-51.

In testi sett.: <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>; Vang. venez., XIV pm.

In testi mediani e merid.: Anonimo rom., Cronica, a. 1360.

0.7 1 Quantità d'acqua ferma o di lenta corrente, racchiusa in un bacino naturale (rif. in partic. a una palude poco profonda e poco estesa). 1.1 [Rif. al lago infernale di Cocito].

0.8 Giuseppe Zarra 09.05.2020.

1 Quantità d'acqua ferma o di lenta corrente, racchiusa in un bacino naturale (rif. in partic. a una palude poco profonda e poco estesa).

[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 6, pag. 45.26: Chè l'uomo dee ischifare mala acqua e paduli, e stagni medesimamente, se sono contro a occidente, o contro mezzodì...

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 92, pag. 432.18: È terra rossa a mmodo di terra argilla che ssi trova molto in India, in Caldea e in quelle parti del Levante, in fontane, in fiumi e negli stagni.

[3] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 2, [cap. 1], pag. 124.3: Ancora prendete la radicie d'un'erba la quale crescie in istangni e i· riviere...

[4] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 1, cap. 4, vol. 1, pag. 10.34: Ma in quella stagione il fiume era cresciuto e sparto sopra le prode, e l'acqua era cheta e piana a modo d'uno stagno...

[5] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. III, cap. 13, pag. 227.5: L'altra maniera di pesci d'acqua dolce sì sono quelli ke ssono nodriti in stagni, e li stagni possono essere di molte maniere, ké elli sono stagni ke ssono presso del mare e ke 'l mare v'entra et esce.

[6] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 28, 121-138, pag. 603, col. 2.4: Non surge di vena, çoè da stagno né da alcuna vena terestre o da restoramento o vero scoladura de vene o d'altri vapuri, ma ésse di fontana salda e certa, çoè de la grazia viva de Deo.

[7] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 4, vol. 1, pag. 165.6: L'acqua dello stagno ee chiara; ma ee attorneata di vivo sasso, e d'erbe sempre verzicanti.

[8] Cenne de la Chitarra, XIII ex./a. 1336 (aret.), 12.1, pag. 433: Di novembre vi metto in un gran stagno, / in qual parte più pò fredda pianeta...

[9] Anonimo rom., Cronica, a. 1360, cap. 18, pag. 155.17: nelli paludi e nelli staini romani e nelle piaie romane de mare sia mantenuto continuamente un legno per guardia delli mercatanti.

[10] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 76, pag. 651.28: gli stagni sono acque le quali non hanno alcun movimento, e perciò son chiamate «stagno» da «sto stas», il quale viene a dire «stare...

- [Rif. alla laguna di Venezia].

[11] Compasso de navegare (ed. Debanne), 1296 (it.sett./mediano), pag. 53.2: Venegia è gran città (et) è enn'estagno, (et) à porto che à entrata p(er) canale, (et) à fondo entro xvij passi acqua plena.

1.1 [Rif. al lago infernale di Cocito].

[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 6, pag. 300.26: O figliuolo d'Anchise, certissima schiatta delli dii, tu vedi li alti stagni di Cocíto e 'l palude di Stige...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri (ed. Lagomarsini), 1315/21 (sen.), L. 6, pag. 328.25: tu vedi li alti stagni di Cocyto e la palude di Stige, la cui maiestà li dèi temeno di giurare e di fallire.

[3] <Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)>, c. 14, pag. 276.31: poi s'impadulano, e fanno uno stagno detto Cocito, cioè pianto e gemito, ch'è universale in tutte le danate anime...