0.1 pugnimenti, pugnimento, pungimenti, pungimento, pungnimenti, pungnimento.
0.2 Da pungere.
0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 2.
0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Almansore volg., XIV po.q. (fior.).
0.7 1 Atto del pungere. 1.1 Sensazione di dolore simile a quello suscitato da una puntura. 2 Stimolo o sollecitazione interiore a fare qsa. 2.1 Sentimento di rimorso e pentimento. 3 Capacità di penetrazione propria dell'intelletto; acume (in un discorso o in un ragionamento).
0.8 Michele Ortore 27.07.2020.
[1] Esopo tosc., p. 1388, cap. 37, pag. 174.8: E vedendo la mosca la mula tanto affannata, mosse contro a di lei parole ingiuriose facciendole danno col pugnimento e minacciandola...
1.1 Sensazione di dolore simile a quello suscitato da una puntura.
[1] Almansore volg., XIV po.q. (fior.), L. IX, cap. 16, pag. 723.18: Quando nell'occhio si sentono forte dolore e pugnimento nocivo...
[2] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 55.15: dà sete, angoscia, sudore, mordicatione, pungnimento, corrossione per tutto il corpo...
2 Stimolo o sollecitazione interiore a fare qsa.
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 9, pag. 337.4: quando pogo pu[n]gimento d'amore ti toccha lo cuore, alor ferma lo piede...
[2] <Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.)>, Inf. c. 1, pag. 340.6: Egli, il carnal desiderio solo e la libidine soffera pungnimenti dal tempo medesimo del suo pentimento.
[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 9, pag. 17.26: come l'uomo ama naturalmente la compagnia, e accordansi insieme, e odia solitudine, così abbiam noi un pugnimento, che ci fa disiderosi dell'amistà.
2.1 Sentimento di rimorso e pentimento.
[1] Francesco da Buti, Purg., 1385/94 (tosc.occ.), c. 13, 37-48, pag. 307.10: che porti lo cilizio a le carni, cioè che abbia pungimento del peccato suo continuo...
3 Capacità di penetrazione propria dell'intelletto; acume (in un discorso o in un ragionamento).
[1] Francesco da Buti, Par., 1385/94 (pis.>fior.), c. 1, 73-84, pag. 27.7: di cotanto acume; cioè di tanto pungimento quanto fu quello.