0.1 saciabelle, saciabili, satiabelle, saziabile.
0.2 Lat. tardo satiabilis (Nocentini s.v. saziare).
0.3 Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.): 1 [2].
0.4 In testi tosc.: Poes. an. tosc., XIV (2); Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.).
In testi sic.: Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.).
0.5 Locuz. e fras. non saziabile 1.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Che può essere saziato. Locuz. agg. Non saziabile: lo stesso che insaziabile. 1.1 Fig. Che si lascia appagare. 2 Che appaga la fame.
0.8 Diego Dotto 20.12.2020.
1 Che può essere saziato. Locuz. agg. Non saziabile: lo stesso che insaziabile.
[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 88, S. Margherita, vol. 2, pag. 777.1: Poscia disse al prefetto: "Disvergognato cane e non saziabile leone, tu hai podestà ne la mia carne, ma Cristo si riserba l'anima".
- [Per errore della tradizione].
[2] Jacopo della Lana, Par. (Rb), 1324-28 (bologn.), c. 26, pag. 2430.16: Ancora per locutione se conserva in vita, che cum çò sia cosa che l'omo sia animale satiabelle, sì cum' dixe 'l Philosopho nel primo della Polletica, s'el no avesse locutione, ello no porave esser saciabelle... || Cfr. f Jacopo della Lana, Par. (M2), 1324-28 (bologn.>tosc.), c. 26, pag. 2431.16: «l'omo è animale sociabile, sì come dice lo Filosofo nel primo della Pollitica, s'ello non avesse locuzione, non potrebbe essere sociabile».
1.1 Fig. Che si lascia appagare.
[1] Poes. an. tosc., XIV (2), 16.7, pag. 322: Amara povertà col cuor d'ancudene, / [[...]] / iniqua e noiosa con amaritudine, / sè ingiust[izi]a d'esto mondo amabile, / so ben quando sarai di me saziabile / morte trarrammi di tua servitudine...
[1] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di la guardia..., pag. 572.11: In pirzò ki kista aqua pir sua molliza esti grassa e turbata e calda, e riteni in sí grussizza in sua substancia, et in pirzò sunu a li corpi di li cavalli plui nutrikivili e plui saciabili.