0.1 nevri, nugoli, nugolo, nuguli, nuogoli, nuveli, nuvelo, nuvili, nuvilio, nuvilj, nuvilo, nuvol, nuvoli, nuvolo.
0.2 V. nuvolo 1.
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.2.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Albertano volg., 1275 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Quindici segni, 1270-90 (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Simintendi, a. 1333 (prat.).
In testi sett.: Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Elucidario, XIV in. (mil.); <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>.
In testi mediani e merid.:St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); f Giudizio universale, XIV pm. (castell.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).
0.7 1 Lo stesso che nube (anche di origine soprannaturale). 1.1 [Rif. alla sua azione di schermare la luce degli astri, causando ombre e tenebre sulla terra (anche in contesto fig.)]. 1.2 Inespressioni iperboliche, con idea di altezza smisurata (anche in contesto fig.). 1.3 [In contesto fig., per esaltare l'autorevolezza di qno]. 1.4 Fras. Essere ricevuto dai nuvoli: risuscitare. 1.5 Massa di polvere che offusca l'aria. 1.6 Fig. Presenza minacciosa (rif. a una persona). 1.7 Fig. Fitto insieme di oggetti sospesi in cielo (in partic. di proiettili lanciati durante una battaglia). 1.8 Fig. Sciame (di insetti). 1.9 Fig. Ottenebramento della mente. 2 Fig. [Rif. a un liquido:] locuz. agg. Senza nuvoli: privo di torbidumi.
0.8 Aurelio Malandrino 12.09.2018.
1 Lo stesso che nube (anche di origine soprannaturale).
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 20, pag. 33.31: vedemo balenare e odimo tonare, e questi vapori e questi nuvoli engrossare...
[2] Quindici segni, 1270-90 (pis.), 315, pag. 257, col. 2: molto è da meraviglare / che' nu[vi]li sì s'aran raiunare, / tucti quelli che in aire sono...
[3] St. de Troia e de Roma Laur., XIII u.q. (rom.), pag. 158.21: Dio como con granne tempestate e con granne ruina vaco como li nuvilj per quelle montanie!
[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 7, cap. 10, pag. 211.9: li dardi volavano spesso, sì che pareva che un nuvilocuprisse l'aire...
[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaest. 173, pag. 128.6: El montà tro a li nevri in quella [forma] k'era denanze la pasione; e li nevri Lo recevéno in quella forma k'El aparì in lo monte.
[6] F Giordano da Pisa, Prediche sulla Genesi, 1305 (pis.>fior.): Or non vedi i nuvoli di quanti colori sono, rossi, e bigi, e molti altri colori? || Moreni, Genesi, p. 98.
[7] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 24.122, vol. 2, pag. 420: «Ricordivi», dicea, «d' i maladetti / nei nuvoli formati, che, satolli, / Tesëo combatter co' doppi petti...
[8] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 25, 79-99, pag. 531, col. 1.11: Sí come l'aere piorno, pregno de nuvole, si colora per li ragi del sole refratti nel ditto nuvelo quando se vede lo yris...
[9] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 1, cap. 5, ch., pag. 165.16: ciascuna cagione che puote impedire lo ragunamento de' nuvoli nell'aria soppremo è cassata...
[10] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 1, vol. 1, pag. 20.16: Uno alto monte ne vae quivi alle stelle con due capi, lo quale hae nome Parnaso, e avanza i nuvili per altezza.
[11] f Giudizio universale, XIV pm. (castell.), pag. 31.34: Lo sesto die si aparirano molte fianbe di fuoco e corerano per aire come nuvilo, di levante al ponente. || Corpus OVI.
[12] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 690, pag. 58: Et questo acerto e non ve celo, / [[Cristo]] verà in nuvilio de cielo...
[13] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 4, pag. 23.7: Piova nasce quando il nuvolo è sì pregno di vapori che non può più sostenere l'abbondanza dell'acque che vi son vaporate...
[14] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 1, pag. 61, col. 2.2: in darno si gitta la rete dinanzi alli uccelli pennuti, i quali volano sopra i desiderii della affezione come nugoli, e come colombe alle sue finestre.
[15] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 23.161, pag. 31: Canzon, i' non fu' mai quel nuvol d'oro / che poi discese in pretïosa pioggia, / sì che 'l foco di Giove in parte spense...
- [Fig. e in contesto fig.].
[16] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 24, pag. 344.25: Appresso venne la battaglia de' Cimbri: e de' nuvoli della detta battaglia sozzissimi e torbidi rivi uscendone, la misera Italia gittava fuori nebbie...
