TOLLERANZA s.f.

0.1 tolerantia, toleranzia, tollerança, tollerancia, tolleranza, tolleranzia.

0.2 Lat. tolerantia (DELI 2 s.v. tollerare).

0.3 Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.); <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>; Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.).

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Capacità di sopportare una sofferenza fisica o psicologica. 1.1 Qualità morale di chi segue il bene senza cedimenti e si mantiene fedele ai propri ideali. 1.2 Esercizio saggio e moderato del potere?

0.8 Michele Ortore 16.01.2020.

1 Capacità di sopportare una sofferenza fisica o psicologica.

[1] Cavalca, Vite SS. Padri (ed. Delcorno), XIV t.d. (tosc.occ.), pt. 1, cap. 15, Antonio, pag. 560.19: E quando alcuni vincendo 'l martirio erano stati constanti, rallegravasi, e acompagnavali insine al luogo del martirio, sempre confortandoli ad tolerantia, per speransa dell'eterna corona.

[2] Guido da Pisa, Fiore di Italia, a. 1337 (pis.), cap. 4, pag. 26.7: E dice Iosefo che per questo deserto sostenne grande fame; ma con la virtù della tolleranzia la sosteneva e vinceva.

[3] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1341 (pis.), L. 1, cap. 36, vol. 2, pag. 5.26: Per giusto giudizio di Dio si dà spesse volte alli peccatori podestà di perseguitare li Santi, acciocchè quelli, li quali sono guidati per divino spirito, per la tolleranza delle ingiurie, e delle fatiche diventino più purgati, e chiari.

[4] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (ii), par. 106, pag. 433.24: acciò che la natura di questa, della qual [[il corpo dell'uom]] fu composto, seguitando, fosse paziente, e con toleranzia fermissima sostenesse i casi per qualunque cagione emergenti.

[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/94 (pis.>fior.), c. 17, 85-93, pag. 460.9: della fiera, s'intende detta di sopra che à buone spalle, grandi: imperò che l'astuzia sostiene e sopporta per non scoprirsi; e per le spalle s'intende la tolleranzia del fraudulento... || Cfr. Inf. XVII, 91: «I' m'assettai in su quelle spallacce».

1.1 Qualità morale di chi segue il bene senza cedimenti e si mantiene fedele ai propri ideali.

[1] <Ottimo, Par., a. 1334 (fior.)>, c. 15, proemio, pag. 344.13: Macrobio VIJ parti di lei [[della Rettorica]] pone: magnanimitade, fidanza, sicurtade, magnificenzia, costanzia, tolleranzia e fermezza.

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.57, pag. 124: Costança e Confidença era con essa, / e Tollerança istessa / con la Stabilità la seguitava.

1.2 Esercizio saggio e moderato del potere?

[1] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. II, cap. 1, pag. 535.13: dotò li Rectori de le provincie d' apostolica podestate, l'officio de li quali è preclara dignità, la dispositione de la ragione e la voluntà e la tollerancia delli Romani Pontifici per molte manere ha adornadi d' onori e de possança.