[17] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 8, pag. 91.14: Molte cose alcuna volta a quelli che veghiavano avvenute sono siccome involte in nuvolo di tenebre e di sogno.
1.1 [Rif. alla sua azione di schermare la luce degli astri, causando ombre e tenebre sulla terra (anche in contesto fig.)].
[1] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 83, pag. 630: né nuvolo né nebla, segundo ke fa qui, / zamai no pò oscurar la clarità de lì.
[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 21, pag. 171.1: li peregrini, quando senteno lo calore, stanno volentieri sotto l'ombra, et puote essere ombra d'albori, ombra di nuvilo et ombra di tecto...
[3] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 12.12, pag. 705: ma rischiaraste, com' l'aier el vento / fa, se da nuvoli è coverto el sole...
[4] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1378/81] 31, pag. 391.21: le stelle de' religiosi non obscurare co' nuvoli della tua ignoranza e superbia.
1.1.1 Fig. [Con rif. alla sorte avversa].
[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 6, cap. 9, pag. 458.4: Io credo ch' elli fu coperto di questo nuvolo della fortuna nel dispregio de la gioventude...
1.2 [In espressioni iperboliche, con idea di altezza smisurata (anche in contesto fig.).
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 35, pag. 116.8: se la superbia salisse infino al cielo, e toccasse gli nuvoli col capo, quando verrà a la fine perderassi come sterquilino.
[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 115, pag. 327: l'arrogante Superbia, ke li nuveli gracta / e la mente sollama...
[3] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. II, cap. 25, vol. 2, pag. 59.10: Noi qui a guisa di pecore per li salti estivi e per li calli fuor di via meniamo l' essercito, riposti ne' nuvoli e nelle selve. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[4] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 33, pag. 73.29: Se la superbia suo monterà insino al cielo, el suo capo tocherà e nugoli, sarà infine disfatto come lo sterco...
1.2.1 [Rif. per iperbole all'altezza raggiunta da un oggetto scagliato in alto].
[1] f Bonsignori, Metam. Ovid., 1375-77 (umbr.-tosc.), L. XI cap. 22, pag. 527.30: quando era el cielo roscio dalle saette e delle baleni, e quando era nero per li oscuri nuvoli, onde la nave alcuna volta saliva fine alli nuvoli... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
1.3 [In contesto fig., per esaltare l'autorevolezza di qno].
[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 13, pag. 103.14: Lo riccho favelloe, (e) ongn'uomo tacette, (e) la sua parola portera(n)no i(n)sino ali nuvoli.
1.4 Fras. Essere ricevuto dai nuvoli: risuscitare.
[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 52, Resurrez. G. Cristo, vol. 2, pag. 480.23: Io sono Enoc che sono traslatato qua, e costui è Elia, [[...]] dovemo combattere con lui [[scil. l'Anticristo]] e essere morti da lui e dopo tre dì e mezzo dobbiamo essere risucitati, cioè ricevuti da nuvoli. || Cfr. Legenda aurea, LII, 221: «post triduum et dimidium diem in nubibus assumendi».
1.5 Massa di polvere che offusca l'aria.
[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 8, ott. 7.6, pag. 502: La polver alta tutti li nascose / in un nuvol di sé...
1.6 Fig. Presenza minacciosa (rif. a una persona).
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 142.5: Ne' quali dì ancora il grande Alessandro, e abbondevole in fare miserie, e crudelissimo nuvolo a quelli del levante, nacque nel mondo.
1.7 Fig. Fitto insieme di oggetti sospesi in cielo (in partic. di proiettili lanciati durante una battaglia).
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 37, pag. 499.15: le schiere de' pedoni cinte delle schiere dei cavalieri de' nemici in prima per lo nuvolo delle saette rotti [[...]] periero.
[2] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 54, pag. 105.2: l' aere era piena d'uno nuvolo di lancie, di dardi e di saette.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 9, pag. 41.11: E dipo' i nuvoli delle locuste, le quali non solamente l' altre cose, ma le semente sotterra, e le radici degli arbori corrompieno.
1.9 Fig. Ottenebramento della mente.
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 30, cap. 10, par. 4, pag. 467.7: bisogna maestrevole disfingimento infino a tanto che, inserenato lo nugolo della mente, l' animo posato riceva le parole del dolce ammonitore.
2 Fig. [Rif. a un liquido:] locuz. agg. Senza nuvoli: privo di torbidumi.
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 7, pag. 48.19: Ancora se cuoce tosto li legumi, ed è [[scil. l'acqua]] lucente, senza nuvoli, e senza ogni altra lordura.